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4867.- Le proteste dei camionisti canadesi si stanno allargando

Come prevedibile, i governi faticano a rientrare nella regolarità al termine dell’emergenza e i cittadini fanno sentire il malessere di un’altra emergenza: quella economica. Ma le costituzioni non sono né di sinistra né di destra, perché il sostegno viene loro soltanto dalle estreme destre? Vero o falso?

Da Post, 8 febbraio 2022

Sono arrivate anche in Europa e negli Stati Uniti, con un grande seguito online e il sostegno di varie figure di estrema destra

Da quasi due settimane a Ottawa, la capitale del Canada, sono in corso grosse e partecipate proteste dei camionisti locali contro le restrizioni introdotte dal governo per contenere i contagi da coronavirus. Le proteste si stanno allargando oltre i confini del Canada: hanno ispirato manifestazioni simili negli Stati Uniti, in Australia e anche in Europa, hanno ottenuto il sostegno di diverse figure popolari e apprezzate dai movimenti di estrema destra, tra cui l’ex presidente americano Donald Trump, e stanno avendo un enorme seguito online.

Le proteste di Ottawa – il Freedom Convoy, “Convoglio della libertà” , come si erano autodefiniti i manifestanti – erano iniziate pacificamente a gennaio, con l’introduzione dell’obbligo vaccinale per i trasportatori che arrivavano in Canada dagli Stati Uniti e si erano poi allargate fino a comprendere più in generale le restrizioni contro il coronavirus. Nei giorni successivi le proteste si sono progressivamente politicizzate, coinvolgendo anche simpatizzanti dell’estrema destra, e hanno paralizzato la città: tra le altre cose, centinaia di camionisti hanno bloccato il traffico parcheggiando in mezzo alla strada i propri veicoli e suonato i clacson per ore. Jim Watson, il sindaco di Ottawa, ha dichiarato lo stato di emergenza e ha detto che la situazione è «completamente fuori controllo» e che i poliziotti non riescono a contenere le proteste, anche perché sono numericamente inferiori ai manifestanti.

Negli ultimi giorni è diventato chiaro che la situazione non accenna a calmarsi, anche perché nel frattempo sono state organizzate manifestazioni simili anche al di fuori del Canada.

Un convoglio di camionisti ha attraversato il paese per una settimana prima di arrivare a Ottawa e bloccare la città

È successo negli Stati Uniti, dove Brian Brase, uno degli organizzatori della protesta, ha detto al New York Times che i camionisti statunitensi – in parte coinvolti nella stessa organizzazione delle proteste di Ottawa – stanno pianificando manifestazioni simili a quella canadese «dalla California a Washington». Lunedì scorso la protesta di Ottawa ne ha poi ispirata una in Australia, il cosiddetto «convoglio a Canberra», con camion, rimorchi, camper e macchine, come a Ottawa. 

Anche in Europa si stanno organizzando proteste simili: secondo Politico un po’ in tutti i paesi dell’Unione. La prima è prevista per il 14 febbraio a Bruxelles, in Belgio, dove tra l’altro nei mesi scorsi ci sono già state violente e partecipate proteste contro le restrizioni.

Le proteste di Ottawa sono state riprese e apertamente sostenute da una serie di noti personaggi pubblici molto seguiti tra gli attivisti di estrema destra. Negli Stati Uniti, tra gli altri, lo hanno fatto l’ex poliziotto e commentatore televisivo americano Dan Bongino, Michael Flynn – l’ex consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, noto anche per i suoi legami col movimento complottasti QAnon – e Ben Shapiro, noto attivista e giornalista di estrema destra. Anche lo stesso Donald Trump ha espresso il proprio sostegno alla protesta dei camionisti di Ottawa, oltre a vari politici Repubblicani, tra cui l’ex governatore dell’Arkansas Mike Huckabee.

Un’ulteriore espressione di sostegno ai manifestanti da parte di personaggi pubblici noti è arrivata quando GoFundMe, la popolare e usatissima piattaforma internazionale per le raccolte fondi, ha sospeso la raccolta precedentemente attivata per le proteste dei camionisti, con cui erano stati raccolti circa 7,8 milioni di dollari, quasi 1 milione dei quali è già stato distribuito.

La settimana scorsa GoFundMe ha deciso di chiudere la raccolta fondi per i camionisti di Ottawa dicendo che violava le proprie regole, e ha dato ai donatori due settimane per chiedere il rimborso, data dopo la quale i soldi raccolti sarebbero stati dati in beneficenza. La cosa è stata duramente criticata: tra gli altri, si sono esposti in difesa dei camionisti di Ottawa il noto imprenditore Elon Musk e due politici Repubblicani negli Stati Uniti – Ronald Dion DeSantis, governatore della Florida e Ted Cruz, senatore del Texas – che hanno accusato GoFundMe di truffa ai danni dei manifestanti.

La protesta dei camionisti di Ottawa ha avuto anche un’enorme diffusione online: l’hashtag #FreedomConvoy è arrivato a circa 1,2 milioni di condivisioni su Facebook, secondo i dati di CrowdTangle, la piattaforma di proprietà di Facebook che fornisce dati per analizzare le attività sui social network. Un altro gruppo Facebook di sostegno ai camionisti di Ottawa è arrivato in pochi giorni ad avere circa 700mila follower.

