Archivio mensile:dicembre 2020

3643.- LA CRIMINALE BRAVATA COVID HA LE ORE CONTATE.

REDAZIONE  31 Dicembre 2020

  1. Trasformazione di un innocuo virus del raffreddore in strumento di terrore planetario
  2. Sporchi giochi di potere alla base della sceneggiata virale
  3. Dal carrozzone AIDS ai carrozzoni SARS e COVID: le invidiabili e demoniache referenze del Regime Sanitario
  4. Beffa finale dei vaccini che non proteggono ma al contrario devastano fisico e morale causando immunodeficienza e altre gravi patologie

GRANDE RESET PERSEGUITO DALLE NAZIONI UNITE, DAL COMUNISMO CINESE E DA GEORGE SOROS.

Una delle voci più trascinanti d’America, quella di Alex Jones, mette in queste ultime ore in evidenza il tentativo in atto, da parte delle Nazioni Unite, della Cina Comunista e dei loro alleati e collusi, di realizzare quello che chiamano the Great Reset, ovvero la Grande Trasformazione. La loro strategia sociale passa attraverso la distruzione e la bancarotta pilotata di delle piccole attività commerciali in America, Canada, Regno Unito ed Europa, molte delle quali non saranno in grado di riaprire, mentre le grandi corporation rimangono attive. Se una nazione nemica venisse a imporre un progetto dittatoriale e ci invadesse con dei carrarmati difenderemmo il nostro spazio vitale e il nostro modo di vivere, dimostrando che abbiamo un valore e che siamo essenziali. Ma qui è il nostro stesso governo e le nostre istituzioni che intendono appoggiare paradossalmente questi piani, e questo suona piuttosto raggelante e sconvolgente.

NUOVI PASSAPORTI PER VIAGGIARE

Inizialmente ci hanno fatto credere che si trattava di una questione di poche settimane. E la gente, credendo ai numeri pompati e alle statistiche false, ha obbedito agli ordini. Ma ora tutto è profondamente diverso. La cosa si sta trascinando per mesi, per un anno intero. Ci sono dei limiti a tutto. La popolazione è esausta oltre che scocciata. E ci sono pure importanti novità da brivido. Dovrai infatti essere vaccinato prima di poter intraprendere un viaggio in aereo, e dovrai essere vaccinato prima di ottenere un posto di lavoro. Tant’è che già si parla di nuovo passaporto, con tanto di timbro-vaccinazione antiCovid avvenuta, e riservato a viaggiatori e turisti.

AMMISSIONE SBALORDITIVA DELLA OMS SULLA INUTILITÀ DEI VACCINI

Questa è comunque la situazione di due settimane fa. Le ultimissime notizie sono a dir poco sbalorditive. La direzione scientifica del WHO ha ammesso candidamente che non esiste alcune prova che i vaccini anti-Covid prevengano l’infezione o che proteggano in qualche modo dal Covid (There is no evidence that the vaccine prevent infections, or protect yourself from Covid).

https://www.bitchute.com/embed/LGUlc8FLUDCE/

In linea poi con quanto affermato dalla stessa Pfizer la scorsa settimana. Siamo davvero al colmo dei colmi. “Oh, ci spiace doverlo ammettere, ma il nostro vaccino non servirà a impedire la contrazione del Covid, non servirà a impedire la diffusione del Covid, e inoltre dovrete rivaccinarvi dopo pochi mesi perché il virus sta mutando!!!” Signore e Signori, non sto scherzando, queste sono parole non del Movimento No-Vax e neppure di scienziati qualsiasi, ma degli altissimi ed autorevoli scienziati della Sanità Pubblica Mondiale. Il minimo che si può dire è che siamo messi davvero male. Siamo tutti nelle grinfie di Bill Gates. È lui che, tra schizofrenici sorrisi di compiacimento, mescola e manovra l’intero minestrone virale chiamato Covid.

INGEGNERIZZAZIONE MEDIANTE HIV DELIVERY SYSTEM

Il fatto è che il Covid-19 non è altro che un virus del comunissimo raffreddore che ha subito una sofisticata ingegnerizzazione genetica che lo rende diffusibile più velocemente del virus naturale. Tutto qui. È stato elaborato 11 mesi fa in un laboratorio militare di Wuhan dalla Cina Comunista, e i vaccini correlati hanno la caratteristica di possedere come arma aggiuntiva un HIV delivery system (ovvero un sistema di trasmissione HIV) per produrre immunodeficienza nei vaccinati. (Ovvio che tutti i vaccini comportano effetti più o meno immuno-depressivi, ma qui si preferisce usare il termine HIV Delivery System che genera molta più impressione e molto più panico nella massa, come desiderato e pianificato dagli autori della farsa mondiale in atto, NdT: commento di Valdo Vaccaro in sede di traduzione). Succede tra l’altro che in Australia hanno dovuto sospendere il programma di inoculazione anti-Covid per lo stesso motivo. Diversi articoli della stampa australiana hanno confermato che i vaccini producono dei falsi positivi all’Hiv-Aids. Il vaccino sviluppato in Australia presso la University of Queensland, più o meno identico a quelli che si stanno inoculando oggi ai primi volontari e alle prime cavie umane, è stato il primo ad essere scartato ed abbandonato.

FRODE COLOSSALE E TEST PCR TOTALMENTE FALLIMENTARI

La gente continua ad ammalarsi e morire di cancro, di infarto, di ictus e di maltrattamenti sanitari, di tutto tranne che di Covid. Le stesse autorità, messe davanti ai fatti oggettivi, ammettono oggi che il 96% dei test PCR sono fasulli. Arrivano conferme dalla Germania, dalla Scandinavia e da altri paesi che alla base di tutto esiste una frode colossale. Ma al sistema poco importa. Continua a considerare tutti sospetti, tutti sporchi, tutti cattivi, tutti contagiati e contagianti.

DRAMMATICO MESSAGGIO ANTI-VACCINALE DALLA INFERMIERA AMERICANA CORINNE VONATO

E qui Alex Jones allega dei video probanti ed eccezionali, come quello di una infermiera americana semiparalizzata dal vaccino. “Sono una infermiera registrata di Nashville-Tennessee e mi chiamo Khalilah Mitchell. Intendo informare il pubblico sulla mia vicenda personale. Ho fatto il mese scorso il vaccino anti-Covid. Dopo l’inoculazione tutto sembrava procedere liscio senza inconvenienti. Ma dopo 30 giorni ho dovuto ricorrere ai medici per un improvviso e grave problema al viso. Come potete vedere ed ascoltare parlo con difficoltà e non posso nemmeno sorridere. Cerco di farlo ma non posso. La paralisi facciale si è estesa nel frattempo alla zona intestinale e sto davvero male. Ora voglio che tutti sappiano che la vaccinazione è la peggior cosa. Non la praticherei a nessuno, nemmeno al peggior nemico. Il mio messaggio all’America, paese che amo, è molto semplice e diretto: Do not take this vaccine, non vaccinatevi !”.

FINE DELLE PICCOLE IMPRESE E DELLA INIZIATIVA PRIVATA

Questa è solo una delle testimonianze più eclatanti, decine e decine di casi che formano la punta di un iceberg sommerso di grosse proporzioni. Ciononostante lo stupro politico e sanitario non si ferma. Gli autori del misfatto non si fermano davanti a niente. Stanno usando tutti i mezzi possibili di pressione e di dissuasione, le minacce verbali, la violenza fisica e psicologica, l’arresto. Vogliono inoltre che la gente chiuda e vada in bancarotta. Ce l’hanno con la grass-root economy, con l’intraprendenza delle piccole iniziative commerciali. Vogliono imporre all’America the Great Reset sorosiano. Vogliono illudere ed accalappiare la massa con un reddito universale stabilito dal Governo Mondiale, controllando così ogni aspetto della nostra vita. Tutte queste strategie servono a togliere ogni libertà e a trasformare i cittadini in schiavi manovrabili a loro piacimento. Il dirigismo tecnocratico del potere sta distruggendo letteralmente la classe media americana.

SIAMO GIUNTI ALLA VIGILIA NON SOLO DEL NUOVO ANNO, MA ANCHE ALLA VIGILIA DELLO SCONTRO FINALE

Fin qui la panoramica preoccupante e depressiva dello sconcerto e della paura. L’onda del terrore è piuttosto lunga e continua a fare mole e a mietere vittime al pari di uno sconvolgente tsunami. Suicidi e violenze in forte aumento. Tuttavia non tutto gira storto per le genti della Terra. Chi sta dietro a questa buffonata planetaria finirà certamente per pagare le sue criminali bravate. Sta maturando lo scontro finale e chi ha praticato fino all’ultimo brutalità, disprezzo e cinismo sarà compensato con la stessa moneta. Stanno succedendo cose drammatiche e importanti negli Stati Uniti, e avranno forti ripercussioni in tutti i paesi.

NON MANCA PERÒ UN FASCIO DI LUCE, E QUESTA È LA BUONA NOTIZIA FINALE

Ci sono per nostra fortuna gli anti-corpi a tutto questo marasma. Succede infatti che l’umanità intera, anche se con notevole ritardo, comincia a svegliarsi dall’incubo e dal brutto sogno, comincia a porsi dei problemi e delle domande, comincia a lottare e a combattere contro le cose insensate e grottesche che le vengono imposte, comincia a capire da quale parte schierarsi. Questa mi pare la buona notizia conclusiva. God bless America e benedica pure il mondo intero.

