Archivi categoria: MORALITA’ E CORRUZIONE

6130.- La corruzione fa il cavallo di Troia ma i vermi vengono a galla

Siamo pronti a giurare che i potenti servizi israeliani sapessero dei preparativi di Hamas, il resto si saprà.

Attacco di Hamas, investitori ignoti sapevano e hanno speculato

Da WSI, di Giulia Schiro, 13 Dicembre 2023

L’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre ha colto impreparato l’esercito israeliano. Ma pare che qualche investitore non identificato fosse già a conoscenza, in anticipo, del piano terroristico e abbia fatto miliardi scommettendo contro le azioni israeliane scambiate localmente (a Tel Aviv) e a Wall Street cinque giorni prima dell’attacco.

Le vendite allo scoperto delle azioni israeliane hanno infatti registrato un picco nei giorni precedenti l’attacco di Hamas del ​​7 ottobre, confermando la scommessa su un imminente crollo e superando di gran lunga le vendite allo scoperto durante “numerosi altri periodi di crisi”, hanno scritto in un paper Robert J. Jackson Jr. della New York University School of Law e Joshua Mitts della Columbia Law School, ripreso poi dalla rivista SSRN. Anche se la fonte delle presunte informazioni che hanno portato alle vendite allo scoperto non è nota, è plausibile che abbia avuto origine negli ambienti di Hamas: “I trader sembrano aver anticipato gli eventi futuri giorni prima dell’attacco e ne hanno tratto profitto“, dice lo studio “Trading on terror?”.

Jackson è stato commissario della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti e Mitts è un esperto di vendite allo scoperto e del mercato israeliano, quindi conoscono bene le dinamiche dei due mercati, israeliano e statunitense. Nel dettaglio, l’ex commissario e il suo team hanno esaminato le transazioni nell’EIS (MSCI Israel Exchange-Traded Fund o, appunto, EIS), che è un ETF quotato alla Borsa di New York attraverso il quale gli investitori possono ottenere esposizione alle azioni israeliane senza possederle. L’EIS replica i principali indici della Borsa di Tel Aviv, comprese le grandi società israeliane come Nice, Teva, le banche, Elbit Systems e Israel Chemicals.

Il 2 ottobre qualcuno ha effettuato un’enorme quantità di transazioni short sull’EIS, prevedendo presumibilmente un crollo del mercato azionario israeliano e scommettendo dunque contro il Paese. In media, nel mese di settembre, ogni giorno sono state vendute allo scoperto 1.581 quote/azioni di questo fondo, pari al 17% del volume totale giornaliero di scambi dell’ETF. Il 2 ottobre, cinque giorni prima degli attentati, i due studiosi hanno rilevato che le vendite sono balzate a 227.820 unità, pari al 99% del volume dell’EIS in quel giorno. Il record di scambi short rimane anche se si estende il periodo di osservazione fino al 2009, come fatto da Jackson e Mitts. Anzi, facendo il confronto con la serie storica più lunga e datata, si nota ancor più chiaramente come i volumi delle transazioni short siano stati superiori ad esempio al periodo della recessione seguita alla crisi finanziaria del 2008, della guerra Israele-Gaza del 2014 e della pandemia di COVID-19.

Quello che poteva sembrare un generale attacco di sfiducia del mercato nei confronti dell’azionario israeliano è invece da ricondurre a sole due transazioni: la vendita di 50.733 azioni poco prima delle 15.00 e un’altra di 174.869 azioni 35 minuti dopo. Chiunque abbia effettuato queste operazioni potrebbe aver realizzato un profitto di 1 milione di dollari in una settimana e un altro milione di dollari nelle tre settimane successive, dal momento che il valore dell’EIS è crollato del 7,1% l’11 ottobre (il primo giorno di apertura del mercato americano dopo il massacro) perdendo poi, nei 20 giorni successivi a quel terribile fine settimana, il 17,5% del suo valore.

Ma l’Ishares MSCI Israel non è stato l’unico strumento a registrare un andamento anomalo: nelle settimane precedenti gli attentati, il numero di opzioni put (quelle che puntano a ribasso) con scadenza 13 ottobre con sottostanti azioni di aziende israeliane negoziate in America è aumentato di otto volte (tra cui troviamo Banca Leumi, +50% per lo short interest, Generation Cap, +58,8%, Sella Real Estate, +56,8%). Al contrario, il numero di opzioni a più lunga scadenza su tali azioni, il cui valore dipendeva da eventi successivi alla metà di ottobre, non ha fatto registrare variazioni di rilievo.

Un altro motivo di sospetto è il fatto che le transazioni short siano state effettuate durante la festa ebraica di Sukkot, quando in Israele non accadeva nulla di insolito e non ci si aspettava nulla di drammatico.

Contando poi che investire short significa trarre profitto da titoli che non si posseggono (si prendono in prestito, si vendono e si ricomprano sul mercato a prezzo più basso per restituirle al prestatore e intascare la differenza se la discesa si è effettivamente verificata), si capisce quanto l’operazione sia rischiosa. Se si scommette short ma poi il sottostante sale invece di scendere si possono perdere anche ingenti quantità di denaro, quindi il fatto che la gigantesca scommessa contro l’EIS sia stata fatta quando il mercato azionario israeliano aveva tendenza al rialzo avvalora ulteriormente l’ipotesi dei due studiosi.

Dunque Hamas e il suo leader Yahya Sinwar, che avevano pianificato l’attacco da mesi, sembrano aver pianificato non solo l’aspetto tattico ma anche quello logistico e finanziario. Solo le indagini delle forze dell’ordine, in Israele e negli Stati Uniti, potranno scoprire chi ha beneficiato delle transazioni a breve termine. Se le vendite allo scoperto fossero state effettuate da Hamas o per suo conto, allora si tratterebbe di violazioni della legge statunitense che vieta il finanziamento del terrorismo e gli Stati Uniti potrebbero congelare i guadagni illeciti.

6093.- Vogliono imporre l’educazione affettiva e sessuale in salsa Gender nelle scuole dei nostri figli.

Nel nome di Giulia e con una legge vogliono rafforzare la confusione nell’identità sessuale di bambini e adolescenti con corsi e attività ideologiche nelle scuole, con la “carriera alias” e i “bagni neutri”. Si autoincensano perché, per la prima volta, sono tutti d’accordo, ma sono senza vergogna. Politici come Zan, Boldrini, Schlein, Cirinnà e tutti i media di sinistra, con i loro servi nelle TV, stanno barbaramente strumentalizzando il tragico omicidio di Giulia Cecchettin per i loro piani politici. Si chiama sciacallaggio. Cosa dire del governo che tiene il bordone? Il Governo e il partito di maggioranza devono onorare i voti, rispettare gli elettori e non accompagnare questo bombardamento mediatico che aumenta l’emulazione. Il Governo possiede gli strumenti per difendere la libertà educativa della famiglia: li adoperi!

