Due anni di titoli delle agenzie sull’immigrazione
È solo un esempio.
La Danimarca reprime la migrazione di massa Soeren Kern 2021/06/08
La Danimarca reprime le “società parallele” Soeren Kern 2021/03/23
La Danimarca vieta i finanziamenti esteri alle moschee Soeren Kern 2021/03/15
Danimarca: “Il nostro obiettivo è zero richiedenti asilo” Soeren Kern 02/02/02
Ungheria: “I confini dell’Europa devono essere protetti” Soeren Kern 2020/12/18
UE: Nuovo patto su migrazione e asilo Judith Bergman 28/11/2020
Italia: difendi i confini nazionali, finisci sotto processo Giulio Meotti 2020/10/11
Coronavirus: blocco per gli europei, amnistia per gli immigrati illegali Soeren Kern 12/05/2020
UE: Covid-19 non sospende i diritti di asilo Judith Bergman 05/05/2020
UE: Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca ha infranto la legge UE Judith Bergman 2020/04/09
Unione Europea: la fine? Judith Bergman 2020/03/21
Unione Europea: chiudere le frontiere? Judith Bergman 14/03/2020
La crisi dei migranti in Grecia: “Una polveriera pronta a esplodere” Soeren Kern 2020/02/28
Spagna: la Corte europea approva le espulsioni sommarie di migranti illegali Soeren Kern 17/02/2020
I terroristi migrano in Europa Judith Bergman 15/02/2020
Italia: Salvini affronta il processo-spettacolo per i migranti “rapiti” Soeren Kern 14/02/2020
Il nuovo rapporto dell’UE sull’integrazione non coglie il punto Judith Bergman 25/01/2020
L’Europa sotto assedio dalle bande di trafficanti di persone Soeren Kern 07/01/2020
Recinzioni di confine spagnole “amichevoli per i migranti” Soeren Kern 2019/12/11
Germania: tutti i membri dell’UE devono accogliere i migranti Soeren Kern 2019/12/05
Francia: “Vogliamo riprendere il controllo della nostra politica migratoria” Soeren Kern 29/11/2019
Italia: La legalizzazione di massa dei migranti è suicida Giulio Meotti 28/10/2019
Quanto deve diventare terribile la Turchia? Burak Bekdil 14/10/2019
La Turchia inonda l’Europa di migranti Soeren Kern 2019/10/10
Gli Stati Uniti gettano gli alleati curdi sotto l’autobus; La Turchia “apre le porte” all’Europa Sezen Şahin 07/10/2019
Italia: Salvini fuori, migranti a Soeren Kern 28/09/2019
Sogni europei contro migrazione di massa Giulio Meotti 01/09/2019.
La tradizione? Chi era costei? Dell’Identità, nemmeno parlarne. Per il Governo e non soltanto per il ministro degli Interni, la voce dei cittadini è muta. Non viene percepito il disagio di un confronto disparitario fra educazione e inciviltà, peggio: tra sicurezza e insicurezza, anzitutto sanitaria. Tutto ciò è, ormai, emergente ovunque. Tali e tanti sono gli ingressi irregolari procurati di soppiatto che è impossibile provare a pensare a una loro collocazione lecita, anche nel lavoro.
La realtà mostra una società divisa; la cronaca la dipinge deteriorata. Siamo per strada, un esempio: giovani coppie per mano, in attesa di vedere benedetta dalla fortuna la loro unione, da una parte e corpulente matrone, dall’altra, con figli in spalla, in braccio, nel carrozzino e per mano: tutti ben vestiti, griffati; voci gutturali, urlate, che non si sa cosa dicano. Chi sono? Chi mantiene queste genti e i loro tenori di vita? Saranno mai, non dico capaci, ma desiderose di integrarsi o saremo noi a lasciargli il campo? Con una punta d’invidia, osserviamo i musulmani. I loro Imam predicano e fanno proseliti, i nostri parroci? Numero uno, per loro, è la sagra annuale e le sue repliche; numero due, una cantata alla domenica e i manicaretti della perpetua. A noi le tasse a orologeria. Li hai guadagnati? Non importa. Se nel 2019 hai anticipato di più, perché poi non hai guadagnato, lo Stato può restituire fino a 5.000 e, intanto, ripaghi. Ecco, chi mantiene quelle genti.
Siamo stati educati nei diritti, nei principi; ancora le rare folle inneggiano alla Libertà, senza più sapere cos’è. La boiata sempre più vulgata dagli struscia sedie: “La mia libertà termina dove comincia quella degli altri!” Sì, belle e belli, magari professori da schermo, “ma io non devo subire o rischiare di subire una danno (art. 32)” e, ai vaccini sperimentali, se dovesse essere, preferisco le cure. Magari con il plasma iperimmune dei Marcucci, con buona pace del Caro Giuseppe De Donno.
Non si è votato un nuovo Parlamento, come avrebbero voluto la rappresentatività e la Costituzione (art. 88), se si fosse voluto prendere atto della crisi dei partiti di maggioranza. I governi sono stati e sono sostenuti sopratutto dal Presidente della Repubblica, che ha anche indicato o rifiutato i ministri. Se, almeno fosse una repubblica presidenziale; ma nemmeno quella. Ormai non si potrebbe più, da oggi; ma siamo nel semestre bianco o è la fine di un settennato nero? Ma che settennato!? Sono 16 anni che presidenti votati dalla sinistra (tale di nome soltanto) incaricano e sostengono governi detti di sinistra e che questi sembrano, tutti – e Mario Draghi, purtroppo, conferma -, protesi verso tre obiettivi: il potere, limitare i diritti e fare entrare più stranieri possibile, sani, malati, contagiosi, onesti o ladri, terroristi, non importa e, poi, comprarli con lo Ius Soli. E lì, ti voglio. Nel frattempo, ai cittadini, tasse, fame e divieti e la pandemia è sembrata un fatto a posta.
Nel loro insieme, gli atti dell’amministrazione dipingono un quadro di uno stato di polizia sudamericano, emergente e fuori controllo. Un quadro in cui ogni attività amministrativa, meglio se emergenziale, è un possibile business; in cui ogni diritto è sub judice. Quelli di noi che non sono d’accordo con l’amministrazione non sono più cittadini, siamo diventati “nemici dello Stato”, discriminati a seconda che abbiano o no il lasciapassare di nazista memoria. Non c’è limite al peggio e siamo già divisi e discriminati fra noi stessi. E, badate, il problema è solo nostro, perché quelli che vengono dall’Africa profonda nulla sanno di regole, di principi. Non conoscono il significato della parola. Conoscono i diritti nel senso che tutto ciò che vedono non è loro, ma può esserlo, deve e lo sarà. E se ne fregano. C’è sempre un vincitore.