Alex Jones (Libera traduzione, titoli e sottotitoli di Valdo Vaccaro)

3642.- Italia e Cina, intrecci pericolosi in tempi di coronavirus: cosa rischia il nostro Paese

La dittatura finanziaria globalista non ha bandiere, non vuole Stati e costituzioni, quindi non vuole diritti e va dove il profitto la chiama. Ieri a Londra, poi, a New York, domani a Pechino. Il Governo e la Chiesa Cattolica la seguono, ma lo scontro in atto negli Stati Uniti d’America deve ancora vedere il vincitore.

mercoledì 30 Dicembre 18:29 – di Antonio Saccà, Il Secolo

Cina Italia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo 

L’anno che si conclude è stato pessimo, per il nostro Paese e per l’intero Occidente. L’unico Stato che ha avuto meno danni e quindi maggior profitto è la Cina. E se la situazione continua, il vantaggio della Cina sarà enorme. Non vi è una strategia nei riguardi della Cina. Il Capitalismo di alto livello e non soltanto, crede di avere vantaggi dalla Cina ed è indifferente ai risultati strategici che ne vengono contro l’Occidente. Il cambio di presidenza degli Stati Uniti palesa che il Capitalismo americano non vuole conflitti economici con la Cina (dazi). Vedremo.

Cina, cosa rischia l’Italia

Alla lunga, il rapporto tra Stati Uniti e Cina, dubito che si possa equilibrare. La Cina è maggiormente imperialista degli Stati Uniti, per il numero dei suoi abitanti e per l’enorme disponibilità di capitali che devono essere investiti. E suppongo che un Paese come l’Italia ha tutte le caratteristiche per diventare una polpetta saporita dell’imperialismo cinese. Si guarda poco a quest’aspetto, ma il rapporto del nostro Paese con la Cina, specie in tempo di virus, e con il Governo presente, si sta intrecciando pericolosamente.

Il Sud faccia impresa

Da non trascurare che l’Africa è in gran parte in mani cinesi e sta penetrando in Italia demograficamente. Ma vengo al nostro Paese. Vi sono fermenti, focolai di iniziative, illusionismi e quant’altro. Il Sud vuole rinascere e ha tutte le qualità per rinascere. Spera nel Discovery Fund, ma dovrebbe specialmente e soprattutto animare progetti concreti, fattibili, gruppi di studio. Noi siamo uno dei Paesi che ha saputo meno utilizzare i fondi europei. Invece di rimestare polemiche Sud e Nord, il Sud si attivi, susciti progetti, crei un’opinione pubblica a favore delle imprese, appoggi l’autooccupazione; si renda conto che il problema non è avere capitali, ma saperli impiegare.

Il Sud è stato prediletto dalla natura e spesso maledetto dalla società: corruzione, sperpero, una predilezione per l’impiego pubblico, una attenuazione dello spirito imprenditoriale. Sia questo frutto del dominio piemontese e lombardo, industrie al Nord, burocrati, funzionari, magistrati, docenti, impiegati al Sud, non è il caso di discuterne. Ora si attivi, affronti il rischio dell’imprenditorialità. Si aiuti da sé e soprattutto non trasformi il denaro europeo in assistenzialismo e largizione elettoralistica; o, peggio ancora, ambiguità legale.

Come utilizzare il Recovery Fund

Anche se forse in questa occasione il credito è vincolato a progetti efficienti e sani. Ma le vie della corruzione sono infinite. Se non c’è una trasformazione etica, ossia il rischio di impresa, il Sud non risorgerà. Dire che il Sud non ha spirito imprenditoriale è una bestemmia; è il contesto che rende difficile l’imprenditorialità e non soltanto, come molti al Sud ritengono, l’impedimento del Nord. Di recente, il movimento politico-culturale Equità Territoriale, animato da Pino Aprile, ha progettato una seria ipotesi di attività imprenditoriali. Vi sono personalità che con passione si dedicano ad utilizzare il Recovery Fund – vale per tutti Sante Blasi. Ma sono innumerevoli e appassionatissimi. E’ giusto che l’Italia non risorge se non risorge il Sud. I programmi valgono, ma vale anche la forza sociale alla quale si appoggiano. Su quale forza sociale si appoggia Equità Territoriale? E’ un punto da precisare. Darei rilievo all’impresa dei lavoratori disoccupati, licenziati, alla rigenerazione di imprese che chiudono, insomma al lavoratore imprenditore. Ma è tutto da discutere.

3641.-Governo italiano, Vaticano e Deep State contro Trump.

Cesare Sacchetti sul suo blog “La cruna dell’ago” ha scritto oggi: “Italiagate: il governo Conte accusato di essere responsabile della frode elettorale contro Trump.”

La storia che ho riportato riguardo al coinvolgimento del governo italiano nella frode elettorale USA si sta diffondendo anche in America. Patrick Byrne, consigliere di Trump, ha condiviso il mio ultimo articolo sull’Italiagate, lo schema che vedrebbe coinvolti l’ambasciata USA, Leonardo e il governo Conte nell’hackeraggio per spostare i voti da Trump a Biden. I media italiani e americani continuano a tacere. Questo scandalo è grosso e fa molta paura al deep state.

Cesare Sacchetti: Ho scritto che non è da escludere che Trump dichiari la legge marziale (avendo piazzato da tempo le sue pedine nei posti giusti), con le conseguenze che puoi immaginare per i responsabili, e poi passerà all’Italia.

La censura di Facebook non si è fatta attendere, messaggio eliminato. Ribadisco quello che ho scritto e arriverà la resa dei conti anche con i social!

L'immagine può contenere: 1 persona, il seguente testo "General Flynn @GenFlynn 27m How many overseas connections are we talking about involved in our 3 NOV election? Are there any foreign countries NOT interfering in our elections? China, Serbia, Italy, Germany, Iran. WTH! The electronic voting machines are NOT suppose to be connected to the internet (Period)."

Da Twitter:

“Un possibile scenario per la riunione del Congresso prevista per il 6 gennaio quando il Senato dovrà certificare la regolarità del voto. Quando inizierà la verifica, Pence tirerà fuori la chiavetta USB che contiene i voti. Una volta che emergerà che ci sono più elettori che aventi diritto, Pence potrebbe procedere ad un riconteggio manuale che assegnerà la vittoria a Trump. Se Pence fa il suo dovere, come previsto dalla Costituzione, Trump inevitabilmente vince. Ora sta a Pence dimostrare una volta per tutte da che parte sta.”

Comunque, “ci sono senatori che faranno obiezione ai risultati certificati in 6 stati. Non dipende da Pence (sempre fedelissimo a Trump), ma la legge richiede che sia il Senato. “

30 Dicembre 2020 di:  Voce delle voci, Redazione

Donald, stai sereno… Firmato, tuo Giuseppi

E pensare che con quello strampalato tweet, Donald Trump aveva tirato la volata a “Giuseppi” Conte nel momento più difficile. Nessuno avrebbe mai detto che, forse fin da allora, Giuseppi aveva in serbo un’arma segreta per silurare il presidente americano al momento opportuno.

Che alcuni Stati europei potessero aver avuto un ruolo decisivo nei brogli che hanno portato alla vittoria di Joe Biden, era nell’aria fin dai primi risultati. Nessuno però immaginava che fra questi, in pole position, vi fosse proprio l’Italia. E che magari, proprio per tale motivo, Conte continuasse a tenersi ben stretta quella delega ai servizi segreti, che non ha alcuna intenzione di cedere ancora oggi, nemmeno di fronte alla crisi di governo minacciata da Matteo Renzi.

Alla fine del pezzo, che a quanto pare sta già circolando molto anche negli Stati Uniti,  trovate le note autobiografiche dell’autore che, noi della Voce, sottoscriviamo.

Italiagate: il governo Conte accusato di essere responsabile della frode elettorale contro Trump

A quanto pare, non è solo la Svizzera ad aver avuto un ruolo cruciale nell’operazione di hackeraggio internazionale contro le elezioni americane.

Nell’ultimo contributo pubblicato precedentemente su questo blog, l’autore e ricercatore svizzero e americano Neal Sutz ha spiegato il ruolo decisivo della Svizzera nella frode elettorale perpetrata contro Donald Trump.

La Svizzera infatti ha acquistato il codice sorgente di Scytl, il programma legato a sua volta a Dominion Voting System, la società canadese che ha legami con la famiglia Soros e i Clinton, accusata di aver spostato centinaia di migliaia di voti da Trump a Biden.

La Svizzera è stata fondamentale nella frode perché era perfettamente informata dei difetti strutturali di Scytl, ma non ha avvisato in alcun modo l’amministrazione Trump del grave malfunzionamento di questo software.

Ad ogni modo, c’è un Paese che potrebbe essere persino ancora più coinvolto e considerato come diretto responsabile dell’hackeraggio nelle elezioni americane, e quel Paese sarebbe proprio l’Italia.

A questo proposito, c’è una interessante e clamorosa ricostruzione fornita da Bradley Johnson, un ex agente della CIA e già a capo di una delle stazioni dell’agenzia di intelligence americana.

Secondo Johnson, l’Italia è direttamente coinvolta nell’operazione di manipolazione di voti nelle elezioni americane.

Thomas McInerney.

L’ex agente della CIA conferma che la storia dell’operazione speciale condotta dalle forze speciali dell’esercito americano per recuperare i server di Dominion usati per l’hackeraggio, e custoditi in una stazione della CIA a Francoforte, è parzialmente vera.

Altre fonti avevano confermato la piena veridicità dei fatti, tra i quali il generale in pensione Thomas McInerney.

Il generale McInerney ha confermato anche che in seguito a questo blitz ci sarebbe stato un durissimo scontro a fuoco tra i soldati americani e i paramilitari della CIA rientrati appositamente dall’Afghanistan per difendere la stazione di Francoforte.