Nel frattempo in città le proteste dei camionisti continuano, fra le lamentele di molti residenti che si dicono invece favorevoli alle restrizioni e a un loro allentamento graduale. Alcuni di loro hanno anche organizzato contro-proteste per rispondere ai camionisti. Lunedì Peter Sloly, il capo della polizia di Ottawa, ha detto che continuerà a «impiegare tutti gli agenti di polizia disponibili, senza un giorno di pausa» e il ministro della Pubblica sicurezza canadese, Marco Mendicino, ha detto che il governo non ha intenzione di cedere alle richieste dei manifestanti.

4689.- Dove eri, a che ora, con chi eri? 

I passaporti dei vaccini creeranno una “infrastruttura digitale globale di sorveglianza”. Così, l’ex commissario per la privacy dell’Ontario.

Fatevi una domanda: “A cosa e a chi serve una infrastruttura digitale globale di sorveglianza”? “La privacy costituisce il fondamento della nostra libertà. Se apprezzi la libertà e la libertà, apprezzi la privacy”.

Ontario Premier Doug Ford attends a press briefing at the Queens Park Legislature in Toronto, on Oct. 15, 2021 to announce that the province is making enhanced COVID-19 vaccine certificates with scannable QR codes available for download. (The Canadian Press/Chris Young)
Il 15 ottobre 2021, il premier dell’Ontario Doug Ford partecipa a una conferenza stampa al Queens Park Legislature di Toronto per annunciare che la provincia sta rendendo disponibili per il download certificati di vaccinazione COVID-19 avanzati con codici QR scansionabili. (The Canadian Press/Chris Young) CANADA

Di Isaac Teo,The Epoch Times, 20-21 ottobre 2021 

I famigerati green pass.

I passaporti dei vaccini richiesti dai governi creeranno un sistema di sorveglianza altamente invadente che, non solo, costringerà i canadesi a rendere pubbliche le loro informazioni sanitarie, ma può anche tenere traccia di dove essi si trovano, afferma l’ex commissario per la privacy dell’Ontario.

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Ann Cavoukian, ex commissario per l’informazione e la privacy dell’Ontario. (Per gentile concessione di Ann Cavoukian)

Le informazioni personali collegate al passaporto vaccinale di ciascun individuo rivelano dati sostanziali che introducono seri problemi di privacy, afferma la dott.ssa Ann Cavoukian, che ora è direttrice esecutiva del Global Privacy and Security by Design Center.

“Ovunque devi presentare il passaporto del vaccino, questo non è solo il codice QR. Ti stanno chiedendo un documento d’identità – la tua patente di guida, il tuo numero di telefono – ci sono informazioni personali ad esso collegate”, ha detto Cavoukian, che è anche un membro anziano del Ted Rogers Leadership Center della Ryerson University.

Cavoukian, che ha ricoperto tre mandati come commissario per le informazioni e la privacy dell’Ontario dal 1997 al 2014, afferma che le informazioni sanitarie raccolte attraverso il passaporto del vaccino possono essere conservate in associazione con la geolocalizzazione di una persona in tutto il mondo.

“Ci saranno dati di geolocalizzazione associati a dove ti trovavi e a che ora. [I governi] possono impegnarsi nella sorveglianza e mettere insieme tutto questo e sapere dove eri, a che ora, con chi eri “, ha detto.

Questo tipo di tracciamento dei dati creerà una “infrastruttura digitale globale di sorveglianza”, ha aggiunto, alimentata dalle “centinaia e migliaia di siti che stanno ottenendo questi passaporti per i vaccini proprio da te”.

Il premier dell’Ontario Doug Ford ha affermato che il sistema di passaporto per i vaccini (chiamarlo green pass, fa carino. ndr)della provincia, entrato in vigore il 22 settembre, è una misura temporanea.

Cavoukian ribatte che le misure “temporanee” introdotte durante le emergenze raramente scompaiono. Ha citato l’esempio dell’attacco terroristico dell’11 settembre contro gli Stati Uniti nel 2001 mentre lei era ancora commissario.“

Quello che succede spesso è che quando c’è un’emergenza, le leggi sulla privacy vengono revocate perché è una situazione di emergenza e vengono introdotte misure aggiuntive. Poi, quando l’emergenza finisce, quelle misure invasive della privacy spesso continuano ad essere attive”, ha detto.

“Questo è quello che è successo con l’11 settembre, con il Patriot Act e altri. E quindi la mia paura è che le persone si aspetteranno solo di dover rivelare lo stato della loro vaccinazione(e i loro dati connessi. ndr) su base graduale, anche quando la pandemia finirà”.

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Il nuovo passaporto per i vaccini del governo del Quebec, chiamato VaxiCode, viene mostrato su un telefono a Montreal il 25 agosto 2021. (The Canadian Press/Graham Hughes)

Il Patriot Act degli Stati Uniti è stato introdotto sulla scia dell’11 settembre come mezzo a disposizione del governo degli Stati Uniti per aumentare la sua capacità di intercettare e ostacolare le comunicazioni e le attività terroristiche. L’atto ha ampliato il potere del governo di monitorare le comunicazioni telefoniche e le-mail, condurre ricerche e sequestrare o richiedere la divulgazione di documenti.

“Non dovrebbe mai esserci privacy contro la sicurezza pubblica”

Cavoukian afferma che il governo non ha basi giuridiche per richiedere che le persone rivelino le loro informazioni mediche, incluso il loro stato di vaccinazione.

“Le informazioni sanitarie sono molto protette”, ha affermato Cavoukian. “In Canada, in Ontario, abbiamo il PHIPA, il Personal Health Information Protection Act. Quindi, dovrebbe costituire una scelta solo personale di un individuo, se esso desidera rivelare queste informazioni”.

