Northstream. Sei voli “FFAB123” tutti elicotteri MH60 sono arrivati il 2 settembre dalla USS Kearsarge seguendo esattamente la traccia di NorthStream! Più i voli “NEPTN11” e “THUNDER11”
“Con il passare dei giorni, l’esplosione delle linee dei gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 nelle acque del Mar Baltico sta assumendo sempre più i contorni di un’operazione condotta dall’interno della NATO al preciso scopo di impedire una soluzione diplomatica della crisi ucraina e, in parallelo, di affondare definitivamente qualsiasi ipotesi futura di collaborazione in ambito energetico tra l’Europa e la Russia.
…
L’ex diplomatico indiano e commentatore M. K. Bhadrakumar ha spiegato in un articolo pubblicato sul suo blog Indian Punchline che, “qualunque sia il formato di un [potenziale] dialogo tra Europa e Russia”, al centro del negoziato ci dovrebbe essere “il ristabilimento delle forniture energetiche russe per mitigare la crisi economica europea”. Perciò, “chiunque abbia distrutto il Nord Stream ha colpito con perfetto tempismo”, uccidendo sul nascere, come accaduto ad aprile nei negoziati di Istanbul, ogni ipotesi diplomatica. “Questo atto odioso”, continua l’ex ambasciatore, “è stato condotto o sponsorizzato da un’entità statale e dimostra come in Occidente ci siano forze formidabili che vogliono prolungare il conflitto [in Ucraina]”. Queste ultime “faranno di tutto, a qualunque costo, per soffocare ogni scintilla di dialogo”.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’esplosione dei gasdotti che collegano Russia e Germania torna utile per alzare ancora di più il livello di isteria anti-russa”, … ACCUSANDO MOSCA!
da Michele Paris
- Da Adnkronos
Nord Stream, scoperta quarta falla nei gasdotti
29 settembre 2022
Le fughe a pochi chilometri di distanza le une dalle altre. Mosca accusa: “Perdite in zona sotto controllo intelligence Usa”. Nuova fuga di gas, la quarta, dalle condutture di Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico. E’ quanto ha scoperto la Guardia costiera svedese, precisando che tre delle quattro falle all’origine delle fuoriuscite sono situate alla distanza di pochi chilometri le une dalle altre. “Attualmente due falle sono in acque svedesi, una più grande sovrastante Nordstream 1 e l’altra più piccola sovrastante Nordstream 2″, ha reso noto. Le due fughe di gas nella zona esclusiva economica svedese sono situate ad un miglio di distanza l’una dall’altra, ossia meno di 1,8 chilometri.
Le altre due perdite sono avvenute nell’area danese del Mar Baltico. Tra la falla più piccola in acque svedesi su Nordstream 2 e quella più vicina in acque danesi ci sono 2,6 miglia nautiche. Tutte e quattro sono situate in prossimità dell’isola danese di Bornholm.
L’unità di intelligence della polizia svedese (Saepo) si è assunta l’incarico di indagare sulle fughe di gas e non ha escluso la possibilità che dietro al presunto sabotaggio ci sia “una potenza straniera”.
RUSSIA – Le falle ai gasdotti Nord Stream riguardano la zona economica esclusiva di Danimarca e Svezia, un’area sotto il pieno controllo delle agenzie di intelligence americane, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, parlando con Soloviev Live TV, ricordando che funzionari americani a Washington avevano sostenuto qualche tempo fa che NordStream 2 non sarebbe mai entrato in funzione. La portavoce ha chiesto quindi al presidente americano Biden di rispondere alla domanda se Washington abbia tradotto in pratica la sua minaccia il 25 e 26 settembre scorsi.
“Parlando del luogo in cui è avvenuto l’incidente, ci sono state illazioni sul fatto che si trattasse di acque neutrali. Ma si tratta della zona economica esclusiva di Danimarca e Svezia, paesi centrati sulla Nato, pieni di armi di fabbricazione statunitense e che sono completamente controllati dalle agenzie di intelligence americane, che hanno l’intera controllo della situazione laggiù”, ha affermato.
DANIMARCA: NON È STATO INCIDENTE – Un sabotaggio “deliberato, non un incidente”. Si è espresso così il ministro degli Esteri della Danimarca, Jeppe Kofod, parlando con Sky News, di quanto avvenuto ai gasdotti NordStream. “E’ un fatto senza precedenti, non abbiamo mai visto questo genere di attacco o sabotaggio a infrastrutture energetiche europee cruciali – ha detto – Non la prendiamo alla leggera, è qualcosa su cui stiamo lavorando in stretto contatto con gli alleati Ue e Nato”.