Johnson offre un’altra prospettiva, se possibile ancora più clamorosa. L’ex agente CIA non smentisce l’operazione delle forze speciali ma sostiene che i dati hackerati da Francoforte sarebbero stati trasmessi a Roma, precisamente all’ambasciata americana di via Veneto.

Secondo Johnson, sui server di Francoforte sarebbero rimaste solo parziali tracce dell’attacco informatico, ma la vera centrale protagonista dell’operazione sarebbe stata Roma.

Nel giorno delle elezioni americane è infatti accaduto qualcosa che non ha mai avuto precedenti nella storia delle elezioni americane.

Improvvisamente nel cuore della notte americana del 3 novembre, quando in Italia erano già le 8/9 di mattina, il conteggio negli Stati chiave è stato interrotto simultaneamente.

L’operazione di broglio era già ampiamente in corso, ma gli hacker d’un tratto si sono resi conto di un elemento imprevisto.

“Trump stava prendendo un numero di voti record” spiega Johnson, e lo spostamento di voti da Trump a Biden fatto fino a quel momento non era sufficiente per assegnare la vittoria definitiva al candidato democratico.

L’ambasciata americana di Via Veneto a Roma

L’ambasciata americana a via Veneto avrebbe coordinato l’hackeraggio

A quel punto, è entrata in scena Roma che ha ricevuto i dati mandati da Francoforte, ma che avrebbe dovuto elaborare “dei nuovi algoritmi” per far pendere nettamente la bilancia dalla parte di Biden.

A via Veneto dunque sarebbe partita l’operazione per ricalibrare l’attacco informatico già in corso a Francoforte, e se questa eventualità fosse confermata, la missione diplomatica degli Stati Uniti in Italia sarebbe stata coinvolta in un tentativo di rovesciamento del suo stesso presidente.

E’ uno scenario che vede poteri eversivi interni allo Stato, il famigerato deep state, il cosiddetto “stato profondo” di Washington costituito da lobby militari e finanziarie, direttamente impegnati in un vero e proprio colpo di Stato contro il legittimo comandante in capo.

Attualmente, l’ambasciatore americano in Italia è Lewis Eisenberg, già al servizio di Goldman Sachs e finanziatore della prima campagna di Trump nel 2016, ma allo stesso tempo vicino alle lobby neocon sioniste che probabilmente sono tra le più feroci nemiche del presidente per il suo piano di disimpegno militare dal Medio Oriente.

All’ambasciata, secondo Bradley Johnson, durante la notte elettorale del 3 novembre era presente un uomo al servizio del dipartimento di Stato americano.

L’ex agente segreto americano nel video dove spiega cosa è accaduto mostra una foto di quest’uomo ripresa all’aeroporto di Fiumicino presumibilmente dalle autorità italiane, apparentemente impegnate in un’attività di sorveglianza del funzionario del dipartimento di Stato americano.

Quest’uomo sarebbe stato direttamente impegnato nel coordinamento dell’hackeraggio ai danni delle elezioni americane.

Il ruolo dell’Italia e di Leonardo nell’attacco informatico 

A questo punto, la rivelazione che Johnson fa è ancora più clamorosa di quanto già fino ad ora detto.

Ad aver avuto un ruolo decisivo nell’hackeraggio sarebbe stata l’azienda Leonardo, leader in Italia nel settore aerospaziale e della difesa militare.

Secondo l’analista di intelligence, una volta che sono stati creati dei nuovi algoritmi per spostare ancora più voti da Trump a Biden, gli hacker “avrebbero mandato i nuovi numeri ad un satellite militare gestito da Leonardo”.

Il satellite della Leonardo

Successivamente il satellite avrebbe trasmesso i nuovi dati manipolati dall’Italia agli Stati Uniti.

Se questa versione fosse confermata, potrebbe esserci stato un diretto coinvolgimento del governo italiano nella frode elettorale negli USA.

Leonardo infatti è partecipata al 30% dal ministero dell’Economia che è il primo azionista della società.

L’attuale amministratore delegato di Leonardo è Alessandro Profumo, nominato nel 2017 dal governo Gentiloni, che avrebbe avuto una parte fondamentale nel caso dello Spygate, e confermato da Conte nel 2020.

Profumo è stato anche recentemente condannato a 6 anni di reclusione per aggiotaggio e false comunicazioni.

Il governo Conte dunque avrebbe avuto un ruolo chiave nell’attacco informatico mettendo a disposizione l’apparato tecnologico di Leonardo per poter realizzare quello che si può definire a tutti gli effetti come un attacco diretto alla sovranità degli Stati Uniti.

E’ importante ricordare che il governo Conte è stato uno dei primi dei vari esecutivi internazionali ad affrettarsi a riconoscere la presunta vittoria di Joe Biden alle elezioni americane, quando ancora non c’era – e non c’è tuttora secondo la Costituzione americana – l’ufficialità della sua vittoria.

L’Italia in diretta violazione dell’ordine esecutivo di Trump contro le ingerenze straniere

Tutto questo renderebbe l’Italia in aperta violazione dell’ordine esecutivo firmato da Trump nel settembre 2018 per contrastare le ingerenze straniere nelle elezioni americane.

Il presidente infatti non era affatto impreparato all’eventualità che potenze estere in collaborazione con poteri interni allo stesso governo americano avessero cercato di sovvertire il risultato delle urne.

L’ordine esecutivo in questione prevede chiaramente che entro 45 giorni dalla data delle elezioni, il 3 novembre, venga consegnato al presidente un rapporto dettagliato sulle interferenze straniere e non nel processo elettorale americano.

Ad oggi, la comunità dell’intelligence USA ha dato vita ad un sabotaggio non consegnando a Trump il rapporto intero nella data prevista del 18 dicembre.

Ad ogni modo, sembra che il direttore dell’intelligence nazionale, Ratcliffe, possa aver già consegnato a Trump parti del rapporto e che il presidente abbia già offerto a Sidney Powell, avvocato impegnata attivamente nei ricorsi contro i brogli elettorali, la poltrona di procuratore speciale sulla frode elettorale.

Il procuratore speciale avrebbe una serie di rilevanti poteri tali da consentirgli di sequestrare tutti i server che hanno conteggiato i voti, su tutti quelli incriminati di Dominion, e rinviare a giudizio i responsabili della frode, oltre che requisire le proprietà delle società direttamente impegnate nei brogli.

L’ordine esecutivo è stato quindi espressamente pensato per sanzionare tutti gli attori esterni ed interni autori di eventuali ingerenze nelle elezioni USA, e l’Italia sarebbe in flagrante violazione di questo provvedimento per aver attentato alla sovranità degli Stati Uniti.

Se questa versione dovesse essere confermata, potrebbe aprirsi una crisi diplomatica senza precedenti nei rapporti tra Italia e Stati Uniti, perché l’esecutivo Conte avrebbe chiaramente ingerito negli affari nazionali americani.

Il deep state italiano responsabile del primo e del secondo sabotaggio contro Trump

Il deep state italiano sarebbe comunque l’intera chiave di volta non solo per individuare i responsabili della frode elettorale ai danni di Trump, ma lo è anche per comprendere il primo tentativo di sabotaggio internazionale attuato contro il presidente americano, ovvero il famigerato spygate.

Lo spygate è lo spionaggio illegale realizzato contro la campagna Trump nel 2016 ed è un’operazione che ha visto coinvolta direttamente l’Italia, dal momento che i servizi segreti italiani avrebbero giocato un ruolo decisivo, sotto le amministrazioni Renzi e Gentiloni, per cercare di associare falsamente l’allora candidato repubblicano al Cremlino.

C’è dunque un filo rosso che lega il primo tentativo di golpe contro Trump e il secondo, e questo filo rosso è rappresentato dall’Italia e dall’apparato di poteri eversivi presenti all’interno dello Stato strettamente collegati e diretti a loro volta alle lobby internazionali del mondialismo.

In Italia, sullo spygate è calata una coltre di silenzio perché apparentemente nemmeno la cosiddetta opposizione ha interesse a fare luce su questa vicenda.

Il presidente del Copasir, l’organismo di controllo dei servizi segreti italiani, Raffaele Volpi, senatore della Lega, disse alla fine dell’anno passato che l’intrigo dello spygate era una vicenda per riempire le pagine dei giornali, mentre l’amministrazione Trump non ha avuto remore a definirlo legittimamente come un golpe contro il presidente americano.

Matteo Renzi

A quanto pare, non c’è interesse nemmeno dalle parti della Lega a fare luce sugli scandali del deep state italiano, probabilmente anche alla luce della vicinanza dell’asse Renzi – Salvini, apparentemente tra i più attivi nel favorire l’avvento di un governo Draghi, l’uomo dell’eurocrazia e delle élite mondialiste che avrebbe il compito di portare avanti il Grande Reset e dare così il colpo di grazia all’Italia.

Il deep state italiano è una palude che vede direttamente coinvolti i più alti vertici dello Stato e sia la maggioranza che l’opposizione sembrano essere legati inestricabilmente legati ad esso.

Questo apparato eversivo presente nelle istituzioni italiane è stato usato in maniera particolare dal mondialismo in quello che può essere definito come un vero e proprio colpo di Stato permanente ai danni di Donald Trump.

I media italiani non hanno alcun interesse a denunciare questi poteri, dal momento che i primi dipendono strettamente dai secondi.

C’è dunque un inquietante capitolo che si aggiunge alla storia del golpe internazionale contro Trump.

Questo capitolo sembra rivelare che le strade della frode elettorale nelle elezioni americane portano tutte a Roma.

