Archivio mensile:febbraio 2021

3814.- Se il malore di Mattarella rende attuale l’elezione del Capo dello Stato

sergio mattarellaFoto di Fabio Frustaci / Ansa

Il malore di Mattarella si risolverà sicuramente, ma rende più attuale l’elezione del Capo dello Stato. Il malore accusato martedì scorso da Sergio Mattarella e l’assenza il 25 febbraio alla cerimonia in onore dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere e paracadutista Vittorio Iacovacci, morti in Congo, secondo fonti del Quirinale, sono stati attribuiti a “una indisposizione”, una labirintite, un disturbo vestibolare; ma c’è preoccupazione per le condizioni di salute del Capo dello Stato. Si tratta di un disturbo caratterizzato da un attacco di vertigini, causato dall’infiammazione del nervo vestibolare, appunto, il ramo dell’ottavo nervo cranico che aiuta a controllare l’equilibrio. Oltre alla perdita dell’equilibrio e alle vertigini la labirintite può causare malessere generale, forti mal di testa, nausee, attacchi di vomito e possibile perdita (anche permanente) dell’udito o presenza di acufene nelle orecchie. Il vestibolo, infatti, è una parte dell’orecchio che contiene gli organi che controllano l’equilibrio ed è collegato al cervello attraverso il nervo vestibolare. Per quanto concerne la causa, di solito il disturbo può essere provocato da un virus, da un’infezione batterica, da un trauma cranico, da condizioni estreme di stress (e ci starebbe), da un’allergia o come reazione ai farmaci. Escludiamo meningite e alcolismo. Nel caso di Sergio Mattarella, possiamo ipotizzare una serie di attacchi o una condizione persistente che dovrebbe diminuire entro tre, sei settimane. Riposo assoluto, dunque. L’ultima uscita pubblica del presidente risale allo scorso venerdì 19 febbraio, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Corte dei Conti. Il presidente del Senato Elisabetta Casellati, la seconda carica dello Stato, sostituisce Sergio Mattarella in caso di necessità. 

Dopo la crisi del Conte bis, abbiamo, dunque, un ulteriore motivo per guardare alla scadenza del mandato del presidente. Vediamo la situazione politica come è stata analizzata da Andrea Marini.

Draghi spariglia i partiti, M5S-Pd-Leu non hanno i numeri per eleggere da soli il Capo dello Stato

Il centrosinistra (centrato su M5S-Pd-Leu) si ferma a quota 459, sono 46 grandi elettori in meno rispetto ai 505 necessari

di Andrea Marini, Il Sole 24 Ore, 22 febbraio 2021

Con la crisi che ha portato alla formazione del governo Draghi, si fa sempre più incerta la corsa per scegliere il successore di Sergio Mattarella al Quirinale. La speranza della vecchia maggioranza di centrosinistra che sosteneva il Conte 2 (Pd-M5S-Leu) era quella di poter eleggere tramite un accordo al proprio interno il nuovo capo dello Stato (il mandato di Mattarella scade il 3 febbraio 2022). Ma prima la rottura con Italia Viva, poi l’espulsione dal M5S di 15 senatori e 21 deputati hanno reso i numeri del centrosinistra non più autosufficienti.

Le regole per l’elezione del capo dello Stato

I giochi inizieranno ufficialmente il 3 gennaio 2022 (un mese prima della scadenza del mandato di Mattarella), quando il presidente della Camera convocherà i 630 deputati – al momento 629 per il seggio lasciato vacante a Siena dal Pd con Pier Carlo Padoan diventato presidente di Unicredit – i 321 senatori e i 58 delegati regionali (a parte la Valle d’Aosta che ha un solo delegato, ogni consiglio regionale elegge tre delegati, due della propria maggioranza, uno dell’opposizione). Nelle prime tre sedute servono i due terzi dell’assemblea (673 voti) per eleggere il capo dello Stato, dal quarto scrutinio in poi si scende alla maggioranza assoluta (505).

Centrodestra in vantaggio tra i delegati regionali

Il calcolo della suddivisione tra le coalizioni dei delegati regionali è abbastanza facile, visto che da qui alla primavera del 2022 non ci saranno nuove elezioni regionali, a parte quella della Calabria (dove il centrodestra però è in netto vantaggio). Al centrosinistra dovrebbero andare 26 delegati regionali32 al centrodestra.