Rispettare le deviazioni non vuol dire insegnarle.

Provita&famiglia scrive:

Ogni giorno in centinaia di scuole italiane si svolgono lezioni, attività, corsi su “affettività e sessualità” profondamente intrisi di ideologia Gender.

L’ideologia Gender confonde i bambini sulla loro identità sessuale. Afferma che il sesso biologico maschile o femminile non determina l’essere uomini o donne, perché le persone, anche i bambini, possono scegliere la propria “identità di genere” sulla base dei propri “sentimenti”.

Uomo, donna, transgender, genderfluid, pangender, agender… le “identità di genere” sono infinite.

Gran parte di questi progetti nelle scuole sono spesso promossi o gestiti da attivisti dei collettivi omosessuali e transessuali (LGBT), gruppi politici che mirano a diffondere tra i più giovani la loro ideologia sulla famiglia, sulla sessualità, il matrimonio, i figli, l’utero in affitto.

Ora si aggiunge l’ennesima follia, la cosiddetta “carriera alias”: su pressione del movimento LGBT le scuole permettono ai ragazzi di scegliere il nome maschile o femminile con cui essere chiamati e nominati in tutti i documenti, a prescindere dal loro sesso biologico. 

Di conseguenza, le scuole aprono dei “bagni neutri” dove ragazzi e ragazze possono accedere a prescindere dal loro sesso biologico.

Il diritto dei genitori di educare i propri figli sulla base dei convincimenti familiari viene totalmente scavalcato.

Questo sopruso, questo enorme lavaggio del cervello di massa nelle scuole italiane – finanziato con i soldi pubblici di tutti i contribuenti – deve cessare!

Firma subito la petizione per chiedere al Parlamento di approvare una legge che vieti l’indottrinamento gender nelle scuole dei figli degli italiani rispettando il diritto di priorità educativa della famiglia!

6002.- Non sei servile, devi andartene! Video.

Orsini, lo sfogo: “La mia carriera distrutta, in Italia non ho futuro”

Il professore, ospite di E’ sempre Carta bianca: Nel mondo accademico italiano, sono sottoposto a una quantità impressionante di ingiustizie”

Alessandro Orsini
Alessandro Orsini

“La mia carriera accademica è stata letteralmente distrutta”. E’ lo sfogo del professor Alessandro Orsini dopo la partecipazione a E’ sempre Carta bianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer su Rete4. “Vorrei rispondere a coloro che dicono che avrei detto le cose che ho detto sull’Ucraina e la Palestina per avere un ritorno personale invocando il mio licenziamento”, esordisce Orsini che ieri ha analizzato il conflitto tra Israele e Hamas. Nell’ultimo anno e mezzo, l’accademico è stato al centro delle polemiche per le sue analisi relative al conflitto tra Ucraina e Russia.

“Nel mondo accademico italiano, sono sottoposto a una quantità impressionante di ingiustizie, di angherie e di vendette personali e istituzionali per le mie analisi sulla guerra a tutela dell’interesse nazionale del mio Paese, tutti i giorni della mia vita. Molte altre vendette e ritorsioni mi attendono nell’università italiana”, dice senza entrare nei dettagli. “Il sistema universitario italiano mi sta semplicemente fornendo una quantità impressionante di incentivi a trasferirmi in un altro Paese con minacce dirette e indirette alla carriera, alcune delle quali già eseguite. Per il resto, grazie a tutti coloro che mi vogliono bene e che mi sostengono e che si sono iscritti al mio canale youtube (85.000 iscritti: grazie di cuore)”, conclude.

La tensione in tv

Ieri, nel salotto di Bianca Berlinguer, Orsini è stato protagonista di uno scambio acceso con la conduttrice. “Non esiste nessuna possibilità al mondo che Israele possa estirpare il terrorismo da Gaza. Il terrorismo è anche in Libano, con 100mila militanti di Hezbollah. Nel 2006 Hezbollah aveva 15mila razzi, ora sembra ne abbia 150mila. Tecnicamente può colpire ogni punto del paese”, ha detto Orsini, analizzando la situazione in Medio Oriente prima di citare lo scontro tra il governo dello Sri Lanka e le Tigri Tamil.

“Vabbeh, professore, tutto questo per dire cosa?”, interviene Bianca Berlinguer chiedendo evidentemente una sintesi. “Ho stima e affetto per lei -dice Orsini-. Io faccio lo studioso di professione e se faccio affermazioni le devo motivare, è l’unico modo per innalzare la qualità del dibattito pubblico in un paese di sconsiderati e di ignoranti in materia di sicurezza internazionale. Purtroppo io vivo in un paese con queste caratteristiche, le chiedo scusa se cerco di alzare il livello del dibattito”. “Va bene, siamo tutti troppo bassi per seguire il suo livello…”, incalza Berlinguer. “Se lei mi dice che il caso dello Sri Lanka non è rilevante, come fa il pubblico a capire?”, ha replicato il professore.

Due verità del prof. Alessandro Orsini.

Tentare di occultare le crudeltà di una guerra è puerile.

Persistendo l’occupazione dei territori dei palestinesi,Israele non riuscirà ad eliminare il terrorismo. Ciononostante, ci auguriamo tutti che i popoli israeliano e palestinese convivano vicini, ciascuno nel rispetto dell’altro. Altrettanto, ci auguriamo che tutti i popoli del Mediterraneo possano convivere e prosperare.

5914.- Svanisce il sogno dei sinistri di partorire dal sedere.

Rivolta dei genitori in Belgio contro i corsi di educazione sessuale in chiave gender: incendiati 4 asili dopo le proteste.

Rassegne Italia, Settembre 19, 2023

Da La Stampa – BRUXELLES. Nella notte tra martedì e mercoledì quattro asili in Belgio sono stati presi di mira con attacchi incendiari per protesta contro il nuovo piano di “educazione alla vita relazionale, emotiva e sessuale”, chiamato Evras predisposto dalle autortà nazionali. Lo riportano i media locali. Gli attacchi hanno interessato gli asili nido nelle città di Marcinelle, Couillet e Charleroi-Nord.

La procura di Charleroi ha riferito che per il momento non è stato identificato alcun sospettato ma ha confermato che oltre agli attacchi incendiari sono state ritrovate scritte a bomboletta contro il progetto Evras. Il nuovo piano di educazione alla vita relazionale, emotiva e sessuale è diventato obbligatorio in tutte le scuole della Federazione Vallonia-Bruxelles già dal 2012 ma l’argomento è tornato caldo dopo che il Parlamento della Federazione Vallonia-Bruxelles ha confermato giovedì scorso l’accordo di cooperazione con le scuole relativo a tale piano.

L’accordo ha scatenato una serie di proteste contro la presunta “ipersessualizzazione” del piano che mirerebbe a «insegnare la sessualità ai bambini fin dalla tenera età», secondo alcuni comitati di famiglie.