CESARE SACCHETTI

Un commento

Sicuramente! La situazione anti Trump in italia è appoggiata dal Partito Democratico e dal Papa. Sicuramente! questo che si fa chiamare Papa è parte del Deep State. Non solo per la sua politica anti cristiana, la Chiesa Cattolica controlla circa 60.350 tonnellate d’oro, due volte la dimensione delle riserve ufficiali totali di oro di tutto il mondo, o approssimativamente il 30,2% di tutto l’oro mai estratto/prodotto. Senza contare altre riserve private che potrebbe gestire direttamente. Il Vaticano è partecipe del groviglio di falsificazioni e corruzione che c’ e’ in Italia. È giunta l’ora di chiudere l’anomalia dello stato sovrano della Chiesa.

3640.- Coronavirus, medici negazionisti e no vax: in 13 nei guai. L’Ordine avvia procedimento disciplinare

Coronavirus, inchiesta dell’Ordine dei medici di Roma su 13 dottori negazionisti e no vax.

Dopo il virus bombing ed il vaccino bombing, ecco la censura e le stelle gialle.

Antonio Magi sarà anche presidente dell’Omceo, ma non spiega, e, invece, razionalmente, dovrebbe, che i vaccini hanno effetti positivi e anche negativi che, perciò, possono essere oggetto di condivisione, come di contestazione. Queste diverse posizioni devono essere oggetto di dibattito, cattedraticamente inteso e non come spettacolo. Inoltre, le caratteristiche e i limiti dei singoli vaccini devono essere oggetto di divulgazione e non di campagne mediatiche, di censure e repressioni.

Tutta la vicenda Covid-19 è stata variamente strumentalizzata, lo è ancora e non convince molti cittadini.

I procedimenti inquisitori non cambieranno la pessima opinione che ci siamo fatti dei vertici della sanità italiana, dell’OMS e delle loro vedette televisive.

Per 10 dei professionisti nel mirino il procedimento si è già concluso, mentre per altri tre è ancora in corso.

Redazione RAI News, 28 dicembre 2020 13:33 

C’è chi sostiene che il Covid non esista e chi che i vaccini non servano a niente: a dirlo non sono semplici cittadini, ma 13 medici, che hanno espresso queste loro convinzioni sui social media e in tv. Su di loro l’Ordine dei medici di Roma ha avviato un procedimento disciplinare che, per 10 si è già concluso, mentre per altri tre è ancora in corso.

A spiegarlo all’Adnkronoso Salute è Antonio Magi, presidente Omceo Roma: “Le segnalazioni sono arrivate da parte di colleghi e pazienti. Un medico ‘negazionista’ ha già risposto e dovrà andare in commissione di disciplina che si riunirà a gennaio, per gli altri 2 attendiamo una risposta” 

Per quanto riguarda invece i medici contrari alle vaccinazioni obbligatorie o a quella dell’influenza, prosegue, “sono 10 i colleghi che hanno subito un procedimento che va dalla censura all’ammonimento. Alcuni si sono ravveduti e sono tornati sui loro passi”.

Nella storia dell’Omceo di Roma “nessun medico è stato radiato perché contrario alle vaccinazioni”, precisa Magi. “Alcuni medici si sono pentiti per quello che hanno detto ai pazienti o scritto, altri hanno dato spiegazioni e fatto passi indietro”, aggiunge.

Lo stesso Magi spiega però che “quasi il 70% (69,9%) dei medici del Lazio ha dato l’ok alla vaccinazione anti-Covid che è stata richiesta da parte delle aziende sanitarie. E mi dicono che anche a livello nazionale siamo su questo dato di adesioni alla campagna vaccinale che si è aperta ieri con il V-Day”.  Sulle polemiche riguardo agli operatori sanitari che sarebbero restii alla vaccinazione, il presidente Magi respinge ogni accusa: “Non ci riguarda, da parte nostra su questo fronte c’è sempre stato il massimo impegno”.

80 anni fa la persona umana veniva così denigrata, poi, venne Norimberga. Ritornerà?

Una stella di David, che veniva cucita sulle casacche dei deportati, esposta in una mostra allestita  in occasione della giornata della memoria © ANSA

Coronavirus, inchiesta dell’Ordine dei medici di Roma su 13 dottori negazionisti e no vax
„Sul caso è intervenuto anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri: “Rimango perplesso quando sento di colleghi medici o infermieri restii a farsi il vaccino. Posso capire il cittadino che magari non ha delle basi scientifiche consolidate e non ha studiato medicina e può avere una certa riluttanza a farsi il vaccino, ma penso francamente che quei medici e quegli infermieri, se hanno ancora dei dubbi dopo aver visto ciò che è accaduto, probabilmente hanno sbagliato lavoro”.“

3639.- Arresto cardiaco in vaccinazione covid, corso di formazione a Pisa

SENZA PAROLE!


30 Dicembre 2020, Pisa

Arresto cardiaco in vaccinazione Covid, corso di formazione a Pisa. In occasione della campagna vaccinale contro il Covid-19 che sta per partire su larga scala in tutto il mondo (non una parola sui dissenzienti, no vax a parte. ndr), l’Aoup ha messo in piedi un corso di formazione in 14 edizioni, rivolto al personale sanitario (medici, infermieri, operatori socio-sanitari), della durata di 2 ore, per 210 persone dal 23 dicembre al 19 gennaio. Il titolo è: “Anafilassi e arresto cardiaco in corso di vaccinazione” e ha come referente scientifico la dottoressa Alda Mazzei, responsabile del Centro di simulazione medica dell’Aoup. L’iniziativa è stata promossa dalla Direzione aziendale in questa fase così importante di gestione della pandemia per garantire la massima sicurezza del servizio di vaccinazione, con il personale opportunamente formato e periodicamente aggiornato sulle emergenze legate alla pratica vaccinale, sul riconoscimento e trattamento dello shock anafilattico e sulle conseguenti manovre di rianimazione cardiopolmonare. In ogni ambulatorio di vaccinazione, oltre al medico, è consigliabile infatti la presenza di un infermiere altrettanto adeguatamente formato e devono essere disponibili tutti gli strumenti e i farmaci necessari per il trattamento immediato delle eventuali reazioni avverse (fra cui l’anafilassi, con conseguente arresto cardiocircolatorio, che è la più grave anche se, fortunatamente, rara). Gli istruttori del corso sono: Alda Mazzei, Massimiliano Bertini, David Rocchi, Marco Maresca, Michele Meini, Aurora Giannoni. I corsi si terranno al Centro di simulazione medica (edificio 103) all’ospedale di Cisanello nelle seguenti fasce orarie: mattina: 8.30-13.30 – pomeriggio: 14.30-19.00. Il corso sarà organizzato per 15 discenti per volta, suddivisi in tre gruppi di 5 persone ciascuno, e le sedute saranno intervallate dalla sanificazione degli ambienti e dei manichini secondo le normative regionali. Ogni gruppo verrà inserito in un aula con un istruttore. Verrà simulato il massaggio cardiaco di qualità individuale, l’arresto cardiaco con utilizzo del DAE (Team) e verranno illustrate preparazione e uso dell’adrenalina nell’anafilassi. Per tutte le informazioni contattare la dottoressa Marzia Raffaelli: m.raffaelli@ao-pisa.toscana.it

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3638.- Disco verde da Londra al vaccino di AstraZeneca

Si chiama AZD1222, porta con sé solo le proteine “appuntite” (spike), la parte esterna, cioè, del SARS-CoV-2 e, una volta inoculato, sviluppa una risposta immunitaria preventiva nell’organismo affinché riconosca il virus e possa attaccarlo, grazie a una reazione immunitaria che impedisca alle proteine Spike di entrare in azione.

le proteine “appuntite” (spike)

30 dicembre 2020, di Mariangela Tessa

Via libera in Gran Bretagna del vaccino AstraZeneca. L’annuncio è arrivato dal dipartimento di Salute e Assistenza sociale che ha specificato come il governo di Londra abbia accolto la raccomandazione dell’Agenzia di di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA) di autorizzare l’uso del vaccino anti Covid-19 della casa farmaceutica sviluppato in collaborazione con l’Università di Oxford.

Ieri la frenata da parte dell’Ema

Londra, dal nostro corrispondente Antonello Guerrera.

Il sì è arrivato dall’agenzia di regolamentazione del Regno Unito. Il premier Johnson: “Trionfo per la scienza britannica”. Il Regno Unito ha approvato stamattina il vaccino di Oxford e AstraZeneca contro il coronavirus, dopo quello di Pfizer e BioNTech. Lo confermano il ministero della Salute britannico e la multinazionale farmaceutica. Londra ha già prenotato ben 100 milioni di dosi di questo vaccino, che si aggiungono alle 50 milioni di Pfizer, e la somministrazione dovrebbe partire con l’anno nuovo, probabilmente il 4 gennaio. Entro febbraio dunque, insieme al vaccino di Pfizer già somministrato da inizio dicembre, circa 14 milioni di residenti in Regno Unito saranno vaccinati, secondo le stime di Whitehall.  “Il governo ha accettato le raccomandazioni dell’agenzia del farmaco britannica Mhra”, dice un portavoce del ministero della Salute britannico, “il processo di approvazione è stato rigoroso e rispettoso dei più alti standard di qualità, sicurezza ed efficacia”.  

