I media restano concentrati sulla morte e la successione di Abu Bakr al-Baghdadi. Non si hanno notizie dei terroristi evacuati dalle forze speciali Usa in trasferimento verso i campi petroliferi siriani. A completare la notizia, lo Stato Islamico (ISIS / ISIL / IS / Daesh) ha rilasciato una dichiarazione audio ufficiale dal loro canale Telegram giovedì, confermando la morte del suo leader Abu Bakr Al-Baghdadi mentre, da parte loro, gli Stati Uniti hanno mostrato un video preso dagli aeroplani che hanno appoggiato l’attacco, inoltre, a sostegno della nuova morte, vengono fatti circolare racconti verosimili sull’operazione, come questo:
“Un “funzionario della sicurezza” personale, anonimo, del leader del Daesh al-Baghdadi ha trasmesso alla milizia curda informazioni sui movimenti del terrorista numero uno e sulle case che si ritenevano sicure per lui. Lo ha riferito NBC News, citando il generale delle forze democratiche siriane Mazloum Abdi. Secondo Abdi, la spia nella cerchia interna di al-Baghdadi era responsabile della “protezione dei luoghi” dove si nascondeva il leader del Daesh.
“Al-Baghdadi ha portato le sue precauzioni di sicurezza ai massimi livelli. Non ha mai usato comunicazioni ad alta tecnologia. In qualsiasi posto si trovasse, era in un blackout delle comunicazioni, ad eccezione di quelli che erano direttamente responsabili della sua sicurezza “, ha detto il generale.
Abdi ha rivelato che l ‘”ufficiale” che ha tradito al-Baghdadi lo ha fatto per un desiderio di vendetta sia contro Daesh * che verso il suo leader, dopo aver presumibilmente perso la speranza nel “futuro” del gruppo. Il generale curdo ha inoltre affermato che la spia era presente nel nascondiglio del terrorista quando è stata aggredita dalle forze statunitensi e successivamente è stata evacuata da loro.
Il difficile percorso dell’Operazione
Mazloum Abdi ha dichiarato che la spia forniva regolarmente alla milizia curda informazioni che venivano successivamente trasmesse agli Stati Uniti. La persona non conosceva la posizione esatta della casa segreta, ma è riuscita a fare osservazioni e notare punti di riferimento che presumibilmente hanno aiutato i servizi segreti statunitensi a individuare la sua posizione in una struttura nella provincia di Idlib in Siria.“
Ci fermiamo qui, per annotare gli sviluppi della politica con Putin e Assad stanno fronteggiando la strategia di Erdogan e Trump.
I Militanti agli ordini dello Stato Maggiore Turco consegnano 11 città ai soldati russi ad Al-Raqqa
30 ottobre 2019
All’inizio della giornata di ieri, le forze armate siriane hanno chiesto ai gruppi armati della FSA di lasciare 11 villaggi nell’area di Ayn Issa nel distretto di Tal Abyad e di consegnarli alla polizia militare russa.
“I gruppi FSA hanno lasciato questi undici villaggi e li hanno consegnati alla polizia militare russa, su richiesta dello Stato Maggiore delle forze armate turche al quale obbediscono”, ha detto la fonte.
L’esercito turco aveva informato l’FSA che quegli insediamenti non facevano parte del confine della zona di sicurezza, ha spiegato la fonte.
La polizia militare russa e l’esercito turco hanno stabilito un servizio di pattuglie miste nella zona operativa lungo il confine turco, secondo gli accordi raggiunti fra Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin, per tenere lontani i combattenti curdi dalla frontiera turca.
