5676.- La vera vittoria di Putin e la sconfitta dell’Europa

Un’altra sconfitta americana, un’altra vittoria dei dollari e un’altra sconfitta dell’Europa

Ci vorranno anni per bonificare l’Ucraina degli oltre 100 miliardi di weapons seminate dalla Nato o grazie alla Nato o, almeno, per risponderle. Se, poi, la Nato è stata chiamata l’esercito dei Rothschild e Zelensky ha concesso con legge che più di 18 milioni di ettari della terra agricola ucraina (più della metà del totale) fossero acquistati da Cargill, Dupont e Monsanto (Bayer) o, meglio, da BlackRock, Blackstone e Vanguard e dalla Cina, capirete quanto campata in aria sia la pretesa del governo italiano di ricostruire l’Ucraina. Forse volevano dire di “sminare l’Ucraina”, come facemmo e vidi in Kosovo. E già che parliamo di Rothschild e di Nato, ci chiediamo cosa accadrebbe negli USA, ma anche qui, se vincesse Donald Trump?

La tanto strombazzata offensiva di primavera di Zelensky, malgrado i dollari profusi da Biden, dai suoi alleati e l’avvicinamento dei marines alle frontiere russe, è partita finalmente ieri 4 giugno ed stata subito stroncata da Putin; ma, allora, è possibile che Joe Biden sia così rimbambito? E ammesso che sì, cosa ne è del Pentagono? Vuoi vedere che i reparti dell’US Army schierati alla frontiera ucraina siano lì soltanto a scoraggiare uno sfondamento dell’Armata russa lanciata al contrattacco? Perché è questo che potremmo attenderci da un Putin poco scaltro. Così, non è, per fortuna nostra e dei russi. Putin ha compreso da tempo che i suoi avversari aspettano di vederlo impegnato in Europa, contro gli europei per sferrargli un colpo mortale o e sopratutto, impedirgli il colpo di risposta. Questa guerra a tradimento è iniziata con un “Fack the Europe!” di quella … Victoria Nuland nel 2014 e si propone una serie di obiettivi, dove chi perde, spesso vince. Ricordate il Vietnam? Gli americani in fuga da Saigon? In pochi anni, avevano venduto così tanti armamenti che potevano, comunque, cantar vittoria e, allora: “Fack the Vietnam!”. E la fuga da Kabul? Oggi, gli americani sono pronti ad abbandonare anche Kiev, ma saranno vincitori, comunque, se avranno frenato le locomotive europee e fatto scendere la Federazione russa dal podio di potenza globale. Allora, faranno fronte alla Cina. Progetto ambizioso, che potrebbe anche ricondurre l’Ucraina sotto la Federazione russa e che fonda sul tradimento dei popoli europei da parte dei loro governanti, cooptati e fatti servi, spesso senza dover ricorrere alle cattive maniere. E l’Italia? e gli italiani, quelli delle Fiat, delle Alfa, della Magneti Marelli, della Breda? Un altro paio di tempeste climatiche e non potremo neanche aprire le trattorie. Cosa festeggi il 2 giugno, signor presidente?

CONTROFFENSIVA UCRAINA di giugno subito respinta in Donbass. Russia: “250 Nemici Uccisi e 16 Carri Armati Distrutti” – video

I bollettini di oggi 6 giugno ci dicono: “Le perdite totali di truppe ucraine nell’area meridionale della regione di Donetsk sono state più di 1.500 militari ucraini, 28 carri armati, di cui 8 carri armati Leopard II di fabbricazione tedesca, 3 carri armati АМХ-10 di fabbricazione francese e 109 veicoli corazzati da combattimento, 2 aerei abbattuti”, ha affermato il ministero. Distrutti quattro depositi di munizioni, di cui uno della 24a e uno della 60a brigata meccanizzata dell’AFU. 

  • Redazione Gospa News, 5 Giugno 2023
CONTROFFENSIVA UCRAINA SUBITO RESPINTA IN DONBASS. Russia: “250 Nemici Uccisi e 16 Carri Armati Distrutti” – video

Le forze armate ucraine non sono riuscite a raggiungere il successo in un’offensiva su larga scala su cinque settori del fronte nell’area meridionale di Donetsk, ha detto il portavoce ufficiale del ministero della Difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov.

“L’avversario ha lanciato un’offensiva su larga scala dalla mattina del 4 giugno su cinque settori del fronte nell’area sud di Donetsk mettendo in azione la 23a e la 31a brigata meccanizzata dalle riserve strategiche delle forze armate ucraine con il supporto di altre unità militari e squadre”, ha detto il portavoce.

“L’obiettivo dell’avversario era quello di sfondare la nostra difesa sul settore del fronte più vulnerabile, a suo avviso. Il nemico non è riuscito a svolgere i suoi compiti e non ha avuto successo”, ha osservato Konashenkov.

Il MOD ha affermato che l’Ucraina aveva schierato la 23a e la 31a brigata meccanizzata dalle sue “riserve strategiche”, che erano supportate in battaglia da altre unità.

“Come risultato dell’azione abile e sofisticata del Battlegroup East, le forze armate ucraine hanno perso più di 250 persone, 16 carri armati, tre veicoli da combattimento di fanteria meccanizzata e 21 veicoli corazzati da combattimento”, ha sottolineato Konashenkov.

Ha notato in particolare che il capo di stato maggiore generale dell’esercito Valery Gerasimov era in uno dei posti di comando in prima linea in quest’area.

Il ministero ha pubblicato un video di quelli che ha detto essere attacchi ai veicoli militari ucraini.

Il presidente ucraino Volodimyr Zelensky ha detto sabato che Kiev era pronta a lanciare la sua controffensiva pianificata da tempo e che i militari non potevano aspettare “per mesi”. Il vice capo del suo ufficio, Igor Zhovkva, tuttavia, ha affermato lo stesso giorno che il suo paese non aveva ancora ricevuto armi e munizioni sufficienti per organizzare una campagna di successo (se le vendono?).

Kiev ha recentemente intensificato gli attacchi di artiglieria e droni contro le città russe, compreso un raid UAV su Mosca la scorsa settimana. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato domenica sera che le truppe hanno respinto un’incursione armata nella regione di Belgorod, che confina con l’Ucraina.

Intanto le armi nucleari russe sono arrivate in Bielorussa. Mosca dice: “In Difesa dalla Guerra Non Dichiarata della NATO”

ARMI NUCLEARI RUSSE IN BIELORUSSA. Mosca: “In Difesa dalla Guerra Non Dichiarata della NATO” – International Breakings by Gospa News

Il Corpo dei Volontari Russi (RDK) e la Legione “Libertà di Russia” – due gruppi pro-Kiev composti da combattenti con origini neonaziste – hanno rivendicato la responsabilità di quell’attacco e di simili incursioni nel territorio russo che hanno avuto luogo durante questa primavera.

Il governatore di Belgorod Vyacheslav Gudkov ha scritto sul suo canale Telegram lunedì mattina presto che un attacco di droni aveva provocato un incendio in “un sito di infrastrutture energetiche”. Ha aggiunto che non ci sono state vittime né interruzioni di corrente.

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