La frenata di Ema 

La notizia dell’approvazione arriva proprio il giorno dopo in cui l’Ema, l’agenzia del farmaco europea, ha invece dichiarato che l’approvazione dell’Ue per il vaccino di Oxford è più lontana del previsto, si parla di almeno gennaio 2021 inoltrato, in quanto non avrebbe ricevuto dati sufficienti da AstraZeneca. Invece, questi sono stati reputati puntuali e pertinenti dall’agenzia del farmaco britannica che, come con Pfizer mediante una procedura accelerata, ha approvato il vaccino prima di tutti gli altri Paesi. Il Regno Unito ha già acquistato 100 milioni di dosi del vaccino di Oxford, oltre alle 50 milioni di Pfizer. Potenzialmente dunque avrebbe già dosi per vaccinare 75 milioni di persone, su una popolazione ufficiale di 67 milioni. Di questo passo, si calcola che entro l’estate tutti i residenti potranno essere vaccinati contro il coronavirus, con quello di Oxford o Pfizer. In più, il governo britannico ha acquistato anche 5 milioni di dosi da Moderna, altro vaccino approvato dall’agenzia del farmaco americana Fda.  

AstraZeneca in ritardo, l’ok solo dopo gennaio. Il piano B del governo

di Elena Dusi ,  Alessandra Ziniti, 29 Dicembre 2020

 “È un giorno fantastico e il trionfo della scienza britannica”, esulta su Twitter il primo ministro britannico Boris Johnson, “ora continueremo a vaccinare quante più persone, il più rapidamente possibile”. “È il momento di celebrare l’innovazione britannica” aggiunge il ministro della Salute Matt Hancock, “questo vaccino sarà disponibile a basso costo non solo nel Regno Unito ma in tutto il mondo, questo grazie all’incredibile lavoro degli scienziati di Oxford e AstraZeneca. È una storia di successo britannica. Abbiamo una nuova speranza contro il Covid adesso, ma non dobbiamo mollare adesso: bisogna rispettare le norme e le restrizioni anti Coronavirus”. Mentre per Pascal Soriot, l’amministratore delegato di AstraZeneca, “questo vaccino è efficace, ben tollerato, semplice da trasportare e utilizzare e lo produrremo no profit, senza realizzare profitti. Voglio ringraziare le decine di migliaia di volontari che hanno partecipato a questo grande progetto.

Vaccini, ecco perché la Gran Bretagna ha già approvato quello di Astra-Zeneca

di Luca Fraioli, 30 Dicembre 2020

Il calendario delle vaccinazioni

Come per il vaccino di Pfizer, nel Regno Unito si partirà dalle fasce di popolazione più anziane, vulnerabili ed esposte, come i medici e gli operatori sanitari. Il vaccino di Oxford, sviluppato in collaborazione con la Irbm di Pomezia, necessita anch’esso di due dosi, ma distanziate fino a dodici settimane, invece delle tre di Pfizer, quindi i tempi di immunizzazione in teoria sono più lunghi. Ma il vaccino di Oxford ha un vantaggio: è molto più economico e soprattutto facile da conservare, rispetto ai -80 gradi necessari a Pfizer, perché può restare in un frigorifero normale per almeno sei mesi. 

I dubbi sul vaccino di Oxford

Inizialmente c’era stata qualche riserva sul vaccino di Oxford perché l’efficacia media veniva data al 70% e successivamente si è scoperto che quella massima – al 90% – veniva raggiunta somministrando prima una mezza dose del vaccino e poi una intera, tra l’altro risultato raggiunto per errore durante la sperimentazione. Ma ulteriori test, secondo l’ad Soriot, hanno confermato che l’efficacia del vaccino di Oxford “è pari a quella di Pfizer e Moderna, oltre il 90%”, ha detto pochi giorni fa al Sunday Times. Non è chiaro se alla fine verranno somministrate la mezza dose e poi quella intera anche alla popolazione. Si attendono dettagli da AstraZeneca e dal ministero della Salute britannico. La notizia era attesa da giorni in Regno Unito e rappresenta sicuramente una svolta, visto che l’epidemia qui sta dilagando nuovamente: solo ieri sono stati registrati oltre 53mila nuovi casi di Coronavirus (su 500mila test), segno che la nuova “variante inglese” del virus, più contagiosa, sta penetrando nella società e difatti gli ospedali sono in allerta massima: i ricoverati per Covid hanno già superato il picco di aprile e ieri la Sanità britannica mandava messaggini alla popolazione esortando tutti a evitare di andare al pronto soccorso o in ospedale a causa di un flusso enorme di pazienti. Segno che, di questo passo, il sistema sanitario potrebbe presto essere a rischio collasso.  A differenza di quello di Pfizer a tecnologia Rna, il vaccino di Oxford AZD1222 deriva dall’adenovirus, un virus blando tipico degli scimpanzé, ma geneticamente modificato in modo da portare con sé una parte del coronavirus e, una volta immesso nell’essere umano, di sviluppare una risposta immunitaria preventiva nell’organismo affinché riconosca il Covid-19 e possa sconfiggerlo Nello specifico, il coronavirus è “rivestito” da proteine “appuntite” (spike), essenziali nel penetrare e infettare le cellule umane. Il vaccino di Oxford incorporerebbe solo questa parte esterna del Covid-19, senza il resto del virus, affinché, una volta che il vaccino sia stato immesso nell’organismo, quest’ultimo impari a riconoscere le proteine “spike” e quindi a difendersi preventivamente grazie a una reazione immunitaria che impedisca alle proteine “appuntite” del virus di entrare in azione.

3637.- FACCIAMO CHIAREZZA SUL LATO GROTTESCO E ANTISCIENTIFICO DI TUTTI I VACCINI

“Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza.”

Dante Alighieri, Divina Commedia

Di Valdo Vaccaro, libero ricercatore e filosofo della salute.  30 Dicembre 2020 

IL PARERE COMPETENTE E VERITIERO DEL PROF GIUSEPPE ALTIERI

NO AI VACCINI, A TUTTI I VACCINI ! I virus Corona poi si modificano continuamente, com’è sempre stato e sempre sarà. Sembra un paradosso, ma più infettivi sono e meno pericolosi sono, come tutti i Virus che si replicano in un organismo vivente. Parere “pro-veritate” del Prof Giuseppe Altieri, Agroecologo e Libero Studioso di Virus e di Vaccini.

VACCINI CONTRO I VIRUS DNA/RNA: SERVONO SOLO A DANNEGGIARE ANCHE I SANI !!!

Ci sono milioni di Covid uno diverso dall’altro, frutto dell’evoluzione di miliardi di anni di vita nel pianeta, laddove eran presenti solo organismi unicellulari, batteri, alghe, funghi… e virus (particelle del loro Dna con funzioni ecologiche ben precise), evolutisi nel tempo in organismi pluricellulari, coordinati dal loro Dna… fino all’essere Umano. I cosiddetti virus, pertanto, sono prodotti del nostro Dna in reazione agli squilibri ed alle “sindromi influenzali”… Sindromi causate da colpi di freddo o infezioni batteriche e in generale dalle alterazioni del nostro equilibrio neuro-psico-fisiologico o da patologie croniche come cancri, parkinson, alzheimer, diabete, allergie, sindromi cardio-circolatorie, ecc. Ricerche tedesche odierne ed aggiornate confermano tale “ecologia microbiologica”.

DEGRADO DEGLI ANTI-CORPI E ALTERAZIONE DEGLI EQUILIBRI

I Virus fanno quindi parte integrante del nostro Dna/Rna. Più vaccini ci iniettiamo (tutti inutili e pericolosi) e più “varianti di Covid” si producono, in quanto i nostri anti-corpi degradano e neutralizzano i virus precedenti, una volta esaurita la loro funzione di “riequilibrio ecologico”. Questo perché il nostro organismo deve sempre reagire in qualche modo alle alterazioni dei suoi equilibri “biologici e microbiologici”. Praticamente, ognuno produce i propri virus, e li trasmette agli altri come “particelle d’immunità”, che stimolano il sistema di difesa del corpo. E un corpo sano, né si ammala, né tantomeno può “infettare”, non essendo portatore di sintomi. Solo successivamente ai sintomi può trasmettersi una determinata “stimolazione immunitaria” (Ndr una specie di induzione o di reazione simpatica, simile alle onde vibratorie).

PREZIOSE FUNZIONI DI RIEQUILIBRIO E DI DEPURAZIONE DELLA FEBBRE ALTA

Le influenze quindi, sono eventi che ristabiliscono l’equilibrio attraverso la febbre e la pulizia del corpo. Mai usare pertanto tachipirina o altri farmaci che abbassano la temperatura corporea, perché la febbre uccide i microrganismi dannosi e in eccesso solo quando supera i 39 gradi. E lo fa bruciando semplicemente i nostri grassi o zuccheri, per sviluppare calore.
La media dei morti con influenze (chiamate oggi covid), anche quest’anno è perfettamente in linea con i dati storici. Considerando che nel 2017 oltre 100.000 persone morirono durante il periodo influenzale ed oggi abbiamo la media annuale 2020 intorno ai 60-70.000 deceduti, sui 720.000 soggetti che mediamente ci devono lasciare per limiti di età e altro, i conti tornano perfettamente, rispettando una combinazione di 60 milioni di italiani e una vita media di 82 anni.

INFLUENZA INEVITABILE COLPO DI GRAZIA PER CHI VIVE SUL FILO DEL RASOIO

Normalissimo che una certa percentuale di gente se ne vada durante il periodo influenzale. Soprattutto le persone anziane o molto ammalate che talvolta, purtroppo, non riescono a ristabilire il proprio equilibrio neuro-psico-fisiologico. L’influenza può divenire agente del “colpo di grazia”, soprattutto per gli ammalati terminali di patologie croniche. I decessi targati Covid (in base però a tamponi notoriamente inaffidabili), hanno infatti un’età media che va oltre l’aspettativa di vita italiana, ovvero superiore agli 82 anni. Di cosa stiamo allora parlando?