“Con i passaporti vaccinali, invece, le persone sono costrette a rivelare il loro stato di vaccinazione. E questo non dovrebbe essere affare di nessuno, tranne che per l’individuo e il proprio medico”.

Continuano i dibattiti sui meriti dei passaporti dei vaccini, con alcuni esperti che sostengono che il sistema manterrà le persone più al sicuro e consentirà all’economia di riaprire, con il bene comune che supera qualsiasi problema di privacy.

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Il primo ministro Justin Trudeau e il ministro delle finanze e vice primo ministro Chrystia Freeland tengono una conferenza stampa a Ottawa il 6 ottobre 2021. (The Canadian Press/Sean Kilpatrick)

Cavoukian chiama questo argomento “assurdità” perché le violazioni della privacy rendono intrinsecamente i cittadini più vulnerabili.

Dice che, invece dei passaporti per i vaccini, potrebbero essere introdotte misure meno invasive come i test rapidi. “Non si dovrebbe mai condizionare la privacy alla sicurezza pubblica. Non è un gioco a somma zero, aut-aut, vince-perde. Devono essere riconosciute la privacy e la sicurezza pubblica”, ha detto Cavoukian.

L’esperta della privacy ha affermato che le sue preoccupazioni si estendono ai canadesi che hanno scelto di non essere vaccinati e che potrebbero subire discriminazioni o addirittura la disoccupazione in relazione al loro stato di vaccinazione.

“È così ingiusto perché ci sono alcune persone che sono immunocompromesse, hanno l’anafilassi, non possono essere vaccinate. Quindi quelle persone saranno trattate in modo terribile”.

I residenti della British Columbia stanno affrontando uno dei sistemi di prova di vaccinazione più severi del Canada. Il B.C. la carta vaccinale del governo, entrata in vigore il 13 settembre, consente l’accesso ad alcune attività e servizi “non essenziali”, mentre le autorità sanitarie provinciali non consentono alcuna esenzione per coloro che rimangono non vaccinati, comprese le persone con condizioni mediche complesse.

I sistemi di passaporto per i vaccini, green pass, sono in costante espansione in tutto il Canada da settembre e fino ad ora sono state applicate o pianificate varie versioni in quasi tutte le province e i territori.

A livello federale, il primo ministro Justin Trudeau e il vice primo ministro Chrystia Freeland annunciarono, in una conferenza stampa congiunta il 6 ottobre, che i dipendenti federali avrebbero avuto tempo fino al 29 ottobre per essere completamente vaccinati o avrebbero rischiato di essere “posti in congedo amministrativo, senza retribuzione, già dal 15 novembre.

“E a partire dallo scorso 30 ottobre, tutti i viaggiatori di età pari o superiore a 12 anni devono anche fornire la prova della loro vaccinazione completa prima di salire su aerei, treni o navi in Canada.

Cavoukian afferma di essere “molto, molto preoccupata” per ciò che sta accadendo e accadrà con l “Inevitabile permanere della rete di sorveglianza” dei sistemi di passaporto per vaccini, dopo la fine della pandemia.

“La privacy costituisce il fondamento della nostra libertà. Se apprezzi la libertà e la libertà, apprezzi la privacy”, ha detto. “Dobbiamo difendere la nostra libertà e dobbiamo difendere la privacy.”

Isaac Teo

4687.- Omicron è innocuo. Il nuovo lockdown è quello del “programma”

Programma è una parola importante. Le Forze dell’Ordine e le Forze Armate dovrebbero cooperare. Il problema non è di credere a queste rivelazioni, ma di capire se un tale programma sarebbe possibile, attesa la statura morale degli appartenenti alle Forze Armate e dell’Ordine.

Sicuramente, non c’entra nulla con quanto qui raccontato sul Canada, ma a proposito del malessere fra le nostre Forze dell’Ordine, per chi volesse approfondire, non si è sentita nessuna spiegazione per i suicidi di un colonnello dei Carabinieri e di un Questore. Tra il 2001 e il 2020 i suicidi tra le Forze dell’Ordine hanno raggiunto la cifra di 891 e nel 2021, fino al 28 novembre, si contavano 49 suicidi tra le Forze dell’Ordine di cui 23 fra i Carabinieri. Un argomento, triste, che approfondiremo.

Da Maurizio Blondet  19 Dicembre 2021 

Previsto nella “Strana lettera dal Canada” pubblicata un anno fa da Renovatio 21. 

Il programma viene attuato con un anno di ritardo. Per questo ho aggiornato le date rispetto all’originale, aggiungendo un anno.

 Canadian Report ha pubblicato negli scorsi giorni questa strana lettera, vergata – a quanto scrivono – da un anonimo membro del Partito Liberale canadese. Il politico nordamericano si sente di far trapelare, via Protonmail, quanto sta apprendendo nelle commissioni del governo; si tratta di cambiamenti spaventosi di tutta la società, innescati con la salda inerzia dell’emergenza pandemica. 

Comitato strategico LPC LeakInboxLPC leaker < LPC_leaker@protonmail.com > 13:47 (7 ore fa)

Messaggio originale ‐‐‐‐‐‐‐‐
Sabato 10 ottobre 2020 13:38, [RIMOSSO]  ha scritto:

Gentile [RIMOSSO],

Voglio fornirti alcune informazioni molto importanti. Sono un membro del comitato all’interno del Partito Liberale del Canada. Faccio parte di diversi gruppi di commissione, ma le informazioni che sto fornendo provengono dal comitato di pianificazione strategica (che è guidato dal PMO) [Il PMO è in Canada l’abbreviazione per Prime Minister Office, «Ufficio del Primo Ministro,», ndr].