«Sentiamo preoccupazioni relative a cose o contro materiali didattici che in realtà non rientrano nelle attività», ha spiegato parlando all’emittente televisiva RTL la ministra francofona all’educazione e alla Sanità, Bénédicte Linard. «Le attività di Evras esistono da molto tempo», ha sottolineato Linard ricordando che si tratta di corsi obbligatori da due ore all’anno.

5868.- Il tentativo fallito del Dipartimento di Giustizia di bloccare la deposizione di Trump

Voce del popolo americano, voce di Dio: La burocrazia federale corrotta è la minaccia esistenziale più grave che gli Stati Uniti devono affrontare. Per questo, la battaglia di Trump è la nostra battaglia. Cosa ne pensano gli americani:

Traduzione libera da The Epoch Times di poco tempo fa a proposito della deposizione di Donald Trump. Un esempio della palude in cui versa la leadership occidentale.

Brennan Clapper Rosenstein McCabe Orr Comey Strzok Page dovrebbero essere tutti in prigione per interferenza elettorale (i primi due mandati FISA prima delle elezioni del 2016) e per un tentativo di colpo di stato (i due mandati FISA – come ha detto Strzok “polizza assicurativa” dopo le elezioni del 2016 ).

La burocrazia federale corrotta è la minaccia esistenziale più grave che questo paese deve affrontare, non il PCC e non la Russia, e c’è solo una persona che sa come tagliare la testa a questa vipera malvagia e che lo farebbe – il presidente Trump – e la vipera è disposta a iniziare la terza guerra mondiale. o una guerra civile (nella quale stiamo già cercando di mandarlo in prigione) per fermarlo.
Regole della palude!

SÌ!!!! Ovviamente hanno paura di ciò che dirà Trump, non ci vuole uno scienziato missilistico per arrivare a questa conclusione. L’intero Dipartimento di Giustizia ha TDS ed è così evidente dalle cause legali che stanno intentando contro di lui. I democratici hanno paura di lui perché non segue la linea delle élite nella palude che sono davvero quelle al comando, a Washington. Come si dice sempre, “segui il denaro”. Se vuoi sapere chi viene comprato e venduto a Washington e chi possiede quale politico, segui i soldi. Potrebbero essere bravi a nascondere le proprie tracce, ma alla fine qualcuno commette un errore e lascia un’impronta.”

Non c’è [molto] bisogno di “seguire il denaro” per il modo in cui i democratici sono stati così [sconsideratamente arroganti]. Per non parlare del fatto che hanno raccontato così tante bugie grossolanamente stravaganti che non riescono nemmeno a stargli dietro,. Hanno messo se stessi e gli altri in tilt e non hanno idea di come affrontarlo!

DOJ Attempt to Block Trump Deposition Fails Again

L’agente dell’FBI Peter Strzok durante la testimonianza davanti al Congresso a Washington il 12 luglio 2018. (Samira Bouaou/The Epoch Times)

L’ultimo appello del Dipartimento di Giustizia (DOJ) per impedire la deposizione dell’ex presidente Donald Trump in una causa contro l’agenzia è stato respinto (pdf) quando la Corte d’Appello di Washington ha stabilito, come aveva fatto un tribunale di grado inferiore a luglio, che l’ex presidente poteva testimoniare .

L’ex agente dell’FBI Peter Strzok ha citato in giudizio l’agenzia, sostenendo il licenziamento illegittimo, e l’ex personale dell’FBI Lisa Page ha citato in giudizio l’agenzia, sostenendo la violazione della privacy. I due sono stati messi in luce nello scandalo “Russiagate”, in cui l’agenzia ha indagato sui legami tra l’ex presidente e la Russia nelle elezioni del 2016 e alla fine non ha potuto sporgere denuncia. Sono stati pubblicizzati i messaggi di testo tra il signor Strzok e la signora Page, rivelando i loro pregiudizi contro l’allora candidato alla presidenza.

Il signor Strzok aveva condotto le indagini sul presidente Trump, e il Dipartimento di Giustizia ha successivamente concluso che i pregiudizi rivelati “gettavano un’ombra” sull’indagine. La signora Page si era dimessa, ma nelle sue cause legali aveva affermato che l’invasione della privacy derivante dai messaggi di testo pubblicizzati l’aveva resa bersaglio di “frequenti attacchi da parte del Presidente degli Stati Uniti, così come dei suoi alleati e sostenitori”.

La corte d’appello distrettuale ha ritenuto che in questo caso fossero soddisfatte le “circostanze straordinarie” richieste per avere una testimonianza ufficiale di alto livello e che il Dipartimento di Giustizia non avesse adeguatamente dimostrato un argomento secondo cui la decisione del tribunale di grado inferiore di consentirla costituiva un “chiaro abuso di discrezione”. “, come hanno affermato.

DOJ: Non c’è bisogno della testimonianza del Presidente

Il Dipartimento di Giustizia ha sostenuto più volte che non è necessario che il presidente Trump testimoni.

All’inizio di quest’anno, il dipartimento ha sostenuto che la deposizione del direttore dell’FBI Christopher Wray sarebbe stata sufficiente a fornire qualsiasi prova che il presidente Trump sarebbe stato chiamato a fornire nella sua testimonianza. Nel frattempo il giudice distrettuale americano Amy Berman Jackson, nominato dall’ex presidente Barack Obama, aveva concesso una sospensione della deposizione del presidente Trump.

Poi, a giugno, a seguito di una richiesta della squadra di Strzok e dell’opposizione del Dipartimento di Giustizia, il giudice Jackson ha stabilito che il presidente Trump poteva essere deposto, data la “natura limitata” della deposizione e il fatto che l’ex presidente, che ora sta facendo campagna elettorale per la presidenza del 2024, sembrava avere tempo nel suo programma “per poter accogliere altre controversie civili da lui avviate”.

Il Dipartimento di Giustizia ha sostenuto che non c’erano prove che il licenziamento di Strzok avesse a che fare con il presidente Trump. L’FBI aveva dichiarato, quando il signor Strzok fu licenziato, che l’agente era “soggetto alla revisione standard dell’FBI e al processo disciplinare” prima della decisione.

“Solo le circostanze più straordinarie giustificherebbero il permesso a un querelante di deporre un ex funzionario di alto livello per le azioni intraprese nello svolgimento delle sue funzioni ufficiali. Questo caso è ben al di sotto di tale standard”, ha sostenuto il dipartimento in corte d’appello dopo che il giudice Jackson ha confermato la sua sentenza per consentire la deposizione del presidente Trump.

Hanno sostenuto che l’ex capo dello staff della Casa Bianca, John Kelly, e il signor Wray, hanno già testimoniato, rendendo la deposizione non necessaria.

“Strzok non ha quasi bisogno di confermare se il presidente ha espresso negli incontri nello Studio Ovale le stesse opinioni che ha espresso pubblicamente”, ha affermato il dipartimento.