LE POLMONITI SCATURISCONO DA AMBIENTI A RISCHIO, QUALI ALLEVAMENTI INTENSIVI E OSPEDALI

Più i virus sono pericolosi e meno si diffondono, estinguendosi nelle proprie vittime, non essendo tali particelle di materiale genetico degli esseri viventi!! Le polmoniti scaturiscono per lo più da batteri, spesso resistenti agli antibiotici e derivanti da allevamenti intensivi, oppure da ospedali laddove si fa massiccio uso di antibiotici. Questo è Il vero problema di cui molti non vogliono sentir parlare, con oltre 40.000 morti all’anno in Italia generati da infezioni ospedaliere.

I VACCINI DANNEGGIANO GRAVEMENTE IL SISTEMA IMMUNITARIO

Il Covid è l’agente dell’influenza ed ogni vaccino provoca immediati nuovi virus mutanti, essendo questo il meccanismo di autodifesa del nostro organismo. Il vaccino quindi danneggia il sistema immunitario complessivo anche di chi non si vaccina, provocando nuovi mutanti virali. Ma niente paura, i virus che si diffondono non possono mai essere letali in quanto non vivono di vita propria e hanno bisogno di esseri viventi per difendersi! I cosiddetti “Virus pandemici” rappresentano una contraddizione in termini. Ragioniamo e non facciamoci fregare dalla televisione terrorista. Siete Anime ed Intelligenze Sane. Rimaniamo uniti e aiutiamoci a vicenda, senza maschere inutili e stupide, né guinzagli elettronici, né sterilizzanti che distruggono i nostri equilibri microbiologici, da cui dipende la Salute Umana ed Ambientale.

PRENDIAMO NOTA CHE SIAMO NEL MIRINO DI CIALTRONI E PSICOPATICI CHE PUNTANO ALLO STERMINIO DI MASSA

Siamo oggi sottoposti a programmi di sterminio di massa, a partire dallo sterminio dei microbi con i pesticidi e i sanificanti che cancellano tutti i profumi e le fragranze naturali. Ci lasceranno da soli in preda ai batteri e funghi patogeni che sono dentro di noi e liberamente si diffonderanno non essendo più ostacolati dai “Microbi Amici”. Non esiste nessun patogeno, ma solo equilibrio massimo possibile tra tutte le specie di microbi e di virus, i quali non sono viventi ma vivono sui viventi. La Natura non è stupida, l’uomo sì. Almeno fino a quando continua ad essere dominato dai furbastri della Bayer-Monsanto che applicano agli uomini le stesse tecniche distruttive dell’agricoltura e degli allevamenti industriali.

PREPARIAMOCI ALLA DIFESA DEI NOSTRI FIGLI

Il cancro e la paura ignorante rendono alle agro-farmaceutiche miliardi su miliardi. Ch mai si accorgerà dei cancri provocati dai raggi UV sterilizzanti o dai sistemi 5G? Preparatevi ai lavori forzati e all’alimentazione zootecnica per Umanoidi imbavagliati e al guinzaglio elettronico. Troppo infelici per i troppi soldi accumulati. Troppo invidiosi della nostra libertà. Forse è meglio armarsi d’intelligenza e prepararsi alla difesa dei nostri figli.

Commento di Valdo Vaccaro

LA MASSA FA GREGGE E SEGUE I MANDRIANI-PECORAI

Il prof Giuseppe Altieri è uno scienziato veritiero che merita attento ascolto. Non è il solo. Ce ne sono decine e centinaia. Alcuni si espongono con coraggio, altri se ne stanno al riparo sapendo di rischiare grosso. Ma le televisioni continuano a blaterare dati fasulli e notizie distorte. L’importante è che le masse rimangano bersaglio e preda dei manovratori nascosti che tirano le fila da dietro le quinte. Alla fine le voci autentiche e veritiere non vengono ascoltate da quel popolo che esse vorrebbero risvegliare ed aiutare.

IL SEGNO DELLA CROCE DAVANTI AI LAZZARETTI D’ITALIA

Non mi sorprende la conclusione di Altieri, per cui non ci rimane che prepararci alla difesa dei nostri figli. In questi giorni stanno succedendo cose gravissime sia sul piano interno che su quello internazionale. Grande fermento alla Clinica Spallanzani di Roma, ed immagino pure negli altri centri simili. Sono arrivati i primi vaccini e alcune volontarie nonché alcuni medici dell’istituto capitolino hanno dato il via alle prime inoculazioni su se stessi, a dimostrare che i vaccini sono sicuri e innocenti al 100%, costituendo così un buon esempio per proseguire con i vaccini per il pubblico. L’entusiasmo di questi primi testimoni non mi ha convinto affatto. Al contrario mi ha fatto dubitare sulla loro buona fede. Spero che gli italiani si diano una scossa e comincino almeno ad annusare che tutto puzza maledettamente di bruciato. Chi mi garantisce ad esempio che nelle prime inoculazioni non ci siano delle sostanze placebo*? Questo e altro possiamo attenderci da chi ha messo in piedi questa scellerata montatura Covid.

* Il placebo è una sostanza con lo stesso aspetto del farmaco e, però, non contiene principi attivi. Viene realizzato con il fine di renderlo il più possibile simile al farmaco reale, ma contiene sostanze prive di principi attivi, come amido o zucchero.

INTOCCABILITÀ DELLA DIVINA CLINICA SPALLANZANI

Ormai in Italia puoi criticare liberamente tutto e tutti, si tratti del premier, del presidente e del papa. Una cosa però rimane intoccabile ed è la Spallanzani, simbolo nazionale della Peste e dell’Italia-Lazzaretto che si vanta persino di tenere alto il nome e la reputazione dell’Italia negli ambienti scientifici mondiali. È per questo che come nomini lo Spallanzani c’è di che farsi il segno di croce. Istituto divino in cima al mondo della scienza. Siamo ai limiti del ridicolo e del beffardo. Non vado oltre. Chiaro che le televisioni di stato e Mediaset, strette in caldo e comune abbraccio, hanno dato ampio spazio ai festeggiamenti e alle sbruffonate, sostenendo a spada tratta l’idea di una Italia all’avanguardia che è dotata dei mezzi più efficaci ed avanzati per stroncare al più presto la presunta e inventata pandemia Covid. Una prostituzione e una codardia disgustosa da parte dei media di casa nostra, ma questa non è una novità e non arreca alcuna sorpresa.

AMERICA QUASI CAMPO DI BATTAGLIA

Importante piuttosto notare che stanno succedendo cose gravissime negli Stati Uniti, dove le forze in campo sono ormai ai ferri corti. Da una parte i Patrioti a difesa della Costituzione Americana, a difesa dei valori di libertà e democrazia autentica tipici di questo grande paese, e dall’altra le forze dell’alta finanza colluse paradossalmente da anni con il CCP, col Chinese Communist Party, entrato ormai nel cuore della politica e dell’economia americana, nei servizi segreti, nelle università e in tutte quelle istituzioni dove prevalga il verbo guadagnare ed arruffare danaro. Da una parte la maggioranza del popolo americano che è nettamente favorevole a Donald Trump, nettissimo vincitore delle elezioni, e dall’altra la fetta marcia e corrotta del paese rappresentata da Joe Biden, nettamente perdente nei suffragi popolari ma estremamente astuta e pronta a giocarsi le sue ultime carte.

TOTALE ASSENZA DI INFORMAZIONI AFFIDABILI NELLA PATRIA DEI LOCKDOWN E DEI DIKTAT SANITARI

Anche di questo non se ne dice niente e, se filtra qualcosa, viene ampiamente manipolata. Ovviamente in favore di Biden, visto che l’Italia al potere tifa Obama, tifa Clinton, tifa Soros, tifa CCP e tifa Xi Jinping. in versione assolutistica. Intanto stanno scoppiando le prime deflagrazioni in diverse città americane, per fortuna apparentemente dimostrative e senza vittime. Ma girano pure voci che spingono a dissotterrare l’ascia di guerra e a ripulire le canne dei fucili, nonché a fare scorta di generi alimentari. Un’America nel panico non sarebbe cosa da poco. I giorni a venire non sono affatto privi di rischi, non soltanto per l’America ma per il mondo intero. I giorni a venire, quelli compresi tra domani e il 6 gennaio per la precisione, annunciano venti di guerra. Il prof Altieri non ha tutti i torti.

Valdo Vaccaro

3636.- Vaccino e reazioni allergiche? Come stanno davvero le cose

SIAMO TUTTI POSSIBILI CASI RARI.

La lingua batte dove il dente duole e dai e dai, qualcosa s’impara. Un virus a RNA non è letale di per sé. In concomitanza con altre patologie, con procedure sbagliate, può dare il colpo di grazia. Questo, sì, comunque, non si sconfigge attraverso un vaccino.

“Il vaccino Pfizer-BioNtech è composto da alcune particelle che potrebbero scatenare alcune reazioni allergiche in soggetti predisposti. ‘Ad oggi non si sono verificate, se non in casi rari’.”

Chi vuole rischiare, lo faccia. Personalmente, andando all’estero, vaccini ne ho fatti, ma, in questo caso, preferisco aspettare un vaccino che inocula la proteina Spike, che ti rimane per sempre, come il NOVAVAX, piuttosto che un vaccino che fa produrre a te la proteina, ma per quanto tempo non si sa. Quante inoculazioni prevede alla fine la Pfizer, neppure si sa. Ci sono, poi, troppe commistioni tra finanza e case farmaceutiche, come tra Pfizer, Glaxo e Open society.

Se il Governo non avesse alimentato la confusione, intrecciato salute, politica e affari, oggi saremmo più sereni. I rischi ci sono. I numeri sono tanti e diversi; in queste condizioni, la prevenzione e la società non possono anteporsi al diritto del singolo e l’obbligo fondato sulle percentuali di rischio è fuori del paradigma costituzionale.

