Archivi categoria: Burkona Faso

5737.- La Wagner in Africa.

Anzitutto cosa rappresenta per la Russia la Compagnia Wagner.

Quanto danno abbia portato il tradimento di Prigozhin lo vedremo, come anche vedremo quanti lo avessero appoggiato. Per ora, è stato annunciato l’arresto del gen. Surovikin e sappiamo che l’aereo di Yevgeny Prigozhin ha lasciato l’aeroporto di Machulishchy per Mosca e, poi, per San Pietroburgo. In effetti, Prigozhin potrebbe ancora negoziare e tradendo i suoi adepti potrebbe aver salva la vita. Potrebbe, ma, nello stile di Putin, non si concede una seconda opportunità ai traditori.

Sono decine di migliaia i mercenari che continueranno a essere impiegati in Africa,  dove la compagnia svolge attività in tredici diversi paesi, retribuita con risorse naturali come oro e pietre preziose. Per esempio, il Mali paga alla Wagner il corrispettivo di 10 milioni di dollari al mese. In Sudan,  nel settore delle risorse minerarie, la Wagner agisce attraverso la società M Invest di Yevgeny Prigojine e la sua controllata Meroe Gold, che si è trasferita in Sudan nel 2017 e lavora con Aswar, una società controllata dall’intelligence militare sudanese.  In Sudan, è esentata dal 2018 dalla tassa del 30% imposta dalla legge sudanese alle società aurifere. Nella Repubblica Centrafricana, ancora per esempio, Wagner è un partner privilegiato con 13 basi militari. Sua la difesa del governo del presidente Faustin-Archange Touderà, minacciato dai ribelli e da una guerra civile. Il contraccambio ha un accesso privilegiato alle miniere d’oro e di diamanti. Per la miniera di Ndassima il governo centrafricano ha istituito addirittura il divieto di sorvolo per i droni. Alcuni ministeri centrafricani sono controllati dalla Wagner. La Wagner è in Libia, Eritrea, Sudan, Algeria, Mali, Burkina Faso, Camerun, Sud Sudan, Guinea equatoriale, Repubblica Centrafricana, Madagascar, Mozambico e Zimbabwe.

La presenza radicata della Wagner in Africa è importante per Mosca e il ministro Lavrov si è affrettato a confermarla. Anche questo ha motivato Putin nell’accettare la trattativa fra Lukascenko e Prigozhin ed è e sarà, certamente, un problema per l’Italia, per l’Europa, in particolare, per il controllo del Mediterraneo allargato e per il Piano Mattei. In Russia, Prigozhin dovrà confrontarsi anche con il Consiglio del comandante di Wagner. Più analizziamo le situazioni, più ci chiediamo se la decisione di tenere la Russia fuori dalla NATO sia stata una scelta infelice.

2326.- LA STRAGE ISLAMICA DEI CRISTIANI: OLTRE 1 MILIONE DI MORTI DAL 2003

L’Europa è l’unico continente che ha avuto la Rivoluzione cristiana, l’unica vera rivoluzione nella storia dell’umanità. Al di là delle religioni, la cristianità dell’”Amore per il Prossimo” e del rispetto della vita hanno un significato valoriale educativo e sociale, incompatibile con il Nuovo Ordine Mondiale della finanza sionista. Ecco, dunque, un perché di queste stragi e della prevalenza accordata dall’Unione europea all’ISLAM, inteso quale utile strumento di dominio delle masse, opportunamente impoverite dall’austerità imposta e, perciò, più facilmente dominabili.

“All’alba del 20 marzo 2003 non iniziarono solo i bombardamenti sulla città di Baghdad, ma fu l’inizio dell’effetto domino che ha causato 1 milione e 250 mila cristiani uccisi e centinaia di migliaia di sfollati. 

Caduto il regime iracheno di Saddam Hussein, che comunque garantiva ai cristiani libertà di culto e, come ogni dittatura laica nel mondo arabo, potere politico alle minoranze religiose, dopo 16 anni di instabilità e distruzione in Medio Oriente e di ‘esportazione della democrazia’, si contano i morti.