Nella testimonianza di Kelly, rilasciata a luglio, aveva detto di non essere a conoscenza del fatto che il presidente Trump avesse ordinato un’indagine sul signor Strzok o sulla signora Page, ma che il presidente voleva vederli indagati.

Aitan Goelman, avvocato del signor Strzok, ha suggerito che i molteplici sforzi del Dipartimento di Giustizia per bloccare la deposizione siano significativi. “Il livello a cui il governo si è spinto per impedire questa deposizione è sorprendente e suggerisce che la sua vera preoccupazione è ciò che dirà il signor Trump”, ha detto in una dichiarazione alla CNN.
Caterina Yang

5855.- Verità e correttezza nella comunicazione fanno parte dell’abito mentale di un ufficiale e di ogni militare

Nell’era della dissacrazione dei valori cristiani che hanno ispirato le costituzioni, siamo costretti ad ascoltare le sparute minoranze, cooptate e comprate facilmente dai poteri nemici della civiltà, che non trovano di meglio che offendere chi a quei valori anela e ha dedicato con onore la propria vita. Le istituzioni stesse sono possedute da questa bestemmia se il capo dello Stato è intervenuto a un meeting sferzando senza nominarlo, perciò offendendo, un generale autore di un libro che non ha violato la Costituzione né il nuovo codice dell’Ordinamento della Difesa, che non tratta argomenti a carattere riservato di interesse militare o di servizio, né fa propaganda politica; lo scrivo con il dovuto rispetto a quel due volte Capo dello Stato che, proprio lui, non ha sciolto il C.S.M. autodichiaratosi politicizzato, quindi, che non ha garantito la separazione dei poteri alla base di ogni democrazia. Da chi ha avuto l’onore di essere stato un ufficiale del generale S.A. Mario Arpino sorge questo: “Grazie Comandante!”

Perché difendo la libertà di pensiero del generale Vannacci. L’opinione di Mario Arpino

Che cosa pensa Mario Arpino, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica e della Difesa, del libro “Il mondo al contrario” scritto dal generale Roberto Vannacci

Mario Arpino di Mario Arpino

26 Agosto 2023 

Venerdì 18 agosto, appena letti sulle rassegne i ritagli di stampa sul libro del generale Roberto Vannacci, ho avvertito odore di bruciato e sono andato a cercare il curriculum vitae del generale. Ineccepibile, anzi, straordinario: racconta la storia di un soldato generoso, valoroso e lineare nel comportamento. Due nomi, una garanzia: Folgore e 9° Col Moschin… Mi sono lasciato prendere da un impulso immediato, ho preso carta e penna (anzi, schermo e tastiera) e ho scritto quanto segue all’Istituto geografico di Firenze. Era il primo pomeriggio, e non circolava ancora la notizia del probabile avvicendamento al Comando.

“Caro generale Vannacci, anche se non ci siamo conosciuti nel corso degli anni di servizio, mi permetta di esprimerle tutta la mia ammirazione per la sua figura di uomo e di soldato. Al di là delle penose polemiche che hanno accompagnato l’uscita di ‘Il mondo al contrario’ (il coraggio di dire la verità – o di ammetterla – evidentemente non è molto diffuso). Le voglio assicurare che siamo ancora in tanti, direi un’ampia maggioranza, a credere in quei valori che oggi da poche chiassose minoranze vengono rifiutati e derisi. Condivido parola per parola, riga per riga, ciò che lei ha detto e scritto. Farò del mio meglio per darne la massima diffusione. È da questa parte, non da altre, che verranno la salvezza e l’affermazione della nostra cara Italia. Una stretta di mano stretta e forte, da soldato a soldato”.

In quel momento non avevo ancora letto il libro riga per riga, ma solo stralci e una copia elettronica. Solo il giorno dopo mi sono arrivate due copie cartacee, che, come promesso, farò circolare a iniziare da figli e nipoti.

Poi, mi è venuto un dubbio atroce: si è parlato di autorizzazione e di sanzioni. Io ho lasciato il servizio attivo 23 anni fa, non è che nel frattempo è cambiato qualcosa? Ho voluto verificare. Il nuovo codice dell’Ordinamento della Difesa in effetti è datato 2010 e comprende ben 2272 articoli. La “Libertà di manifestazione del pensiero” per i militari è contemplata dall’articolo 1472, in vigore dal 27 marzo 2012, che così recita:

“1. I militari possono liberamente pubblicare i loro scritti, tenere pubbliche conferenze e comunque manifestare pubblicamente il proprio pensiero, salvo che si tratti di argomenti a carattere riservato di interesse militare o di servizio, per i quali deve essere ottenuta l’autorizzazione.
2. Essi possono, inoltre, trattenere presso di sé, nei luoghi di servizio, qualsiasi libro, giornale o altra pubblicazione periodica.
3. Nei casi previsti dal presente articolo resta fermo il divieto di propaganda politica”.

Ebbene, nel libro del generale Vannacci non c’è traccia di argomenti riservati di interesse militare o di propaganda politica. Ma allora, dove sta il problema? Se si tratta di esigenze di “politicamente corretto” nell’esprimere le proprie idee, questo lasciamolo ad altri. A noi militari interessano solo verità e correttezza nella comunicazione. Qualità che in questo libro certo non mancano.

5842.- La televisione pubblica ARD dedica un servizio alle indagini sui maneggi della Von Der Leyen con i vaccini

Come con la Commissione europea, la morale ha lasciato il campo alla corruzione. Non sempre è necessario rubare per essere corrotti e amorali, è sufficiente non agire nella trasparenza.

Da Scenari economici, di Guido da Landriano, pubblicato il 20 Agosto 2023

La televisione pubblica tedesca dedica uno spazio corposo alle accuse di scarsa trasparenza delle procedure seguite dalla presidente della Commissione Europea, Ursula Von Del Leyen, nelal conclusione di quello che è il più grande contratto nella storia dell’Unione Europa concluso con un privato.

L’acquisto dei vaccini comportò la definizione di un accordo del valore complessivo di 35 miliardi di euro, il tutto per l’acquisto di 1,8 miliardi di dosi, sufficienti a vaccinare i cittadini europei ciascuno 4 volte, neonati inclusi, il tutto senza avere una chiara ideaa dell’efficacia reale e degli effetti collaterali dei vaccini stessi. Un affare enorme concluso a ccondizioni estremamente vantaggiose verso le case farmaceutiche per un prodotto sul quale, già allora, vi erano numerosi dubbi.

Ad aggravare ulterioremente la situazione ricordiamo che la presidente della commissione condusse  la trattativa tramite messaggi privati, utilizzando telefonate e messaggi privati per comunicare con la Pfizer e rifiutandosi di consegnare la relativa documentazione al Parlamento Europeo e all’Ombudsman europeo.