Troppe cose sono fuori dal Paradigma costituzionale, con Lei e con chi prima di Lei, signor Presidente.

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Alessandro Ferro – Martedì, 29/12/2020 –

Il V-Day dello scorso 27 dicembre ha dato il via alla campagna vaccinale anti-Covid in tutta Europa: le prime dosi del vaccino Pfizer-BioNtech sono state somministrate agli operatori sanitari delle principali nazioni europee.

Cos’è Peg

Mentre si è messo in moto l’enorme “motore” dei vaccini che consegnerà centinaia di migliaia di dosi, settimanalmente, all’Italia e ad altri Paesi, si parla delle eventuali, possibili (rarissime) reazioni allergiche dopo la somministrazione.

Nel caso specifico di quello della Pfizer, la causa sarebbe da imputare alle nanoparticelle di polietilenglicole (Peg) che avvolgono l’mRna contenuto nel vaccino. Non tutti, però, sono d’accordo. Prima di capire quanto e se è necessario preoccuparsi, bisogna spiegare che questa sostanza è un polimero che trova numerose applicazioni in campo bio-farmaceutico ed è utilizzato in ambito di ricerca per la produzione di anticorpi monoclonali (quelli che vorrebbero tutti), ma anche nei lassativi, nelle formulazioni di altri prodotti farmaceutici (dagli unguenti alle compresse) e nei cosmetici, compresi dentifrici e shampoo. Insomma, è considerato una molecola sicura.

La novità è che, secondo quanto pubblicato da una ricerca pubblicata su Science, il Peg non sarebbe mai stato usato prima d’ora in un vaccino approvato. In tutto, sono state rilevate 8 reazioni allergiche avverse dopo l’iniezione di Pfizer- BioNTech su circa 272mila persone. Alcuni allergologi e immunologi ritengono che un piccolo numero di persone precedentemente esposte a queste nanoparticelle possa avere alti livelli di anticorpi contro il Peg, mettendoli a rischio di una reazione anafilattica al vaccino. Altri, invece, sono scettici sul collegamento con eventuali reazioni allergiche.

“Le reazioni allergiche sono rare”

“Il Peg è una sostanza presente in numerosissimi farmaci, ci sono segnalazioni di migliaia di molecole farmaceutiche in cui viene utilizzato perché è un composto che serve alle nanoparticelle lipidiche per veicolare l’Rna nella cellula, è un componente del vaccino. Il fatto che possa essere immunogenico (quindi capace di indurre una reazione immunitaria, ndr) è alla stessa possibilità di qualsiasi altra sostanza che utilizziamo in altri farmaci ed anche in altri vaccini”, ci spiega in esclusiva il Prof. Marco Falcone, ricercatore di Malattie Infettive all’Università di Pisa, in forza all’Unità operativa dell’Aoup e membro del consiglio direttivo della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali). “Dire che possa inficiare la sicurezza del vaccino è un’affermazione che non possiamo fare”.

Al momento, e le vaccinazioni proseguono a ritmo sostenuto, sono stati evidenziati rarissimi effetti collaterali. “Ad oggi, l’ipotesi che possa essere immunogenico, in linea generale non può essere scartata al 100% ma è un’ipotesi che rientra fra quelle più disparate che si possono fare sul vaccino – sottolinea Falcone – Sulla base di questa formulazione, non può esserci un’automatica associazione di questo con eventuali reazioni allergiche ritardate. Ad oggi, non si sono nemmeno verificate se non in casi rari”.

Un po’ di numeri. Come sottolineato dalla stessa rivista Science che ha messo in dubbio i peg, le reazioni anafilattiche possono verificarsi con qualsiasi vaccino ma di solito sono estremamente rare, circa una per un milione di dosi. Al 19 dicembre, gli Stati Uniti avevano visto sei casi di anafilassi tra le 272mila persone vaccinate, il Regno Unito soltanto due. Inoltre, nella fase dei trials clinici di Pfizer, nessuna reazione allergica è stata evidenziata in studi su oltre 44mila persone che si sono offerte volontarie per testare il vaccino sebbene siano state escluse le persone con una storia di allergie e gravi reazioni avverse ad altri vaccini, che meritano una menzione a parte.

Peg dentro shampoo e dentifricio

Queste sostanze, come accennato in precedenza, sono anche utilizzate in prodotti di uso quotidiano come dentifricio e shampoo come addensanti, solventi, ammorbidenti e trasportatori di umidità e sono stati usati come lassativi per decenni. Un numero crescente di prodotti biofarmaceutici include anche composti ‘PEGilati’. Per tanto tempo, si pensava che fossero biologicamente inerti, ma un numero crescente di prove suggerisce che non lo sono. Secondo uno studio del 2016 condotto da Samuel Lai, un farmacista presso l’Università del North Carolina, il 72% delle persone ha almeno alcuni anticorpi contro i peg, presumibilmente a causa dell’esposizione a cosmetici e prodotti farmaceutici. E poi, circa il 7% di chi li possiede avrebbe un livello abbastanza alto da predisporli a reazioni anafilattiche.

“Ce ne saremmo già accorti”. “Esiste un rischio allergico perché questi componenti sono stati descritti in passato come potenziali meccanismi di insorgenza di allergia: tuttavia, che questo vaccino possa dare una reazione allergica su vasta scala, dai dati che abbiamo a disposizione non c’è“, rimarca il Prof. Falcone. “Parliamo di un numero di casi che si contano sulle dita di una mano su un numero di vaccinati pari a centinaia di migliaia di persone”. Ed i numeri parlano a favore del vaccino: oltre ai 40-50 mila volontari della Pzifer, negli Stati Uniti sono già state vaccinate un milione di persone, 140mila in Israele, 2-300 mila nel Regno Unito. In totale, i numeri parlano di quasi due milioni di vaccinati al Covid in tutto il mondo. “Se avessimo avuto un numero alto di reazioni allergiche ce ne saremmo già resi conto, ormai il numero di vaccinati è altissimo”, afferma.

Quali sono i “rischi”

Ma in cosa consistono le eventuali reazioni? “Nella maggioranza dei casi sono banali e di bassa entità: un po’ di dolore dove è stata fatta la puntura, indolenzia ed un minimo di febbre. Le rarissime reazioni anafilattiche sono reazioni allergiche, comparsa di prurito e orticaria oppure qualche rarissimo caso di qualche reazione anafilattica più seria in cui le persone hanno avvertito capogiro e riduzione della pressione arteriosa, ma queste sono delle descrizioni aneddotiche”, afferma Falcone.

Farmaci e vaccino. Lo stesso discorso, per onestà intellettuale, va fatto per i farmaci di uso comune: per quasi tutti noi è un’abitudine saper combattere il mal di testa, la febbre e l’influenza, sapendo ogni volta cosa prendere nel caso specifico. Se si leggono con attenzione i bugiardini, però, in ognuno di questi farmaci sono contenute le controindicazioni, anche molto gravi. “Se si prende un aulin, un’aspirina, un antibiotico o anche una tachipirina, una persona ogni centomila può andare incontro ad una grave reazione allergica. Purtroppo, esistono anche quelli che muoiono per la puntura di una vespa, è una reazione allergica”.

“È peggio ammalarsi di Covid…”

Fda, Ema ed Aifa hanno approvato il vaccino della Pfizer dopo aver esaminato quanto avvenuto nelle tre fasi cliniche, chiamate trials, dove non sono praticamente mai state riscontrate criticità che facessero temere per la somministrazione pubblica. “Dal punto di vista scientifico, cinque casi di reazioni allergiche gravi ogni centomila non hanno alcun valore: quei cinque che hanno reazioni allergiche gravi sono molto meno problematici di centomila casi Covid in cui muoiono 1.000-1.500 persone”, specifica il Prof. Falcone, il quale sottolinea come “il rapporto è 1.500 morti rispetto a cinque-dieci persone che vanno incontro a reazioni allergiche”. I numeri ed i fatti parlano da soli: se è vero che nessuno può essere certo al 100% che non si verifichino reazioni avverse, “su centomila vaccinati che rischiavano di prendere il Covid, è molto più alto il rischio di una complicanza grave dovuta al Covid che il rischio infinitesimale di avere una reazione allergica”.Ora scatta l’allerta sul vaccino Chi a rischio dopo la puntura

Vademecum per gli allergici

Come si fa a sapere il rischio potenziale che si corre facendo una vaccinazione? “Esistono alcune persone che hanno una predisposizione allergica: chi le ha manifestate da bambino, ad esempio, oppure chi le ha avute nei confronti di farmaci e alimenti così come coloro i quali soffrono di asma bronchiale, allergica, o chi ha patologie di tipo autoimmunitario”, ci ha detto il ricercavore. In questi casi, il vaccino della Pfizer va somministrato con cautela: “è necessaria una valutazione preliminare con l’allergologo, per valutare il rapporto beneficio-rischio. Lo possono fare ma devono essere sorvegliati più strettamente dai medici”.

Credo che si possano dormire sonni tranquilli senza la necessità di dietrologie o pensieri nefasti sui vaccini “perché sono stati fatti in poco tempo”, come capita ogni tanto di sentir dire, tra l’altro da chi non ha competenze tecnico-scientifiche per fare affermazioni di questo tipo. Se li abbiamo avuti in 10 mesi bisogna soltanto ringraziare la scienza: senza andare troppo lontano nel tempo, 20 anni fa non sarebbe mai stato possibile. Lo dicono gli esperti, non lo dico io: è importante vaccinarsi, facciamolo per noi stessi e per il prossimo.