L’alleanza di centrosinistra perde pezzi

La maggioranza di centrosinistra che ha sostenuto il governo Conte (M5S, Pd e Leu, più altri alleati minori) ha prima perso il sostegno di una quarantina di parlamentari di Italia Viva. Poi, dopo il via libera al governo Draghi, ha visto l’espulsione di 36 parlamentari del M5S che non hanno votato la fiducia all’ex governatore della Bce. Al momento, la pattuglia di grandi elettori del centrosinistra si ferma a quota 459, vale a dire 46 in meno della quota minima (505) che servirebbe per eleggere il capo dello Stato dal quarto scrutinio.

Cresce il peso del centrodestra

Diventa quindi un obbligo, per il centrosinistra, allargare la propria base, facendo un nome in grado di uscire dal perimetro dell’alleanza M5S-Pd-Leu. Anche perché il centrodestra (Lega, FdI, Fi e alleati minori), non è poi così lontano: allo stato attuale ha 437 grandi elettori. E diventa decisiva quella pattuglia di 112 grandi elettori (da Italia Viva a +Europa, passando per la zona grigia del gruppo misto) che non possono essere immediatamente ricondotti né all’alleanza M5S-Pd-Leu né a quella Lega-FdI-Fi.

3813.-Caos europeo vaccini: Zeman (Cechia) contatta Putin chiedendo lo Sputnik V.

da Scenari economici.

Il presidente ceco Milos Zeman afferma di aver inviato una lettera al presidente russo Vladimir Putin, chiedendo l’invio  del vaccino Sputnik V. Zeman ha detto che Praga non insisterà sull’ottenimento dell’aapprovazione dell’agenzia dell’UE per il farmaco, EMA, prima di utilizzare il medicamento. Ormai nella UE ognuno se ne va per i fatti suoi ignorando le autorità europee che, fino ad ora, si sono rivelate più un ostacolo, che un aiuto, alle campagne vaccinali nazionali.

Parlando alla CNN Prima News sabato, Zeman ha rivelato che la lettera al leader russo è stata scritta in accordo con il premier del paese Andrej Babis. Il leader ceco ha detto che si aspetta che Putin approvi la richiesta e quindi invii il vaccino. Probabilmente avrà già avuto delle conferme informali a tal proposito.

Se le mie informazioni sono giuste, questa richiesta sarà accolta“, ha detto al canale.

Zeman ha osservato che il vaccino  dovrà essere certificato dal regolatore locale, l’Istituto statale per il controllo dei farmaci (SUKL), prima che il vaccino russo possa essere lanciato. Ha aggiunto che il suo sigillo di approvazione sarà “sufficiente” per lanciare la campagna di vaccinazione, per cui l’approvazione dell’EMA diventa automaticamente superflua.

La dichiarazione di Zeman sembra essere contraria a quella del suo alto funzionario sanitario, Jan Blatny, ministro della sanità da ottobre, rappresentante del partito populista di Babis  (ANO). All’inizio di questo mese, Blatny ha escluso la possibilità che la Repubblica Ceca importasse Sputnik V sul suo orologio a meno che non fosse prima approvato dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA). Evidentemente però la necessità ha fatto superare la ritrosia.

Venerdì il governo ceco ha prorogato lo stato di emergenza, che durerà fino al 28 marzo, per una recrudescenza dei contagi dovuta alle nuove varianti. Le limitazioni alla libertà sono piuttosto strette e comprendono i viaggi all’estero non essenziali, il tutto controllato da polizia e militari.

Anche in Cechia il problema sono gli ospedali, quindi, è la sanità, ndr.

“Dobbiamo farlo per evitare un collasso totale dei nostri ospedali”, ha detto Babis venerdì, avvertendo che se il blocco non viene applicato correttamente, “il mondo intero osserverà una nuova Bergamo nella Repubblica Ceca”.

Il paese, con una popolazione di 10,7 milioni, ha segnalato circa 1,2 milioni di casi confermati di Covid-19, inclusi 20.000 decessi a causa del virus. Secondo i dati della Johns Hopkins University, il suo tasso di mortalità per 100.000 persone è attualmente il peggiore al mondo.

Circa 644.300 cechi sono già stati vaccinati con dosi Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca, cioè il 6% della popolazione, ma per Zeman non è abbastanza.

Ricordate il caso del trasferimento da Londra dell’EMA? Tra Milano e Amsterdam, Milano offriva le migliori condizioni, ma, a Bruxelles, prevalsero le ragioni della geopolitica di spartizione delle Agenzie su quelle di merito, che significa sugli interessi dei cittadini europei. Alla fine, Amsterdam prevalse con il sorteggio, ndr.