Una situazione di massima opacità che ha autorizzato l’avvio di numerose indagini che vengono presentate dalla radio-tv tedesca. Un’attività meritoria dei media d’oltralpe, che non vedremo però né sulla RAI, né tantomeno sulle TV private e, men che meno, sui giornali.

Eppure la ARD dedica a questo scandalo un servizio, che potete seguire in tedesco su Scenari economici.

***

Denuncia penale nei confronti della Presidente Ursula Von Der Leyen riguardo lo scandalo degli scambi di SMS con la casa farmaceutica Pfizer

18.4.2023

Interrogazione con richiesta di risposta scritta  E-001254/2023
alla Commissione

Articolo 138 del regolamento
Gianantonio Da Re (ID)

I tribunali belgi hanno depositato una denuncia penale nei confronti del Presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, riguardo lo scandalo degli scambi di SMS privati da lei intrattenuti con l’amministratore delegato della nota casa farmaceutica Pfizer, Albert Bourla.

L’accusa mossa al Presidente è quella di aver agito personalmente, attraverso una negoziazione privata, senza il mandato degli Stati membri dell’Unione europea.

Considerando poi che, dalle dichiarazioni rilasciate dalla Commissione, i messaggi sono stati cancellati perché ritenuti di natura “breve ed effimera” e non contenenti “informazioni importanti su politiche, attività o decisioni della Commissione”, la mancanza di cooperazione è evidente.

Ciò premesso, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:

  • 1.Come intende spiegare la considerevole mancanza di trasparenza riguardo la situazione delle trattative private?
  • 2.Come intende rispondere alla denuncia penale avviata in Belgio?

Presentazione: 18.4.2023

Se lo dicono loro…

5841.- La lotta politica attraverso i magistrati e i social, ovvero, la delegittimazione della magistratura e la fine della democrazia.

“Un’altra falsa incriminazione contro di me … un Paese in declino”.

Gli elettori democratici americani hanno innestato la marcia indietro della civiltà. Il loro programma è antidemocratico in radice perché fa uso dei magistrati locali per influenzare le decisioni su quali candidature ammettere e quali no alla presidenza, compreso il Capo dello Stato. Se pensiamo allo sbarramento che la Costituzione della Repubblica ha posto a difesa del Presidente, c’è di che riflettere.

Gli Stati uniti lasciano ai social, società private, il compito di fare da guardiani della piazza, con il potere di chiudere gli account dei candidati, eventualmente sgraditi. Nessun cittadino, nessun eletto può rivendicare il potere di sbattere la porta in faccia al proprio capo dello Stato. Questo potere non si esercita alla luce del sole, né in modo diretto, ma ha un impatto incompatibile con la democrazia e in tutto il mondo. Possiamo dire che la facoltà riconosciuta negli Stati Uniti ai Big Tech di consentire o negare l’accesso alle piattaforme che modellano la conversazione pubblica rappresenta un potere enorme nei confronti di ogni cittadino, americano e non, comunque, antidemocratico.

Assalto al Congresso

L’assalto al Congresso (keystone)

Ecco il tribunale della corte federale del District of Columbia incriminare il presidente Donald Trump, con 4 capi d’accusa, sostanzialmente per aver tentato, con argomentazioni false, di sovvertire la democrazia e di non cedere il potere. Si parla di cospirazione e Trump ha denunciato una “strumentalizzazione della giustizia”. Sul suo social network “Truth” (Verità) ha scritto: “Vogliono un’altra falsa incriminazione contro di me … un Paese in declino”..

Il Gran giurì lo accusa di aver provocato come conseguenza l’assalto del 6 gennaio 2021 al Congresso degli Stati Uniti. “Nonostante la sconfitta” l’ex presidente “era determinato a restare al potere”: “ha diffuso bugie”, si legge nelle accuse dove si fa riferimento a sei persone che hanno cospirato con Trump; si parla degli ex avvocati di Trump, Rudolph Giuliani e Sidney Powell, che, per ora, non vengono nominati.

Il procuratore speciale Jack Smith

Il procuratore speciale Jack Smith (keystone)

A seguire, il procuratore dello stato della Georgia accuserà  l’ex presidente di aver cercato di alterare il risultato delle elezioni presidenziali del 2020 nello stato del sud, ma ricordiamo bene che i dubbi di Trump, in particolare sui voti per corrispondenza, erano fondati.

5840.- Intervista esplosiva: RFK Jr. parla con Tucker Carlson di Ucraina, laboratori biologici e del vero assassino dietro la morte dello zio

La marcia indietro dell’Umanità prosegue!

Dalla Redazione el Blog di Sabino Paciolla|Agosto 18th, 2023

Robert F. Kennedy Jr, candidato democratcio alle presidenziali USA del 2024, ha anche svelato l’agghiacciante confessione di Mike Pompeo sulla CIA. Sunto dei principali punti toccati nell’intervista a cura di The Vigilant Fox. La traduzione è nostra. 

ATTENZIONE: precisiamo che Robert F. Kennedy Jr rimane un convinto sostenitore dell’aborto nella linea del partito democratico. Egli ha ribadito

“Sono un convinto sostenitore dei principi enunciati 50 anni fa nella sentenza Roe v. Wade”, ha dichiarato Kennedy in un comunicato di lunedì. “Per ragioni costituzionali e morali, credo che la decisione di continuare o meno una gravidanza debba spettare alla madre”.

“Roe v. Wade ha servito bene questo Paese per 50 anni”, ha aggiunto. “Sostengo i principi giudiziari che ne sono alla base. Se i tribunali non ribaltano la sentenza Dobbs v. Jackson e non ripristinano il diritto all’aborto, sosterrò la legislazione che lo prevede. La sovranità del corpo deve essere protetta”.

epa09705476 Robert F. Kennedy Jr departs the Lincoln Memorial after speaking at the 'Defeat the Mandates' rally in Washington, DC, USA, 23 January 2022. Several thousand protesters attended the event, despite the Covid-19 vaccines proving to be safe and effective.  EPA/WILL OLIVER
epa09705476 Robert F. Kennedy Jr departs the Lincoln Memorial after speaking at the ‘Defeat the Mandates’ rally in Washington, DC, USA, 23 January 2022. Several thousand protesters attended the event, despite the Covid-19 vaccines proving to be safe and effective. EPA/WILL OLIVER

Tucker Carlson ha recentemente presentato un nuovo episodio di Tucker on Twitter, in cui ha intervistato il candidato democratico alle presidenziali Robert F. Kennedy Jr. Il viaggio di Kennedy attraverso l’opinione pubblica lo ha visto marchiato con varie etichette, da “anti-vaxxer” e “antisemita” a “teorico della cospirazione” dai media mainstream. Nonostante queste calunnie, i sondaggi lo danno come uno dei candidati più favorevoli tra entrambi i partiti, democratico o repubblicano. 