Da quel momento l’Iraq è una zona ad altissimo rischio ed a rimetterci maggiormente sono i civili. Soprattutto cristiani. Con l’avvento del Califfato islamico la situazione è precipitata ulteriormente ed i civili sono diventati gli obiettivi della sharia.

Per fortuna, ma non senza danni, il progetto di ‘americanizzazione’ che ha di fatto fatto esplodere il Medio Oriente si è fermato alle porte di Damasco.

Le stime del Cnewa, Catholic Near East Welfare Association (fondata da Pio XI nel 1926 con sede a New York) ci dicono che in tutto il Medio Oriente i cristiani sono 14.525.880 con un calo irrisorio negli ultimi sette anni (stima del 2017), perché a differenza dei musulmani non emigrano in Europa, ma si rifugiano in altre zone dei Paesi colpiti o nella confinante Giordania in attesa di tornare a casa: Isis voleva che da noi arrivassero gli islamici. Come lo voleva il finanziatore Qatar, che ora finanzia anche le moschee in Italia.

In Iraq i rapporti del Cnewa mostrano che dopo l’attacco alla piana di Ninive (2014) gli sfollati cristiani furono 140.000, su un totale, in 15 anni ed in tutto il Medio Oriente, che varia dai 3,5 ai 5 milioni.

La situazione cristiana in Iraq è stata raccontata anche da un documentario, uscito in Spagna nel 2017, creato da un gruppo di 7 giovani spagnoli intitolato “I Guardiani della Fede”. Raccontano la storia di una trentina di ragazzi che hanno lasciato le proprie case per incontrare degli sfollati cristiani in un centro commerciale del Kurdistan iracheno.

E poi, ovviamente, ci sono le vittime cristiane degli attentati in tutto il mondo: Visualizza l’immagine su Twitter

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⎛⎝ James the Bond ⎠⎞@IAmJamesTheBond

– Attacchi terroristici islamici dall’11 settembre 2001 al 15 marzo 2019: 37.026.

– Morti: 239.078.
– Feriti: 317.509.
– Totale vittime: 556.587.

– Attentati islamici alle moschee di altre sette musulmane: ~ 860.

– Numero di nazioni colpite in un solo anno: 61 (2017).293

Migranti gettati a mare perché cristianidai musulmani da bordo dei gommoni. Per lo Stato della Chiesa, la tratta di esseri umani frutta lauti guadagni ed è più importante dei suoi fedeli.

28 aprile 2019: FOLLA ISLAMICA ASSALTA CHIESA, PRETE BASTONATO DAVANTI A 200 BIMBI TERRORIZZATI


Una chiesa cristiana copta è chiusa dopo che una folla musulmana armata di bastoni ha fatto irruzione e picchiato un prete davanti a 200 bambini del Catechismo.
Il prete, padre Bailious, ha subito un trauma cranico ed è stato salvato e scortato via dalle forze di sicurezza. La folla ha poi continuato a terrorizzare i bambini cristiani lanciando pietre contro l’edificio.

I Copti sono gli abitanti originari dell’Egitto, che era cristiano prima dell’invasione araba con schiavi al seguito. Ora sono il 10 per cento della popolazione.

In Egitto i cristiani subiscono attacchi e persecuzioni dalla popolazione islamica e le istituzioni locali non intervengono per timore che la popolazione si schieri, ancora una volta, con i Fratelli Musulmani.

29 aprile 2019: ISLAMICI IRROMPONO IN CHIESA: SGOZZANO PRETE E FEDELI

Un pastore protestante è stato ucciso mentre diceva messa in Burkina Faso.
Uccisi con lui i due figli e tre fedeli che partecipavano alla messa.

L’attacco è stato messo a segno da un commando jihadista che è arrivato in moto a Silgadji, nella provincia di Soum. Gli assalitori sono poi fuggiti in direzione della frontiera con il Mali. Non è certo la prima volta che gruppi armati colpiscono cristiani durante la messa:

Fonte Vox

Ciò che non vogliono mostrarvi: Le statue di bronzo di Notre Dame decapitate non certo dal fuoco.