MOSCA ACCUSA WASHINGTON – Mosca rilancia intanto le accuse a Washington per il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico. In alcune dichiarazioni affidate alla Tass, l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, insiste sulla necessità di un’inchiesta per chiarire i fatti e allude chiaramente a responsabilità di parte americana. “Registriamo i tentativi di alcuni legislatori americani di incolpare la Russia degli incidenti che sono sopravvenuti ai gasdotti NordStream 1 e 2”, afferma. “Forse hanno una vista migliore dall’alto di Capitol Hil. Ma se questo è il caso devono anche aver visto appena il giorno prima le attività delle navi da guerra americane esattamente sul luogo della rottura dell’infrastruttura russa. O notato droni ed elicotteri che sorvolavano la zona. O osservato le esercitazioni americane subacquee con esplosivi condotte nella stessa zona qualche tempo fa. E poi devono aver ricordato la promessa del presidente Biden di ‘mettere fine’ al progetto del NordStream 2”.
Nord Stream, Mosca accusa Washington e chiede di far luce sui fatti
29 settembre 2022
L’ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov insiste sulla necessità di un’inchiesta e allude chiaramente a responsabilità di parte americana. Cremlino: “Atto di terrorismo”. Anatoly Antonov, prosegue: “Registriamo i tentativi di alcuni legislatori americani di incolpare la Russia degli incidenti che sono sopravvenuti ai gasdotti NordStream 1 e 2”. “Forse hanno una vista migliore dall’alto di Capitol Hil. Ma se questo è il caso devono anche aver visto appena il giorno prima le attività delle navi da guerra americane esattamente sul luogo della rottura dell’infrastruttura russa. O notato droni ed elicotteri che sorvolavano la zona. O osservato le esercitazioni americane subacquee con esplosivi condotte nella stessa zona qualche tempo fa. E poi devono aver ricordato la promessa del presidente Biden di ‘mettere fine’ al progetto del NordStream 2”. “Quello che a noi sembra ovvio è che chi riflette sull’incidente sembra dimenticare di porsi la domanda principale: a chi giova la rottura degli oleodotti? La risposta è davanti agli occhi”, sottolinea l’ambasciata per la quale non tollerando da tempo gli scambi commerciali decennali nel settore dell’energia tra Mosca e l’Europa, gli strateghi di Washington, “incapaci di offrire un’alternativa decente in materia di forniture affidabili e, non meno importante, a basso costo, di gas, gli Stati Uniti hanno deciso di far da parte la Russia come concorrente utilizzando metodi e sanzioni non di mercato”.
“Da parte nostra – aggiunge – insistiamo sulla necessità di un esame completo e obiettivo delle circostanze degli attacchi senza precedenti agli oleodotti russi. Per discutere di questo problema, la Federazione russa convocherà una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.
”Un atto di terrorismo”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha parlato in conferenza stampa dei danni subiti dal gasdotto Nord Stream e alla conseguente perdita di gas. ”E’ davvero molto difficile immaginare che un simile atto terroristico possa avvenire senza il coinvolgimento di uno Stato”, ha affermato Peskov. ”Si tratta di una situazione estremamente pericolosa che richiede un’indagine urgente” e la ”collaborazione tra vari Paesi”, ha proseguito.
Nord Stream, Mosca apre inchiesta per terrorismo internazionale
28 settembre 2022
Svezia indaga per sabotaggio aggravato: “Non si può escludere che ci sia dietro una potenza straniera”. La Marina tedesca partecipa.
L’Ufficio del procuratore in Russia ha reso nota l’apertura di una inchiesta per terrorismo internazionale in relazione ai danni provocati da esplosioni ai gasdotti Nord Stream, rende noto l’agenzia turca Anadolu.
In Svezia i Servizi di sicurezza (Sapo) subentrano alla polizia nelle indagini sulla perdita di gas dei due gasdotti Nord Stream e aprono una inchiesta per sabotaggio aggravato in relazione alle esplosioni e quindi alle fughe di metano nel Mar Baltico. La decisione è stata presa perché quanto accaduto “può essere riconducibile a un reato grave che può, almeno in parte, essere diretto contro gli interessi nazionali svedesi”. “Non si può escludere che una potenza straniera sia dietro” quanto accaduto. La Sapo, insieme alla procura, ha in seguito precisato che l’inchiesta è attualmente aperta per “sabotaggio aggravato”.
Dalla Germania il ministro della Difesa, Christine Lambrecht, ha annunciato oggi che la Marina tedesca parteciperà all’inchiesta sul presunto sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel mar Baltico. “Ora si devono chiarire rapidamente le circostanze di questo inquietante incidente e identificare i responsabili”, ha detto, sottolineando l’importanza strategica di questa infrastruttura per la Germania. Il portavoce del governo, Steffen Hebestreit, ha detto che Berlino parte dalla constatazione che “non ci possono essere cause naturali per questo incidente“.