In previsione delle speculazioni dei telespettatori, Carlson ha chiarito che lui e RFK Jr. non avrebbero parlato della “parola con la V” (vaccino). Ma ha chiarito che questi tre argomenti sarebbero stati discussi in dettaglio:
– Ucraina
– I laboratori biologici
– Chi ha ucciso JFK

Clip 1 – Colpo di Stato: RFK Jr. espone come gli Stati Uniti hanno rovesciato il governo ucraino nel 2014

Durante le rivolte ucraine del 2014, Kennedy ha affermato che gli Stati Uniti, attraverso l’USAID, hanno finanziato segretamente i disordini, portando al rovesciamento del governo neutrale e democraticamente eletto dell’Ucraina.
Un mese prima del rovesciamento, è stata resa pubblica una telefonata segreta tra Victoria Nuland e l’ambasciatore americano dell’Ucraina, “in cui lei [Nuland] sceglieva il nuovo gabinetto per l’Ucraina”. “Quindi stavano scegliendo il nuovo governo un mese prima che il vecchio governo venisse rovesciato”.

Clip 2 – RFK Jr. accusa il governo statunitense di distruggere gli sforzi di pace tra Russia e Ucraina

Zelensky, un attore e comico senza precedenti esperienze politiche, ha vinto le elezioni del 2019 con uno sbalorditivo 90% dei voti. Ha fatto una campagna elettorale all’insegna della pace, promettendo di firmare gli accordi di Minsk per portare la pace con la Russia. Tuttavia, una volta entrato in carica, ha cambiato inaspettatamente la sua posizione.
“L’ipotesi razionale è che il governo degli Stati Uniti gli abbia detto che lui [Zelenksy] non poteva farlo”, ha affermato Kennedy. “Così Victoria Nuland e Anthony Blinken… gli hanno detto: ‘Non puoi fare la pace con la Russia’”.

Clip 3 – RFK Jr. rivela ciò che i media non vi diranno mai sulla guerra in Ucraina

– Secondo Kennedy, il Presidente Zelensky aveva intenzione di firmare gli “Accordi di Minsk 2.0”, un accordo di pace con la Russia, nel marzo 2022.
– L’accordo lasciava intatta l’Ucraina, ma prevedeva la protezione dell’etnia russa in Ucraina.
– Putin ha iniziato a ritirare le sue truppe. Tuttavia, il primo ministro britannico Boris Johnson fu inviato in Ucraina per “silurare l’accordo”.
– Gli Stati Uniti hanno presentato l’Ucraina come una crisi umanitaria. Tuttavia, quando sono stati incalzati, i leader statunitensi hanno dichiarato che gli obiettivi erano il cambio di regime in Russia e la distruzione dell’esercito russo.

“Quindi, ancora una volta, questo non ha nulla a che fare con l’Ucraina”, ha sostenuto Kennedy. “Ciò significa che l’Ucraina è solo uno strumento di mediazione in una lotta tra due superpotenze, tra Russia e Stati Uniti. E finora abbiamo impegnato 113 miliardi di dollari in quel paese”.

Clip 4 – RFK Jr. rivela a Tucker Carlson chi pensa abbia davvero ucciso suo zio

Nonostante le leggi impongano la pubblicazione di tutti i documenti relativi entro il 2017, molti documenti rimangono classificati (secretati, ndr). Questa segretezza potrebbe implicare la protezione di interessi istituzionali piuttosto che di singoli individui. RFK Jr. sottolinea che la Commissione Warren, inizialmente incaricata di indagare sull’assassinio, fu fortemente influenzata da Alan Dulles, ex capo della CIA che era stato licenziato da JFK.
I risultati della commissione favorirono la teoria dell’uomo armato solitario. Tuttavia, una successiva indagine della Commissione per gli assassinii della Camera nel 1979 ha stabilito che dietro l’omicidio di JFK c’era una cospirazione.
RFK Jr. ritiene che un gruppo all’interno della CIA, principalmente quelli associati alla stazione di Miami (che era essenzialmente la stazione cubana), abbia avuto un ruolo significativo nell’assassinio di JFK.

Clip 5 – RFK Jr. svela l’agghiacciante confessione di Mike Pompeo sulla CIA

“Lui… mi ha guardato dritto negli occhi e ha detto: ‘L’intero livello superiore di quell’agenzia [la CIA] è composto da individui che non credono nelle istituzioni democratiche degli Stati Uniti’. Questa è una citazione”.

Clip 6 – Tucker Carlson ha chiesto a RFK Jr di parlare dei misteriosi laboratori biologici in Ucraina (via @Goddeketal su Twitter)

La risposta sconvolgente di RFK, se dimostrata vera, potrebbe scuotere le fondamenta stesse della fiducia e richiedere conseguenze senza precedenti sia per Anthony Fauci che per Ralph Baric.

‍RFK: “Anthony Fauci ha avuto tutta la responsabilità dello sviluppo di armi biologiche. […] Nel 2014, 300 scienziati scrissero al Presidente Obama e dissero: “Devi bloccare Anthony Fauci, perché sta per creare un microbo che causerà una pandemia globale”. Così Obama ha firmato una moratoria e ha sospeso i 18 peggiori esperimenti di Anthony Fauci, la maggior parte dei quali si svolgeva nella Carolina del Nord ad opera di uno scienziato chiamato Ralph Baric (@Baric_Lab).

Invece di obbedire a questa legge, Anthony Fauci ha spostato molte delle sue operazioni all’estero. E queste operazioni sono finite per lo più nel laboratorio di Wuhan (in Cina, ndr), che è un laboratorio militare […] e molte di esse sono finite in Ucraina”.
Dov’è la protesta dei media tradizionali? New York Times, Washington Post – nessuno?

Clip 7 – RFK Jr: il governo ha fondi per le guerre e i salvataggi bancari, ma non ha fondi per gli americani in difficoltà

– Lo stesso mese in cui il governo americano ha aumentato i contributi finanziari all’Ucraina (ora 113 miliardi di dollari in totale), ha tagliato i buoni pasto per 30 milioni di americani.
– La Fed ha stampato 300 miliardi di dollari per coprire i fallimenti delle banche.
– 15 milioni di americani sono stati rimossi dal welfare.
– 4 milioni sono stati tolti da Medicare.
– L’aumento dei prezzi dei generi alimentari e dell’inflazione ha paralizzato gli americani. Il salario medio è ora inferiore di 5.000 dollari al costo dei beni di prima necessità.
– Il debito accumulato con le carte di credito negli Stati Uniti ha superato i 1.100 miliardi di dollari.
– A causa delle difficoltà economiche, molti genitori valutano la gravità della malattia del proprio figlio prima di ricorrere alle cure mediche.

E con queste affermazioni contenute nella Clip 7, valide anche per molti italiani, pensiamo che la marcia indietro della civiltà, grazie all’indirizzo dato dal denaro, stia per raggiungere il fondo. Sì ai miliardi in inutili carri armati, perché non siamo nella steppa e difficoltà insuperabili per il welfare e per i rimborsi alle vittime delle calamità.