Dopo quest’ultima decisione la domanda sorge spontanea: a cosa serve l’EMA? l’agenzia che (rubata a Milano grazie a Gozi…), molto vicina ai produttori olandesi e tedeschi, ma molto lontana dalle necessità pratiche dei cittadini.

3812.- Coronavirus Roma, Vaia (Spallanzani) shock: “Qualcuno lavora perché il virus non finisca mai”

Giuseppe Palma

Da quanto tempo vi dico che esiste il partito del terrore?In parecchi ci guadagnano, taluni in termini economici, altri in termini di visibilità. C’è chi ha interesse allo stato di emergenza permanente, c’è chi ha interesse a diffondere il terrore. Se i cialtroni di prima – invece di bonus, banchi a rotelle e vuota retorica sulla resilienza – avessero realizzato 10.000 posti in più in terapia intensiva e predisposto un serio piano vaccinale, oggi non staremmo qui a parlare ancora di lockdown e #coprifuoco.

Francesco Vaia

Una settimana fa, il Prof. Francesco Vaia, Direttore dello Spallanzani, è stato ospite di Mara Venier nella trasmissione “Domenica In” su Rai1. “Basta terrorizzare le persone – ha dichiarato Vaia – quello che dobbiamo fare è continuare a sensibilizzare i cittadini sulle misure igieniche da tenere, ma per il resto la situazione è abbastanza sotto controllo: allo Spallanzani non abbiamo avuto contagi interni, questo dimostra la professionalità degli operatori sanitari”. D’accordo con la Venier hanno concluso dicendo: “Abbiamo bisogno di ottimismo, sperando nell’arrivo di nuove dosi dei vaccini guardiamo al futuro”.

E, sui vaccini, ci illumina il prof. Paolo Antonio Manzelli, consulente ricerca e sviluppo presso incubatore fiorentino:

Paolo Antonio Manzelli. IL VACCINO E’ PREVENZIONE NON CURA DELLA SALUTE.

Il Vaccino Genetico non è una cura, ma una prevenzione. Gli anticorpi, sia le IgM ,IgG (ed altre Immuno globuline dette codi dalla loro forma globulare) ed inoltre le Citochine (lipoproteine molto solubili nel sangue), sono informazioni (anticorpi) della presenza dello SPIKE del virus Sars.Cov.2.

In particolare le Citochine creano allarme come infiammazione dei tessuti. Ma come per l’allarme per evitare i ladri, l’allarme non serve se in casa non c’è denaro e neppure è utile se la polizia non cattura i ladri . Pertanto il vaccino, come l’allarme, è solo una prevenzione che è utile per informare la presenza di una sezione del virus lo SPYKE, allo scopo di esserne informati per tempo. 

La cura, infatti, dipende dal nostro stato di salute, che non coincide con l’allarme citochinico e con la informazione IgM.IgG ecc.. La nostra salute, quindi, non dipende esclusivamente dal sistema di informazione immunitaria, ma dalla Coerenza del flusso BIOFOTONICO. Questo, è difficile che medici virologi , infettivologi ….. riescano e vogliano capirlo perché il loro modello considera solo il fatto che il DNA abbia soltanto la funzione di codificare proteine. Il fatto che il DNA produca biofotoni della luce e biofononi del suono per rendere Coerente la salute, non rientra nella loro riduzionista modalità di intendere la scienza della vita. Paolo Manzelli 331.3638024 Firenze.

Vaia (Spallanzani) shock:

di: Clemente Pistilli, 27 Febbraio, 2021

Secondo il direttore dell’istituto ospedaliero particolarmente vicino all’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, c’è chi si starebbe adoperando affinché la piaga del Covid non si rimargini. Ma si allarghi sempre più

… non assecondiamo chi auspica e lavora perché non abbia mai fine.

“Non inseguiamo le varianti, studiamole; non assecondiamo chi auspica e lavora perché non abbia mai fine”. Poche e pesanti parole quelle scritte in un post su Facebook da Francesco Vaia, direttore sanitario dell’istituto Spallanzani di Roma, tali da lasciar sospettare che il manager accusasse qualcuno, a livello nazionale e non solo, di operare affinché l’emergenza coronavirus prosegua anziché impegnarsi per far sì che si possa uscire il prima possibile dalla pandemia. Abbastanza per scatenare …

Bollettini Medici fra il 22 febbraio e il 26 febbraio 2021 diramati dalla Direzione Sanitaria dell’inmi spallanzani

Dai Bollettini Medici, i ricoverati in Terapia intensiva allo Spallanzani erano 25 il 13 febbraio, 27 il 14 e, così, via, con una situazione dove di allarmante non c’è proprio un bel nulla. Qui, riporto alcuni Bollettini di questa fine di febbraio. Consegue che l’allarmismo e il sacrificio di intere categorie: turismo, ristoratori, spettacolo, arte, palestre, per citare e, sopratutto, dei nostri giovani e della nostra socialità, sono strumentali a qualche fine che, con la salute pubblica, potrebbe avere poco a che vedere.