Più della metà del gas che era contenuto nei gasdotti Nord Stream è oramai disperso in mare, ha reso noto il direttore dell’agenzia per l’energia danese, Kristofer Bottzauw, denunciando che, secondo i calcoli effettuati dai tecnici dell’agenzia, l’impatto sul clima della fuga di metano equivale a un terzo di quello totale della Danimarca in un anno. Entro domenica le due infrastrutture si saranno svuotate completamente, ha aggiunto. Non ci sono rischi immediati per la salute della popolazione.
40 mila tonnellate di metano nell’atmosfera
La fuga di gas dal Nord Stream 1 e 2 ha portato la presenza di metano su Svezia e Norvegia a livelli record. Lo riferiscono i media svedesi e norvegesi, che parlano di ‘grande nube’ di circa 40 mila tonnellate di metano, come emerge dalle osservazioni svolte da diverse stazioni di terra della Icos (Integrated Carbon Observation System). La nube, secondo le previsioni degli esperti, potrebbe arrivare anche in Italia, ma il presidente la Società italiana di medicina ambientale (Sima), Alessandro Miani dice “Non c’è nessun pericolo per l’uomo dalla nube di metano” generata dalla fuga di gas dai gasdotti Nord Stream, visto che inciderà anche se meno, una decina di anni, rispetto alle emissioni di anidride carbonica”.
Nord Stream, 007 Russia: “Prove coinvolgimento Occidente in attacchi”
30 settembre 2022
Secondo i servizi di intelligence russi “sta facendo di tutto per nascondere i veri autori e organizzatori di questo atto terroristico internazionale”
La Russia possiede “materiali” che dimostrerebbero un coinvolgimento dell’Occidente nelle esplosioni che hanno provocato una fuoriuscita di gas da Nord Stream 1 e 2. Lo ha dichiarato il capo dei servizi d’intelligence esterni russi (Svr), Sergei Naryshkin, citato dall’agenzia Tass.”Abbiamo già alcuni materiali che indicano il coinvolgimento occidentale nell’organizzazione e nell’attuazione di questo atto terroristico”, ha affermato. Naryshkin ha sottolineato che l’Occidente “sta facendo di tutto per nascondere i veri autori e organizzatori di questo atto terroristico internazionale”.E’ “molto probabile” che le falle nei gasdotti transbaltici Nord Stream 1 e 2 siano state prodotte “deliberatamente” ed è “molto improbabile che siano opera di soggetti diversi da uno Stato”, dato che “non sono state rilevate in anticipo”. Così il ministro svedese dell’Energia Khashayar Farmanbar, a margine del Consiglio straordinario a Bruxelles. L’episodio “deve essere visto nell’ambito dell’attuale situazione sotto il profilo della sicurezza”, aggiunge. Ora, conclude, “dovremo indagare bene su quello che è successo”.
“Abbiamo già alcuni materiali che indicano il coinvolgimento occidentale nell’organizzazione e nell’attuazione di questo atto terroristico”, ha affermato. Naryshkin ha sottolineato che l’Occidente “sta facendo di tutto per nascondere i veri autori e organizzatori di questo atto terroristico internazionale”.
E’ “molto probabile” che le falle nei gasdotti transbaltici Nord Stream 1 e 2 siano state prodotte “deliberatamente” ed è “molto improbabile che siano opera di soggetti diversi da uno Stato”, dato che “non sono state rilevate in anticipo”. Così il ministro svedese dell’Energia Khashayar Farmanbar, a margine del Consiglio straordinario a Bruxelles. L’episodio “deve essere visto nell’ambito dell’attuale situazione sotto il profilo della sicurezza”, aggiunge. Ora, conclude, “dovremo indagare bene su quello che è successo”.
Solo una volta che sarà “completata” l’indagine sulla natura delle esplosioni sarà possibile “determinare con certezza cosa sia successo”. A dichiararlo il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, dopo un bilaterale alle Hawaii con il suo omologo filippino, Jose Faustino Jr.
Secondo quanto riferito dalla Cnn, Austin – che nelle scorse ore ha parlato con il ministro della Difesa danese Morten Bodskov – ha dichiarato di aver offerto al governo di Copenaghen “tutta l’assistenza che gli Stati Uniti possono fornire”.
“Fino a quando non avremo ulteriori informazioni o saremo in grado di fare ulteriori analisi, non speculeremo su chi potrebbe essere stato il responsabile”, ha aggiunto il segretario alla Difesa.