Una grande colonna dell’Esercito arabo siriano (SAA) è entrata nella città di Al-Tabaqa nella campagna occidentale del Governatorato di Al-Raqqa questa settimana. L’esercito siriano è stato visto entrare durante la notte ad Al-Tabaqa con numerosi carri armati e veicoli corazzati. L’immagine dei trasporti di carri armati, appartenenti all’esercito siriano, che vi mostriamo è tratta da un video della TV siriana ripreso sull’autostrada vicino a Raqqa. Si tratta di carri armati di fabbricazione sovietica, contemporanei degli M-60 turchi, che in precedenza sono stati impiegati nella battaglia di Idlib. Ci sono però alcune particolari novità. Sono T-62M ripitturati in color sabbia e la cui protezione è stata aggiornata allo standard 1983 con moduli di protezione passiva aggiuntiva denominati “sopracciglia di Brezhnev”. “Si tratta di contenitori particolari montati sulle torrette con la protezione multistrato – all’interno in un intervallo di 30 millimetri sono inserite le lastre d’acciaio da 5 millimetri e lo spazio tra di loro è riempito da poliuretano schiumato”. Le “Sopracciglia di Brezhnev” servono ad assicurare la dispersione dell’esplosione concentrata della carica cava dei missili anticarro, in particolare, quella dei missili teleguidati a raggi infrarossi statunitensi T.O.W. in dotazione all’esercito turco e ai ribelli anti-Assad armati e gestiti dai turchi. Secondo alcuni esperti militari, l’invio dei T-62M nel punto strategico vicino a Raqqa presagiva lo scontro frontale, se non direttamente con l’esercito turco, almeno con le sue milizie irregolari, armate per l’opposizione ad Assad.
Le unità di rinforzo dell’esercito siriano si riversano nel nord-ovest di Hasakah per fermare l’avanzata dei militanti
2019-10-31
BEIRUT, LEBANON (4:30 P.M.) – L’esercito arabo siriano (SAA) ha inviato diverse unità di rinforzo nella campagna nord-occidentale del Governatorato di Al-Hasakah giovedì.
Secondo i rapporti del nord-ovest di Al-Hasakah, questi rinforzi siriani sono arrivati da diverse aree della Siria settentrionale, per tentare di fermare l’avanzata dei militanti mandati dallo Stato Maggiore turco verso la città chiave di Tal Tamr.
Dopo i combattimenti che hanno visto i militanti turchi bombardare le postazioni dell’esercito siriano, facendo 5 prigionieri e subendo perdite entrambe le parti, i rinforzi delle SAA siriane sono stati inviati su questo fronte a seguito di un riuscito contrattacco da parte dell’esercito e delle forze alleate siriane democratiche (SDF) a nord di Tal Tamr, terminato ieri sera.
Una fonte dell’esercito ha detto che questi reparti vogliono prevenire l’avanzata dei militanti, garantendo nel contempo la sicurezza dei territori intorno alle campagne settentrionali e occidentali di Tal Tamr.
Nell’ultima settimana, i militanti dell’esercito della Turchia hanno preso diverse aree tra Ras Al-‘Ayn e Tal Tamr , ma ciò è dovuto principalmente al fatto che possiedono artiglieria pesante semovente e hanno il supporto aereo dell’aeronautica turca e del reparto missilistico contraereo italiano.
L’esercito siriano e le truppe SDF, oggi, hanno ripreso il possesso di diverse aree intorno alla città chiave di Al-Hasakah
2019-10-31
BEIRUT, LEBANON (3:45 P.M.) – L’esercito arabo siriano (SAA) e le forze democratiche siriane (SDF) sono stati in grado di riconquistare diverse aree vicino alla città chiave di Tal Tamr ieri sera dopo aver lanciato una grande controffensiva nel nord-ovest di Al-Hasakah.
Sostenuti dall’artiglieria pesante siriana, l’esercito (SAA) e le truppe SDF iniziarono il loro attacco assaltando le difese dei militanti comanndati dalla Turchia a nord di Tal Tamr.
Secondo un rapporto trasmesso dal nord-ovest di Al-Hasakah, la SAA e la SDF sono riuscite a riprendere diverse aree a nord di Tal Tamr, tra cui le città di Al-Qassimiyah, Al-Faisaliyah e Manaf.
Questa avanzata da parte di SAA e SDF si è verificata poco dopo che furono costretti ad abbandonare diverse posizioni a ovest di Tal Tamr per la mancanza di armi pesanti.
L’esercito arabo siriano ha iniziato a ritirare alcune truppe dalla città di confine di Al-Derbasiyah e Amuda ieri; tuttavia, hanno continuato a resistere all’assalto turco contro Tal Tamr.