5839.- Fra l’amor di Patria di un soldato e le correnti politiche dei magistrati compaiono due pesi e tre misure.

Le parti politiche, in perfetta e sorprendente sintonia, hanno travisato una disamina lucida e schietta della nostra società italiana ed occidentale che nega la libertà di opinione a chiunque la pensi diversamente dalla minoranza al potere. Prima di dare un giudizio leggetelo.

Costituzione, Articolo 21 –

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”

Codice dell’Ordinamento Militare. D.LGS. n.66/2010. Articolo 1472 – Libertà di manifestazione del pensiero. Vigente dal 27.03.2012 

1. I militari possono liberamente pubblicare loro scritti, tenere pubbliche conferenze e comunque manifestare pubblicamente il proprio pensiero, salvo che si tratti di argomenti a carattere riservato di interesse militare o di servizio per i quali deve essere ottenuta l’autorizzazione.

2. Essi possono, inoltre, trattenere presso di sè, nei luoghi di servizio, qualsiasi libro, giornale o altra pubblicazione periodica. 3. Nei casi previsti dal presente articolo resta fermo il divieto di propaganda politica.

Cosa c’è scritto nel libro del generale Roberto Vannacci: le frasi

“Lobby gay internazionale”, “Cari omosessuali, normali non siete”, “I tratti somatici di Paola Egonu non rappresentano l’italianità”, “Nelle mie vene una goccia del sangue di Enea, Romolo, Giulio Cesare, Mazzini e Garibaldi”. Il libro è primo nella classifica dei bestseller di Amazon

Il generale Roberto Vannacci e la copertina del suo libro 'Il mondo al contrario'

Il generale Roberto Vannacci e la copertina del suo libro ‘Il mondo al contrario’

Aggiornato.

Il Fervet opus di Virgilio è sugli schermi e, come è ormai tradizione, tende a creare la sentenza diffamatoria a carico di un cittadino, oggi, di un generale e paracadutista, che ha sentito il bisogno di raccontare in un libro lo spirito e la tolleranza con cui ha servito il Paese, malgrado le contraddizioni. Il generale di Divisione Roberto Vannacci ha palesato sul suo libro recentemente pubblicato queste contraddizioni, senza acrimonie né odio, suscitando tuttavia le polemiche agostane di chi ben le rappresenta.

Le trincee degli ipocriti e i cori dei falsi chiamati a elucubrare sugli schermi convincono sempre più che il male d’Italia non sono la sinistra o la destra, ma i partiti mutati in leadership, dove la verità del “capo” è la sola verità., fino al punto che anche il dialogo normale viene interdetto; ma non sbaglio a dire che, in forma più ufficiale, anche le verità del Duce rappresentavano la “Verità”! Il grande Crosetto, grande in molti sensi, ha sentenziato su twitter, l’odierno tribunale del “prima le sentenze, poi, il processo”, che le opinioni di un generale di divisione, italiano autentico, sono legittime, ma deve tenersele per sé fino a quando riveste un pubblico incarico. Potrebbe sembrare una giusta regola e un logico giudizio, che, comunque, soggiacerebbe alla stessa legge perché Crosetto è ministro della difesa, se non che, sovviene, a contrario, che varrebbe anche e sopratutto per i magistrati, perché rivestono addirittura uno dei tre poteri su cui “reggeva” la democrazia, prima della scellerata decisione eversiva di non sciogliere il C.S.M. dichiaratosi politicizzato. Ecco che, ai magistrati, la regola del ministro della Difesa Guido Crosetto non sarebbe applicabile perchè, ma non è chiaro il perché, è consentito loro di esprimere la loro partecipazione alle opinioni politiche nelle e attraverso le “correnti”. ultimamente, neanche il Parlamento è autorizzato dal loro presidente, capo dello Stato, a nominare quelle commissioni d’inchiesta previste, invece, prudentemente, dalla Costituzione, articolo 82, con gli stessi limiti e poteri della magistratura. 

Ricordo una foto di un 2 giugno dove gli sguardi del capo dello Stato Sergio Mattarella, di sua grazia bellissima Laura Boldrini, fulminarono il capo del Governo Paolo Gentiloni che applaudiva al passaggio e agli onori resi dalla Folgore. Non sarà che, ai politici, i paracadutisti della Folgore stanno sulle palle. Hanno le palle?

PER APPROFONDIRE:

Da La Nazione.

Firenze, 18 agosto 2023 – Premessa. Sarà la pubblicità ottenuta dalla bufera mediatica, sarà la curiosità di leggere quelle che il ministro della Difesa Guido Crosetto ha definito “farneticazioni, sta di fatto che il libro autoprodotto ‘Il mondo al contrario’ del generale Roberto Vannacci, 55 anni, spezzino (leggi qui l’approfondimento su chi è), è primo nella classifica dei bestseller di Amazon

Dalle frasi scritte nel suo libro – 373 pagine, data di pubblicazione 10 agosto 2023 – il generale, ex capo della Folgore e oggi alla guida dell’Istituto Geografico Militare di Firenze – se la prende con tutti: immigratiomosessualifemministeambientalisti e con quella che chiama la “dittatura delle minoranze”. Nella sua difesa in seguito alla bufera che ne è scaturita – con l’Esercito che ne ha preso le distanze l’avvio dell’esame disciplinare – il generale afferma che si tratta solo di “strumentalizzazione: sono state estratte frasi dal contesto e su queste sono state costruite storie che dal libro non emergono. Sono amareggiato dalla decontestualizzazione e dal processo delle opinioni”. 

All’interno del libro il generale sottolinea di voler “provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica razionalità”. Nel libro vengono trattati diversi temi, dalle forme di protesta contro il cambiamento climatico alle occupazioni di alloggi disabitati da parte di persone senza fissa dimora, dai desideri di genitorialità degli omosessuali fino al cosiddetto “politicamente corretto”. 

“Cari omosessuali, non siete normali”

“Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”, forse è questa la frase più iconica di tutto il libro. Per il generale gli omosessuali e le coppie arcobaleno non sono normali. “La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale che ha vietato termini che fino a pochi anni fa erano nei nostri dizionari: pederasta, invertito, frocio, ricchione, buliccio, femminiello, bardassa, checca, omofilo, uranista, culattone che sono ormai termini da tribunale”. 

“Paola Egonu, i suoi tratti non rappresentano l’italianità”

“Che piaccia o no, non nasciamo uguali su questa terra e quindi chi arriva in Italia dovrebbe ringraziare immensamente per la compassione e la generosità”. Questo le parole del generale per spiegare che nonostante possano diventare cittadini italiani, i migranti sempre “diversi” restano. E sulla campionessa di pallavolo Paola Egonu, il generale Vannacci sottolinea che è “italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”.

“Perché se qualcuno mi aggredisce non posso ammazzarlo?”