Devo iniziare dicendo che non sono felice di farlo, ma devo farlo. Come canadese e, cosa più importante, come genitore che desidera un futuro migliore non solo per i miei figli ma anche per altri bambini. L’altro motivo per cui lo sto facendo è perché circa il 30% dei membri del comitato non è soddisfatto della direzione che prenderà il Canada, ma le nostre opinioni sono state ignorate e hanno intenzione di andare avanti verso i loro obiettivi. Hanno anche messo in chiaro che nulla fermerà i risultati pianificati.

 roadmap e l’obiettivo sono stati stabiliti dal PMO ed è il seguente:

– Introdurre gradualmente restrizioni di blocco secondarie, iniziando con le principali aree metropolitane e espandendosi verso l’esterno. Previsto entro novembre 2021.

l’acquisizione di (o la costruzione di) strutture di isolamento in ogni provincia e territorio. Previsto entro dicembre 2021.

– I nuovi casi giornalieri di COVID-19 aumenteranno oltre la capacità di test, inclusi gli aumenti dei decessi correlati a COVID seguendo le stesse curve di crescita. Previsto entro la fine di novembre 2021.

– Blocco secondario completo e totale (molto più rigoroso delle restrizioni della prima e della seconda fase di rotazione). Previsto entro la fine di dicembre 2021 / inizio gennaio 2022

– La riforma e l’espansione del programma di disoccupazione saranno trasferite al programma di reddito di base universale. Previsto entro il primo trimestre del 2022.

Proiezione della mutazione COVID-19 e / o coinfezione con virus secondario (indicata come COVID-21) che porta a una terza ondata con un tasso di mortalità molto più elevato e un più alto tasso di infezione. Previsto per febbraio 2022.

– Nuovi casi giornalieri di ricoveri per COVID-21 e decessi correlati a COVID-19 e COVID-21 supereranno la capacità delle strutture di assistenza medica. Previsto Q1 – Q2 2022.

– Saranno implementate restrizioni di blocco avanzate (denominate terzo blocco). Saranno imposte restrizioni di viaggio complete (comprese le inter-province e le inter-città). Previsto secondo trimestre  2022.

Transizione degli individui al programma di reddito di base universale.Previsto per la metà del secondo trimestre del 2022.

– Interruzioni della catena di approvvigionamento previste, carenza di scorte, grande instabilità economica. Previsto per la fine del secondo trimestre del 2022.

– Impiego di personale militare nelle principali aree metropolitane e in tutte le strade principali per stabilire punti di controllo di viaggio. Limitare viaggi e movimenti. Fornire supporto logistico all’area. Previsto entro il terzo trimestre del 2022.

[…], al comitato di pianificazione strategica è stato chiesto di progettare un modo efficace per la transizione dei canadesi per soddisfare uno sforzo economico senza precedenti. Tale che cambierebbe il volto del Canada e cambierebbe per sempre le vite dei canadesi. Quello che ci è stato detto è che per compensare quello che era essenzialmente un collasso economico su scala internazionale, il governo federale avrebbe offerto ai canadesi una riduzione totale del debito.

Funziona così: il governo federale si offrirà di eliminare tutti i debiti delle persone (mutui, prestiti, carte di credito, ecc.) a cui verranno forniti tutti i finanziamenti in Canada dal FMI nell’ambito di quello che diventerà noto come il programma World Debt Reset.

In cambio dell’accettazione di questo perdono totale del debito, l’individuo perderà per sempre la proprietà di qualsiasi proprietà e bene.

L’individuo dovrebbe anche accettare di prendere parte al programma di vaccinazione COVID-19 e COVID-21, che fornirebbe all’individuo viaggi senza restrizioni e vita senza restrizioni anche in condizioni di massima sicurezza (attraverso l’uso di un documento d’identità con foto denominato HealthPass

membri del comitato hanno chiesto chi sarebbe diventato il proprietario della proprietà e dei beni incamerati in quello scenario e cosa sarebbe successo a istituti di credito o istituzioni finanziarie, ci è stato semplicemente detto che «il programma World Debt Reset gestirà tutti i dettagli».

membri del comitato hanno anche chiesto cosa sarebbe successo alle persone se si rifiutassero di partecipare al programma World Debt Reset, o all’HealthPass, o al programma di vaccinazione, e la risposta che abbiamo ottenuto è stata molto preoccupante.

In sostanza ci è stato detto che era nostro dovere assicurarci di elaborare un piano per garantire che non sarebbe mai accaduto. Ci è stato detto che era nell’interesse delle persone partecipare.

Quando diversi membri del comitato hanno insistito incessantemente per ottenere una risposta, ci è stato detto che coloro che si fossero rifiutati avrebbero vissuto prima a tempo indeterminato sotto le restrizioni. E che in un breve periodo di tempo, poiché più canadesi sono passati al programma di cancellazione del debito, quelli che si rifiutano di partecipare sarebbero considerati un rischio per la sicurezza pubblica e sarebbero trasferiti in strutture di isolamento.

Mesi fa, Palazzo Chigi ha ordinato a ciascuna Regione di dotarsi di strutture capaci di ospitare 8.000 persone. A qual fine, non si sa. Possono ben essere strutture di isolamento in cui sarebbero trasferiti quelli che saranno considerati un rischio per la sicurezza pubblica. Costituzione non pervenuta.

Una volta in quelle strutture avrebbero avuto due opzioni, avranno due opzioni,  parteciperanno al programma di cancellazione del debito e saranno stati rilasciati, o rimarranno  indefinitamente nella struttura di isolamento secondo la classificazione di un grave rischio per la salute pubblica e avranno sequestrato tutti i loro beni.