Bollettino Medico N. 389 del 22 febbraio 2021 diramato dalla Direzione Sanitaria dell’inmispallanzani

Bollettino Medico N. 391 del 24 febbraio 2021 diramato dalla Direzione Sanitaria dell’#inmispallanzani

Bollettino Medico N.392 del 25 febbraio 2021 diramato dalla Direzione Sanitaria dell’#inmispallanzani

Bollettino Medico N.393 del 26 febbraio 2021 diramato dalla Direzione Sanitaria dell’#inmispallanzani

3811.- AMERICA TRA INDUSTRIA DEL CANCRO E DEI VACCINI, CON GROSSI EVENTI PREVISTI ENTRO L’ANNO

di Valdo Vaccaro, 27 febbraio 2021

DONALD TRUMP È TUTTORA IL VERO E UNICO PRESIDENTE IN CARICA

Siamo giunti alla data di sabato 27 febbraio. La prima notizia dagli Stati Uniti proviene dal solito Mike Adams e per noi non è una sorpresa. Può destare clamore solo in chi è abituato alla cialtroneria, alla lacunosità e al provincialismo dei media europei ed italiani, specializzati come sono nel disinformare, nel travisare, nel fare da portavoce del regime a cui essi appartengono. Fatto sta, la notizia del giorno è che Donald Trump è tuttora l’unico presidente in carica degli USA. Qualcuno vuole confondere le acque attribuendo a Biden iniziative militari e diplomatiche in Siria e in Arabia Saudita, ma si tratta di fumo e di distrazioni, di trovate per dimostrare che tutto procede secondo le regole.

JOE BIDEN PRESIDENTE FANTASMA

Joe Biden è in realtà un presidente di comodo che brilla per le sue assenze, un presidente lacunoso e fantasma, oltre che inventato, un presidente delle gaffe e dei danni clamorosi ai pochi settori economici tuttora funzionanti. Tutti i presidenti americani di fresca nomina usano dare il proprio indirizzo davanti alle Camere, e si tratta di un rito ufficiale, pertanto dovuto. Biden non lo ha fatto. Come mai? Semplice, perché non è il vero presidente. Non lo è mai stato. Lo sa pure lui. Tre giorni fa era atteso ed annunciato per fare il Discorso sullo stato dell’Unione, ma ciò non è avvenuto. I media nazionali non hanno battuto ciglio. Zero commenti. Cosa stranissima. Del resto più niente sorprende in questo paese. Tutto fake, tutto falsato e inventato. False le elezioni del 3 novembre, falso l’Inauguration Day del 20 gennaio, falso il discorso ufficiale di accettazione-incarico da parte di Biden. L’America insomma ha un preteso presidente, un preteso capo del paese. Siamo di fronte a un grande stato senza guida e senza pilota.

DIVERSE PREVISIONI E IPOTESI NON CORRELATE DA PROVE E DISCORSO DI TRUMP ALLA NAZIONE PER DOMANI 28 FEBBRAIO

Qualcuno ipotizza che il 4 marzo sia la data fatidica di ritorno al potere di Trump. Qualcun altro sposta tale data al primo di aprile, ironizzando e scherzando sul pesce d’aprile. “Non credo personalmente alle varie previsioni non avendo in mano prove concrete”, dice Adams. Si sa invece che Trump è atteso a un importante discorso alla nazione per domenica 28 presso il Sea Park in Florida, un discorso nel quale riconfermerà i suoi poteri inalterati e la sua forte influenza su GOP-GrandOldParty o partito Repubblicano, un GOP che finalmente sta seguendo Trump unito e compatto senza più spaccature, ben sapendo che negli ultimi 4 anni, indebolito da tradimenti interni, ha perso ogni suo confronto elettorale.