Vannacci non usa mezzi termini sulla legittima difesa. Se un ladro entra in casa “perché non dovrei essere autorizzato a sparargli, a trafiggerlo con un qualsiasi oggetto mi passi tra le mani”, “se pianto la matita che ho nel taschino nella giugulare del ceffo che mi aggredisce, ammazzandolo, perché dovrei rischiare di essere condannato?”.

“Nelle mie vene una goccia del sangue di Giulio Cesare”

Che dire infine sulla sua discendenza. Il generale rivendica: “Ritengo che nelle mie vene scorra una goccia del sangue di Enea, Romolo, Giulio Cesare, Mazzini e Garibaldi”.

Firenze, 18 agosto 2023 – Una carriera esemplare finita nella bufera. Quello del generale di lungo corso Roberto Vannacci è un curriculum militare di tutto rispetto, che adesso rischia di essere spazzato via a causa della polemica nazionale che si è sollevata sui contenuti scioccanti pubblicati nel suo libro (autoprodotto) ‘Il mondo al contrario’.

Ex comandante della Task Force 45 durante la guerra in Afghanistan, ex comandante della Folgore, ex comandante del Col Moschin (reparto speciale che compie incursioni strategiche in zone ad alta pericolosità) ed ex comandante del contingente italiano in Iraq, Vannacci, si legge sui siti di informazione specializzati nel mondo militare, è considerato un valoroso “soldato al servizio dello Stato”. Ruoli e posizioni di rilievo che forse hanno gonfiato un po’ troppo il suo ego, visto che, senza arrossire, nel libro afferma di sentire scorrere nelle sue vene “una goccia del sangue di Enea, RomoloGiulio Cesare, ma anche di Mazzini e Garibaldi“.

Nel 2020 il generale è stato anche impiegato come addetto per la difesa presso la Federazione Russa, con deleghe in BielorussiaArmenia Turkmenistan. Incarico cessato nel 2022 in quanto dichiarato “persona non grata” dalle autorità russe a seguito dello scoppio della guerra.

Una brillante ascesa – costellata di onorificenze nazionali e internazionali – che a giugno 2023 lo ha portato alla guida dell’Istituto geografico militare, lo storico ente cartografico di Firenze (Igm).

Spezzino55 anni (pochi per la carica che ricopre), Vannacci – secondo la biografia sul sito dell’Igm – parla correntemente l’inglese, il francese, il rumeno, il portoghese, lo spagnolo e il russo, e vanta inoltre tre lauree (in scienze strategiche, scienze internazionali e scienze militari). Titoli che, tuttavia, in questi frangenti non bastano.

È raro che un generale dell’Esercito, in particolare uno con il passato di Vannacci, scriva un libro senza parlare di guerra, difesa o operazioni militari. Un caso più unico che raro, che già nei giorni scorsi era stato accolto con favore da molti suoi ’colleghi’ (su tutti l’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia, che considera i contenuti del libro impattanti “sul bagaglio valoriale”).

Trattamento diverso invece era stato riservato al generale quando nel 2020 cercò di portare a galla il problema dell’esposizione dei militari italiani all’uranio impoverito in Iraq. La sua denuncia, si legge negli atti della commissione d’inchiesta parlamentare, e i due esposti presentati alla procura militare e alla procura ordinaria di Roma, smentivano de facto i vertici del ministero della Difesa che, per anni, hanno sostenuto l’inesistenza di tale minaccia per la salute. Attriti che oggi potrebbero riemergere in occasione dell’esame disciplinare che la Difesa ha in programma di fare.

Magari così fosse! Ricordo bene: Prima della partenza per il Kosovo, come Capo Ufficio Operazioni, chiesi “E l’uranio dei proiettili?” “Mario, li abbiamo visti e toccati tante volte ad Aviano.” Poi, quindici giorni dolo l’arrivo… Ma questa è un’altra storia.

Firenze, 18 agosto 2023 – «Vergognose». “Inaccettabili”. Peggio, “indegne”. Da destra e da sinistra, tutte le forze politiche della città e della Regione, ieri, hanno espresso tutto il loro disappunto per quelle frasi riportate nel libro “Il mondo al contrario“ del generale di divisione Roberto Vannacci, direttore dell’Istituto Geografico Militare di Firenze contro gay, femministe, ambientalismo e migranti.

L’ufficiale della Folgore, arrivato a Firenze da poco più di un mese, da settembre avrebbe dovuto incontrare formalmente i rappresentanti delle istituzioni. Ma dopo quelle frasi, ora tutti si tirano indietro.

Sicuramente uno dei più tranchant è il sindaco Dario Nardella che, senza mezzi giri di parole, fa sapere che sarebbero venuti meno i presupposti per un dialogo. “Ho visto per la prima volta il generale alle celebrazioni per l’11 agosto, giorno della Liberazione di Firenze – racconta il primo cittadino – e in quell’occasione gli avevo rinnovato l’impegno a vedersi. Ma finché non ci sarà un chiarimento netto su questa vicenda quell’incontro non ci sarà. E non ci sarà nessun dialogo. Credo sia impossibile stabilire un rapporto di collaborazione con chi promuove certi disvalori e certe idee”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessora alle Pari opportunità Benedetta Albanese: “Il generale insulta le istituzioni che rappresenta attraverso parole che negano i diritti, parole cariche di omofobia, razzismo, xenofobia, intolleranza”.

Non possiamo condividere né l’allarmismo a fronte di semplici constatazioni raccontate da Roberto Vannacci (ma quanti sono i Vannacci). Esemplificando, non condividiamo il timore di disvalori a carico di delinquenti, che tali sono e restano, come gli occupanti abusivi, violatori di privati domicili, né di omosessuali che sono e restano cittadini di pieno diritto, a prescindere dalle loro liberissime scelte sessuali, purché non siano pubblicizzate a fini di omologazione. La normalità è quella che madre natura mostra e che Dio tradusse nell’ ”Andate e riproducetevi!” Così, almeno fino a quando – perdonate lo scivolone – non vedremo un bimbo nascere dal sedere di un uomo. Sarà un bimbo di sinistra?

E c’è perfino chi chiede, come il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, la destituzione del generale. “Il ministro della Difesa ha già condannato quanto accaduto ma spero che il governo intervenga subito con fermezza per rimuovere il Generale e prendere tutte le decisioni necessarie a tutela dell’onore e della storia di una istituzione che è sempre stata un vanto per Firenze e la Toscana”.

Per il governatore Eugenio Giani, “Firenze e la Toscana per il ruolo esercitato come centro di cultura, tolleranza e storia non possono accettare espressioni del genere assolutamente incompatibili con il ruolo di guida dell’Istituto geografico militare”.

Generale Roberto Vannacci, le Forze Armate non sono gradite alla politica di sinistra. Lo sa chi deve rappresentare l’istituzione e lo sappiamo bene noi.