…. è stato implicito dal PMO che l’intera agenda andrà avanti indipendentemente da chi è d’accordo o meno.

non sarà solo il Canada, ma in realtà tutte le nazioni avranno roadmap e programmi simili.

4388.-Vaccini scaduti, Biden li regala e giunge la proroga di tre mesi dell’Aifa

Pungi che ti passa!

Gli anticorpi naturali sono permanenti perché c’è la memoria anticorpale. Gli anticorpi prodotti dopo l’inoculazione durano pochi mesi e sono inefficaci perché la spike contro cui sono prodotti non esiste più. Quanto efficaci o non, è stato raggiunto il traguardo dei 5 miliardi di dosi nel mondo e c’è chi, come l’Aifa , che proroga il Comirnaty. Tranquilli, però, Il lasciapassare del Governo Draghi dura di più.

Cento milioni di vaccini in scadenza a fine anno. E Biden ne promette mezzo miliardo ai paesi poveri

Fonte La Repubblica

Le nazioni ricche hanno dosi per immunizzare fino a dieci volte i loro cittadini. Ma in qualche caso le fiale sono scadute e sono state buttate. L’Africa ha il problema opposto: la sua copertura è di appenail 3%. Il presidente americano si è impegnato ad aiutare il mondo a raggiungere il 70%  di immunizzazione entro un anno

Il Canada ha 37 milioni di abitanti ma ha acquistato 400 milioni di vaccini. Volendo, potrebbe arrivare alla decima dose. Gli Stati Uniti hanno stipulato contratti per 1,6 miliardi di dosi per 330 milioni di abitanti e l’Unione Europea per 3,1 miliardi di dosi con mezzo miliardo di abitanti. D’accordo, molte di queste fiale esistono solo sulla carta: sono ancora in produzione. Ma molte altre non solo si trovano già nei frigoriferi. Stanno anche scadendo. Quelle con la data 31 dicembre 2021 stampigliata sulla confezione sono 100 milioni. Il 40% si trova in Europa.

Airfinity, una società di analisi inglese di beni e prodotti sanitari, ha fatto il calcolo. Il problema dei paesi sviluppati che non riescono a smaltire le loro scorte si specchia in quello dei paesi meno sviluppati che soffrono di una grave carenza. In Africa ad esempio solo il 3% della popolazione è vaccinato, contro una media del 60% di Europa e Stati Uniti. Dei 5,7 miliardi di iniezioni effettuate fino a oggi, solo il 2% è avvenuto in Africa. Andando avanti così, prevede Airfinity, entro la prossima estate registreremo altri 100 milioni di casi di Covid nel mondo, con un milione di vittime a causa della pandemia (oggi siamo a 228 milioni di casi e 4,7 milioni di morti).

Per prendere due piccioni con una fava – accelerare la distribuzione dei vaccini e far progredire l’immunizzazione di quella parte di mondo che è rimasta molto, ma molto indietro – il presidente americano Joe Biden ha annunciato mercoledì la sua intenzione di donare 500 milioni di dosi. Il suo obiettivo è portare il tasso di vaccinazione al 70% ovunque nel mondo a settembre dell’anno prossimo.

Vaccini scaduti? Nessun problema: AIFA prolunga la scadenza da 6 a 9 mesi

Aifa. Estensione del periodo di validità di Comirnaty (flaconcino chiuso).

È quanto si apprende in una nota Aifa pubblicata il 4 di ottobre dal titolo: “Estensione del periodo di validità di Comirnaty (flaconcino chiuso)”. In altre parole hanno portato la scadenza dei vaccini da sei a nove mesi. Le Note AIFA sono lo strumento regolatorio che definisce le indicazioni terapeutiche.

Aifa: “Flaconcini con data di scadenza aggiornati”

Il presidente dell’Aifa Palù

Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e il Foglio illustrativo (FI) del vaccino Comirnaty sono stati aggiornati con la nuova durata di validità per il flaconcino congelato, che è stata estesa da 6 mesi a 9 mesi. Le condizioni di conservazione non cambiano (temperatura compresa tra -90°C e -60°C). Le confezioni che riportano in etichetta una data di scadenza compresa tra settembre 2021 e marzo 2022 possono continuare ad essere utilizzate per ulteriori 3 mesi oltre la data di scadenza stampata, purché siano state mantenute le condizioni di conservazione approvate tra -90 °C e -60 °C.

Durante il periodo di validità di 9 mesi, i flaconcini chiusi possono essere conservati e trasportati a una temperatura compresa tra  -25°C e -15 °C per un unico periodo di tempo della durata massima di 2 settimane, e possono essere nuovamente riportati a una temperatura compresa tra  -90°C e  -60°C.

Questa estensione di 3 mesi si applica anche, retroattivamente, ai flaconcini prodotti prima della data di questa approvazione.

Le date di scadenza aggiornate sono elencate qui di seguito.

Aggiornamento importante sul periodo di validità
COMIRNATY®, Vaccino a mRNA anti-COVID-19 (modificato a livello dei nucleosidi)

Data di scadenza stampata

settembre 2021 ottobre 2021 novembre 2021 dicembre 2021 gennaio 2022 febbraio 2022 marzo 2022

Data di scadenza aggiornata

→ dicembre 2021 → gennaio 2022 → febbraio 2022 → marzo 2022
→ aprile 2022
→ maggio 2022 → giugno 2022page1image1014068736page1image1014069088page1image1014069568

Tutti i flaconcini con una data di scadenza successiva a marzo 2022 saranno già aggiornati con il nuovo periodo di validità a 9 mesi. Si fa presente che tutte le informazioni integrative su COMIRNATY impattate da questa modifica vengono modificate di conseguenza.