3635.- PASQUALE BACCO: IL VACCINO ANTI-COVID „È ACQUA DI FOGNA“ E LA CAMPAGNA DI IMMUNIZZAZIONI „UN ATTENTATO ALLA SALUTE, SONO ANDATO ALLA CAMERA E AL SENATO A DIRLO“.

Di Maurizio Blondet

Così, all’Adnkronos Salute, Pasquale Mario Bacco, medico legale e ricercatore,
componente dell’associazione ‘L’Eretico’, cavalca il fronte anti-vaccinazioni. “Io,
come molti colleghi, non mi vaccinerò – aggiunge – Non ho paura di essere radiato,
anche perché l’Ordine dei medici è solo un tribunale dell’inquisizione”. Bacco è
iscritto all’Omceo di Salerno ma è sotto procedimento da parte dell’Ordine di
Taranto per alcune frasi deontologicamente compromettenti pronunciate in una
manifestazione proprio nella città pugliese. “Sono il primo caso di un medico sotto
procedimento da un Ordine diverso da quello di appartenenza”, commenta. “I virus
a Rna, come ci ha mostrato chiaramente la storia dell’Hiv, sono complicati da
battere attraverso un vaccino. Pensare di obbligare gli italiani a vaccinarsi è molto
grave – avverte – Io non sono un no-vax, anche perché ho fatto tutti i vaccini, ma
questo è davvero un attentato alla salute pubblica”. Sul fatto che istituzioni europee
e italiane hanno dato il via libera al vaccino Pfizer-Biontech garantendone la
sicurezza, “non mi hanno convito”, replica Bacco, “c’è un scambio continuo di
manger tra lobby farmaceutiche e queste istituzioni”. Ma allora come possiamo
combattere la Sars-CoV-2? “Dobbiamo essere chiari, questo virus non ha ucciso
nessuno direttamente – risponde – e non sono un complottista ma è chiaro che i
numeri sono manipolati. Il miglior modo per superare l’epidemia è arrivare
all’immunità di gregge e proteggere i più anziani”. E se dovesse cambiare la
maggioranza di Governo “mi pare – conclude – che il centro-destra abbia sul vaccino
idee diverse rispetto al centro-sinistra che vuole l’obbligo o la patente.

3634.- Vaccini obbligatori, la Costituzione e il confronto fra diritti dell’individuo e interesse della collettività

Il costituzionalista Clementi: “”Si possono imporre, ma serve una legge” e, ancora,”Se la presidenza del Consiglio pensasse a questa ipotesi, non potrebbe procedere con i Dpcm”. Aggiungo: “E nemmeno con l’adozione di un Decreto Legge emanato dal Capo dello Stato, sul presupposto della straordinaria necessità ed urgenza.”

Clementi dice e non dice. Vero che servirebbe una legge, ma a quali condizioni può essere subordinato il diritto del cittadino alla propria integrità fisica e psichica, rispetto all’interesse della collettività? Siamo abituati alle torsioni della Costituzione e dei fondamenti della Repubblica, ma stiamo toccando la carne viva dei cittadini.

Francesco Clementi, 46 anni, è professore di diritto pubblico comparato a Perugia
Francesco Clementi come appare nell’articolo pubblicato il 29 dicembre 2020  , di GIOVANNI ROSSI

“Francesco Clementi, 46 anni, è professore di diritto pubblico comparato a Perugia”Se la Presidenza del Consiglio pensasse a ipotesi di obbligatorietà dei vaccini (la guida, domande e risposte), mai potrebbe procedere con Dpcm: servirebbe una legge della quale il Parlamento dovrebbe poi rispondere ai cittadini”. Francesco Clementi, 46 anni, docente di diritto pubblico comparato a Perugia, già nella commissione dei saggi per le riforme costituzionali voluta nel 2013 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, osserva con sguardo attento l’acceso dibattito sulle strategie per l’immunità di gregge. “

Quando sento parlare di immunità di gregge per gli italiani penso sempre a quel 5-8% di migranti, che vivono, al di fuori da qualsivoglia controllo e legge, nel nostro territorio. Di quale gregge si parla? E, siccome, la Nazione è formata da popolo, territorio e Ordinamento Giuridico e questo non sembra applicarsi a questi indesiderati, domando: Di quale Nazione si parla?

…Servirebbe una legge della quale il Parlamento dovrebbe poi rispondere ai cittadini”.

Siamo alle interpretazioni dell’art. 32 della Costituzione, che recita:

Dispositivo dell’art. 32 Costituzione

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

La Costituzione è stata costruita intorno al principio del rispetto della persona umana. La particolare importanza che il costituente riconosce alla salute si spiega in quanto si tratta di un diritto fondamentale ed inviolabile della persona. E, qui, il richiamo all’art. 2.

Dispositivo dell’art. 2 Costituzione

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

diritti inviolabili sono quelle posizioni giuridiche da ritenersi essenziali per qualsiasi forma di convivenza associata. Esse sono insite nella stessa natura umana e vengono tutelate a prescindere da qualsiasi legge, costituzionale o meno.

In particolare, il diritto alla salute è l’unico ad essere qualificato come “inviolabile” dalla Costituzione. Esso si sostanzia nel diritto all’integrità fisica e psichica, sia nel senso di poter avere trattamenti medici di prevenzione e cura sia nel senso di poter godere di un ambiente di vita e lavoro salubre (tuttavia, da esso non deriva il diritto a cure gratuite per tutti, essendo garantite solo per gli indigenti).

I Padri Costituenti hanno preferito inserire tali principi direttamente nel testo della Carta fondamentale, così che non fungano solamente da criteri guida, cui i poteri pubblici devono conformarsi, ma altresì come norme che vincolano l’interprete.

Torniamo al secondo comma dell’art. 32: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.

Quindi, anche “l’obbligatorietà del vaccino può essere disposta solo per legge.” Questa frase, cui si ferisce il prof. Clementi, è stata interpretata dagli ignavi con “serve una legge che imponga il vaccino.” Non è corretto e fra gli ignavi cito per primo Luca Zaia e, per ultimo, certo Alessandro Cattaneo. Non è corretto, ma il clamore dei suoi sostenitori e l’uso del “lancia il sasso e nascondi la mano” del governo fanno pensare che si stia covando l’ennesima violazione della Costituzione. Ahimè.

Alessandro Cattaneo (Forza Italia) si è lanciato per ultimo oltre il Rubicone, giacché è manifesto come parteggiando per la governance mondiale della Pandemia, si guadagni in punteggio. Vorremmo che il presidente Berlusconi si privasse di questo soggetto. Ha detto: “Togliere la patente a chi vuole esercitare la libertà di non vaccinarsi Covid.” Secondo questi ignavi o mentecatti chi esercita una sacrosanta libertà deve essere punito e muoversi a piedi. Siamo al livello delle leggi razziali.

Il vaccino, infatti, non è esente da rischi e, in questo caso, il diritto fondamentale del singolo prevale sull’interesse della collettività, quindi, assumere il vaccino non può essere obbligatorio. Infatti, la legge deve premettere la garanzia che il vaccino non dia luogo a rischi, violando, appunto, i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Allo stato delle cose, i vaccini in distribuzione hanno dato luogo a complicazioni durante la fase di sperimentazione e dopo. È di ieri il caso di un israeliano, morto dopo aver avuto l’inoculazione. Era cardiopatico, è vero, ma avesse bevuto acqua fresca, sarebbe vivo.

C’è, comunque, una legge di anni fa che affronta il caso di danni riportati a causa di un trattamento sanitario obbligatorio.

La Legge 25 Febbraio 1992, n. 210 (in Gazzetta Ufficiale, 6 Marzo, n. 55), titola:

INDENNIZZO A FAVORE DEI SOGGETTI DANNEGGIATI DA COMPLICANZE DI TIPO IRREVERSIBILE A CAUSA DI VACCINAZIONI OBBLIGATORIE, TRASFUSIONI

ARTICOLO 1

  1. Chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, ha diritto ad un indennizzo da parte dello Stato, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente legge.

È opinione comune, e ditelo anche ai vari Cattaneo, che l’indennizzo ex L.210/92 a favore dei soggetti danneggiati da complicanze possono tenerselo.

I diritti inviolabili sono dunque imprescindibili, ed ogni modifica atta a limitarli non rappresenterebbe una semplice revisione costituzionale, bensì un vero e proprio sovvertimento dello Stato repubblicano.

Essi sono riconosciuti sia all’uomo come singolo (diritto al nome, all’onore, alla libera manifestazione del pensiero), sia come membro di formazioni sociali (diritto di associazione e di riunione ecc.). Il diritto del cittadino all’integrità fisica e psichica, nel che si sostanzia il diritto alla salute, pone di per sé un limite ai doveri inderogabili di solidarietà sociale. Il concetto di salute in senso positivo, che impegna lo Stato verso il raggiungimento del benessere dei propri cittadini, attraverso logiche di prevenzione dei mali, piuttosto che di una cura di essi, non deve subordinare ad esso il diritto del cittadino, come tale e come membro di formazioni sociali e – aggiungo – politiche.

Come nota il Brocardi, se, sull’onda dell’assoggettamento dei cittadini al potere esecutivo, si ponesse mano a una legge costituzionale, i diritti fondamentali, in quanto qualificati come tali, non possono essere oggetto di revisione costituzionale, dato che che rappresentano una impalcatura essenziale di ogni forma di Stato repubblicana, sono indisponibiliintrasmissibili ed irrinunciabili da parte dei loro titolari e, non da ultimo, sono imprescrittibili. Infatti, la Costituzione, ben può essere adeguata ai tempi, seguendo la particolare procedura a tutti nota dell’art. 128, ma non può essere snaturata; a meno di non nominare un’assemblea costituente.