Per maggiori informazioni, consultare la comunicazione su Comirnaty disponibile nel box “Documenti correlati”.

In fede,

Ruben Rizzi, MD
Vice President Global Regulatory Affairs BioNTech Manufacturing GmbH
Pubblicato così il: 04 ottobre 2021

Parla la Food and drug administration, FDA.

In un articolo sull’utilizzo dei farmaci scaduti, pubblicato nel 2019 sul sito altroconsumo,  viene riportato uno studio americano della Food and drug administration, l’ente che regola i farmaci in America.

L’FDA affermava che farmaci perfettamente conservati possono essere tranquillamente assunti anche diversi mesi dopo la loro scadenza (Ricordo, in Albania venti anni fa, un enorme magazzino di farmaci scaduti e tesaurizzati. Meglio di niente).

Nell’articolo viene però evidenziato che: “Se da un lato i risultati dello studio americano evidenziano aspetti importanti riguardo la conservazione dei farmaci in determinate condizioni, dall’altro non consentono di affermare che usare i prodotti oltre la data di scadenza sia sempre sicuro“.

Secondo la ricerca nessuno è in grado di stabilire con precisione se il farmaco scaduto è ancora stabile e, quindi, utilizzabile, se non dopo attente analisi.

Trattandosi nel nostro caso di vaccini approvati in tempi brevi, non ci resta che augurarci che queste analisi siano state effettuate nel miglior modo possibile. Soprattutto in considerazione del fatto che altri Paesi, come la Germania, hanno scelto di buttare i vaccini scaduti.

L’efficacia dei vaccini scaduti

Oltre alla salute c’è anche un altro dato da prendere in seria considerazione, quello della loro efficacia. In Francia sono state vaccinate 260 persone con la dose di Pfizer scaduta.

“Scongelato ad agosto – si legge in un articolo di Rainews che ha riportato la notizia – questo lotto andava utilizzato entro 30 giorni ma ci sono stati dei superamenti dai due ai sedici giorni, secondo la stessa fonte”.

Le autorità sanitarie nazionali, l’agenzia nazionale di sicurezza del farmaco e il consiglio di orientamento per la strategia vaccinale hanno affermato che “non c’è alcun rischio riscontrato per le persone che hanno ricevuto questo vaccino, in termini di salute”.

Esiste però un reale problema rispetto alla loro efficacia. Secondo la direttrice di gabinetto di Ars Aura, Cècilia Haas: “L’efficacia del principio attivo è possibilmente meno buona”.

La Germania ha scelto di buttare i vaccini scaduti.

Prima, a metà settembre, nello stato meridionale tedesco del Baden-Wuertemberg, centinaia di dosi scadute del vaccino anti-Covid Moderna sono risultate somministrate – dicono – per errore. L’errore ha riguardato 840 dosi e si è verificato nelle città di Sindelfingen, Reutlingen ed Esslingen. Il vaccino – è stato precisato – è stato trasportato in scatole frigorifere secondo le normative, ma in seguito la data di scadenza sulle etichette è risultata errata. “Al momento non ci sono elementi che permettono di concludere che il protratto tempo di conservazione abbia ridotto l’efficacia del vaccino”, ha affermato il direttore medico del centro di vaccinazione del distretto di Sindelfingen, Martina Burchert-Graeve. “Un nuovo studio dei produttori suggerisce che il vaccino è abbastanza stabile da poter essere conservato per tre mesi a temperature normali di frigorifero. Tuttavia, l’Agenzia europea per i medicinali, EMA ritiene ancora che il vaccino non debba essere conservato per più di 30 giorni”. 

Dosi di vaccino gettate perché scadute: la Germania studia come rafforzare il green pass, mentre i no vax arruolano anche ex militari

La deriva negazionista dei Querdenker

“Il governo tedesco si trova stretto tra la necessità di convincere più persone possibili a partecipare alla campagna di immunizzazione e la pericolosa deriva estremista dei “Querdenker”, ora messi sotto osservazione dai servizi. Nel mentre, i no vax arruolano anche ex militari” e, in Baviera, il vice-governatore Hubert Aiwanger ( Freie Wähler ) ha apertamente rifiutato di vaccinarsi. “È già noto che il ministero della Salute vorrebbe togliere i test gratuiti da metà ottobre per obbligare i recalcitranti a vaccinarsi. Intanto, un’inchiesta della WDR rivela che molti Länder hanno dovuta buttare le dosi in eccesso, mentre già più di 30 milioni di dosi AstraZeneca e J&J sono state donate al programma COVAX per evitare gli sprechi. Secondo dati di agosto, i Länder si trovano a dover gettare via dosi di vaccino perché sono scadute. Dall’inizio della pandemia, la sola Baviera ha dovute scartare 53mila dosi, più della metà soltanto in luglio. La Sassonia altre 9.734. In Baden Württemberg sono state buttate via a fine luglio 4mila dosi, in Saarland 6mila e in Schleswig-Holstein 3.090. Questo solo nei centri pubblici, senza contare dosi già distribuite ai medici per le vaccinazioni nel proprio ambulatorio. In mancanza di prenotazioni, le dosi di vaccino non ancora scadute possono tuttavia essere restituite al governo federale. Amburgo pianifica di ridare 6mila dosi di AstraZeneca, la Sassonia-Anhalt 22mila e la Bassa Sassonia addirittura 120.400, secondo quanto riporta sempre Grill. A fronte di questi dati, appare dunque del tutto razionale che la Germania abbia deciso di regalare 1,3 milioni di dosi di vaccino AstraZeneca nel quadro di COVAX, il programma internazionale che ha come obiettivo la distribuzione dei vaccini a Paesi più poveri. Il governo tedesco ha anche rinunciato alle consegne del vaccino Johnson&Johnson previste in agosto. Il 7 luglio il governo aveva già deciso di donare 30 milioni di dosi dei due vaccini a vettore virale”.

Le fiale di AstraZeneca, che nessuno vuole più, stanno per scadere e molte sono finite nel cestino

L‘Italia ha scelto No AstraZeneca e proroga la validità del Comirnaty.


Ricordate quando c’era AstraZeneca? Quel vaccino sembra esser diventato ingombrante. Non lo chiede più nessuno stato. In Italia da inizio luglio non ci sono consegne. Le 585mila dosi settimanali somministrate a fine giugno, quando pure il problema delle trombosi era emerso da un paio di mesi, si sono ridotte a 26mila oggi: quasi tutti richiami. Il Lazio ha dichiarato che esaurite le scorte procederà solo con i vaccini a Rna, Pfizer e Moderna. Diverse Regioni hanno restituito le fiale al commissario per il Covid Francesco Figliuolo. 

Ad agosto l’Italia ha donato un milione e mezzo di dosi alla Tunisia. Ma il problema dei vaccini in scadenza riguarda molte nazioni ricche. C’è chi improvvisa donazioni ai Paesi poveri, chi, come l’Aifa, allunga la validità e chi finisce per buttarli nel cestino. L’Africa finora ha gettato mezzo milione di dosi che le erano state regalate in extremis.

1901.- SPECIALE CETA – Una riforma istituzionale nascosta (parte 1)

Parlammo e tenemmo conferenze sul TTIP e sul CETA, molto partecipate. Ora, dal Parlamento europeo – Movimento 5 Stelle, giunge e pubblichiamo la prima parte dello “SPECIALE CETA – Una riforma istituzionale nascosta”: riforma nascosta perché, già da 10 mesi e grazie all’escamotage dell’attuazione provvisoria, vincola le decisioni degli Stati che devono approvarlo a non ostacolare il libero commercio e gli investimenti, qualsivoglia, dei canadesi. In pratica, un TTIP col passaporto canadese e, più verosimilmente, col doppio passaporto. A chi come noi si è votato alla trama dei principi costituzionali della Repubblica, vien da gettare la spugna e guardare ai neoliberisti della finanza israelo-americana come fossero Alberto Sordi, che ci rammenta: “Io so io e Voi siete un caxxo! Cominciate a capire perché, per Washington, la Russia non può far parte dell’Occidente? “.

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Il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) è un trattato fra UE e Canada. Dal 21 settembre 2017 è applicato quasi per intero a titolo provvisorio e a tempo indeterminato, aggirando così la prevedibile opposizione dei Parlamenti di vari Stati membri alla ratifica. In questo momento l’iter per la ratifica é in corso in vari Stati UE, compresa l’Italia.

Le circa 1600 pagine del CETA sono sul sito internet della Commissione Europea.
Formalmente, il CETA é un trattato di libero scambio. Dal punto di vista sostanziale si tratta di una riforma istituzionale nascosta perché subordina la possibilità dell’UE e degli Stati di prendere decisioni nel pubblico interesse al fatto che queste decisioni non comportino la creazione di nuove barriere commerciali col Canada e non limitino l’amplissimo raggio d’azione concesso dal trattato agli investitori canadesi nell’UE.

In particolare il trattato:

istituisce una cooperazione normativa fra UE e Canada ed incarica organismi bilaterali dell’esame preventivo delle nuove norme affinché esse non creino barriere agli scambi commerciali
– fissa amplissimi spazi per l’intervento privato nei servizi (scuola, acqua, salute…) ed impegna gli Stati a non ridurli
– detta i criteri per il rilascio di permessi e licenze connesse con le attività economiche
– antepone gli interessi privati a quelli pubblici attraverso l’ICS, la clausola sostanzialmente equivalente alla classica ISDS che consente agli investitori canadesi nell’UE (e viceversa) di citare in giudizio lo Stato in caso di leggi che ledano i loro interessi. L’entrata in vigore della clausola sembra tuttavia rimandata a tempo indeterminato
– lascia in bianco il paragrafo relativo alle caratteristiche che gli alimenti canadesi devono possedere per essere venduti nell’UE. Queste caratteristiche verrano definite dai burocrati del Ceta Joint Committee. In Canada si producono e si consumano anche OGM e carne agli ormoni
– lancia un siluro al principio di precauzione incardinato nei trattati europei, che ora evita, fra l’altro, la massiccia importazione nell’UE di cibi OGM, ed inserisce un cavallo di Troia nelle norme UE relative alla sicurezza alimentare.

Il CETA ha un pesante effetto sull’agricoltura UE. Inoltre é un trattato in grado di modificare se stesso attraverso il CETA Joint Committee, un organismo bilaterale non soggetto a controllo democratico incaricato di rivedere ed aggiornare varie parti del trattato stesso, fra cui:

– le categorie dei prodotti soggetti diritti di proprietà intellettuale
– la definizione dei trattamento “giusto ed equo” in assenza del quale gli investitori possono citare in giudizio lo Stato per danni.

Secondo la Commissione Europea, il CETA porta benefici alla gente e al mondo degli affari perché fa aumentare gli scambi commerciali fra UE e Canada e, con questo, contribuisce a generare crescita economica ed occupazione.

Tuttavia gli studi di impatto del CETA che la stessa Commissione Europea ha richiesto e finanziato prospettano un aumento del PIL europeo compreso fra lo 0,03% e lo 0,08% complessivo nell’arco di sette anni: nel migliore dei casi, lo 0,012% all’anno. Un aumento così esiguo può essere assorbito e cancellato dal margine di errore che é naturale in qualsiasi proiezione economica. Inoltre questo piccolo aumento del PIL sarebbe accompagnato da effetti collaterali indesiderabili: fra l’altro, 167.000 europei dovrebbero cercarsi un nuovo lavoro.

Uno studio di impatto indipendente tratteggia invece esiti funesti del CETA sull’UE, particolarmente acuti in Italia e in Francia: compressione salariale, diminuzione delle entrate pubbliche, perdita di posti di lavoro, diminuzione del PIL.

Dal punto di vista del libero scambio vero e proprio, il CETA:

– elimina la quasi totalità dei dazi doganali sui beni scambiati fra Canada ed UE. Questi dazi già in precedenza erano molto bassi (in media il 3,5% per le esportazioni UE verso il Canada e il 2,2% per le esportazioni canadesi verso l’UE)
– elimina gran parte delle “barriere non doganali”: sono le norme, i regolamenti di conformità, gli standard e simili che dettano le caratteristiche dei prodotti. Molti di essi sono state istituiti per proteggere salute ed ambiente. Standard diversi possono impedire che una medesima merce sia venduta sia in Canada sia nell’UE
– consente alle aziende canadesi di partecipare agli appalti pubblici dell’UE (e viceversa)
– apre agli investitori canadesi i mercati UE di servizi finanziari, trasporti, servizi, energia (e viceversa, anche in questo caso).

La Commissione Europea ama dipingere il CETA come un accordo in grado di governare la globalizzazione7) grazie alle sue efficaci regole (“strong rules”) per il rispetto dell’ambiente e per la protezione dei lavoratori. In realtà i capitoli del CETA sull’ambiente e sul lavoro contengono dichiarazioni prive di effetti pratici.

(continua…)

Testo estratto dal wiki CETA di Dario Tamburrano e Tiziana Beghin.

1257.- CETA, OVVERO NEOLIBERISMO CONTRO COSTITUZIONI

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L’attuazione del pensiero neoliberista, nelle cui finalità c’è quella di distruggere i Popoli e le Nazioni, trova il suo completamento nella approvazione dello scellerato trattato, detto CETA, tra UE e Canada.
Si tratta di un Accordo internazionale che ha la finalità di superare il principio di precauzione vigente nell’Unione Europea secondo il quale non è possibile commerciare prodotti dannosi per l’uomo e per l’ambiente. Infatti con questo accordo si stabilisce che sulle Costituzioni europee deve prevalere il principio della libertà di investimento e di commercio anche se ciò comporta la lesione di altri principi e diritti fondamentali previsti dalle Costituzioni stesse. Si prevede in particolare che se gli investitori e i commercianti americani incontrino ostacoli nelle misure poste a tutela della salute e dell’ambiente, detti commercianti e investitori avranno diritto al risarcimento del danno, da determinarsi da parte di un organismo da loro stessi nominato. Ciò comporta che qualora l’Italia volesse adottare misure protettive della salute e dell’ambiente sarebbe obbligata ad accantonare nei propri bilanci somme ingentissime per pagare detti risarcimenti. Si internazionalizza, in sostanza, il principio dell’egemonia del mercato senza limiti sovvertendo l’ordinamento di tutte le comunità politiche europee, che hanno come fine fondamentale la difesa della dignità della persona e il progresso spirituale e materiale della società.

E’ evidente che questo trattato sostituisce di fatto il TTIP, che l’amministrazione USA di Obama voleva contrarre con l’Europa, e che Trump ha eliminato dal suo programma. Infatti non ci vuol molto per capire che i commercianti e gli investitori statunitensi possono molto agevolmente aprire in Canada loro sedi o succursali.

E’ dubbio che esso possa avere reale applicazione, poiché, secondo la nostra giurisprudenza costituzionale, gli accordi internazionali sono, come suol dirsi, “norme interposte” tra la Costituzione e la legislazione ordinaria, e su di esse permane intatto il potere di annullamento della Corte, se e in quanto si tratti di norme, come certamente lo sono quelle in esame, contrarie ai principi fondamentali della nostra Costituzione repubblicana.
Ciò non toglie, tuttavia, lo sconcerto che ci assale pesando che questo provvedimento, tanto negativo per gli interessi italiani, sia stato dapprima approvato dai nostri parlamentari europei, ed è oggi oggetto di ratifica dal nostro Parlamento, avendo già ottenuto il voto favorevole da parte della competente Commissione del Senato ed essendo velocemente passato all’esame dell’Aula del Senato stesso.

Stiamo assistendo ad un vero e proprio “tradimento” del nostro Popolo a favore delle richieste della finanza e delle multinazionali di oltreoceano. La soggezione a queste del nostro governo e della nostra maggioranza parlamentare è divenuta, intollerabilmente, “spudorata”. Ma i media tacciono.

E agli Italiani, tenuti all’oscuro di queste incredibili e proditorie manovre ai loro danni, potranno accorgersi delle malefatte di questo governo solo a cose avvenute, quando diverranno concreti gli effetti di questa inqualificabile azione dei nostri rappresentanti politici.

Paolo Maddalena

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