IL COLLASSO DEL DOLLARO È LA SPADA DI DAMOCLE CHE PENDE SULLA TESTA DELL’AMERICA E DEL MONDO INTERO

I ritardi nel ricambio di guardia, nel re-installo della normalità e nel ritorno di Trump generano tuttora diverse ipotesi. Qualcuno arriva persino a pensare che diversi elementi militari favorevoli a Trump siano stati assassinati in segreto, bloccando e ritardando ogni piano di ripulizia e ripresa politica da parte del presidente. Altri pensano invece che gli Americani devono ancora soffrire e stringere i denti, resistendo all’azione disperata del Cartello dei Globalisti in rotta, manovrati dal CCP-ChineseCommunistParty che ha il pieno controllo del suo pupazzo Joe Biden. Tutte ipotesi possibili e plausibili. Ma una cosa è certa, ed è che gli elementi sani e gli esperti vicini a Trump si attendono il collasso del dollaro e del sistema monetario legato ad esso.

POPOLO AMERICANO SOTTOPOSTO A UNA DURA PROVA DI CARATTERE

Solo a quel punto il popolo americano si renderà veramente conto del proprio tracollo e di una devastazione mai vista prima d’ora. Solo allora la gente dirà a se stessa: “O mio Dio, non possiamo accettare di perdere il nostro paese e che finisca a catafascio dall’oggi al domani. Non possiamo permettere che la nostra America cada nelle mani di un gruppo di opportunisti e di criminali fascisti-comunisti.” Solo allora si daranno una scrollata e lotteranno per riprendersi le loro terre e le loro proprietà, le libertà per le quali hanno lottato i loro antenati.

STARE ALLA CASA BIANCA NEL MOMENTO CRUCIALE DELLA SDOLLARIZZAZIONE NON È DAVVERO IL MASSIMO

Siate pronti a grossi e sbalorditivi eventi, spettacolari e drammatici nel contempo. Nessuno di noi tuttavia è in grado di sapere esattamente quando la caduta del dollaro avrà luogo. In questo momento gli speculatori stanno comprando. Lo scetticismo pare scemato. Gli operatori di borsa stanno mantenendo il mercato artificiosamente alto. È probabile che per tutti questi motivi Trump abbia voluto deliberatamente e intelligentemente concedersi un break e una tregua, una uscita di scena temporanea cogliendo tutti di sorpresa, amici ed avversari. È una delle teorie più logiche ed accreditate che circolano. Come mai non ha fatto uso degli enormi strumenti difensivi nelle sue mani? La realtà è che nessuno al mondo vorrebbe trovarsi nell’Ufficio Ovale mentre l’intero paese affonda e mentre la sua moneta ha il valore della carta straccia. Trump è tutto fuorché un cretino o un autolesionista, potrebbe dunque aver optato di proposito per tali mosse strategiche.

PESANTI RESPONSABILITÀ DELLA SUPREME COURT AMERICANA

Se persino la Supreme Court non difende la razionalità, la logica, il ruolo della legge, allora c’è soltanto la legge di Dio e della Corte Superiore. Tutti siamo soggetti a questa Corte un giorno o l’altro, e si tratta di una Corte che non fa sconti e che non accetta compromessi. La Supreme Court ammette oggi che non esistono leggi funzionanti negli USA. Se la Supreme Court non difende la Costituzione, chi altri mai lo potrà fare? Non certo i DEMs che la hanno sistematicamente distrutta per generazioni, non certo i trans-nazionalisti che seguono Biden sotto la regia di Xi Jinping.

LA COSTITUZIONE È UNA CARTA SCOMODA PER CHI NON HA LA COSCIENZA A POSTO

Tutta questa gente non vuole la Costituzione. Tutti uniti a difendere non i diritti e non i principi americani sanciti dalla legge. Tutti uniti a lavorare per il Deep State. Tutti distruttori della Costituzione che avevano giurato di proteggere. Non sono Americani ma DeepStaters. Hanno commesso un atto di tradimento contro il loro stesso paese. Questo è stato un atto di guerra e di alto tradimento nei riguardi del proprio paese.

AMERICA NON TUTTA ROSE E FIORI, NON TUTTA LIBERTÀ E DEMOCRAZIA

È risaputo che l’America è nata tutt’altro che in modalità pacifiche e civili. I pionieri e i conquistadores europei occuparono prima le coste atlantiche occidentali per poi spostarsi con le loro carovane, i loro fucili e i loro fortini alla conquista armata e violenta dei territori centrali e del Far West, facendo piazza pulita delle tribù Pellerossa che ivi risiedevano in buona armonia da secoli. Le pallottole facevano più male e più vittime delle frecce.

TROPPE CROCI BIANCHE NEI VARI TEATRI DI GUERRA

America che nel prosieguo non è certamente esente da colpe gravi e da crimini nella sua storia turbolenta e guerrafondaia, basata sulla legge del più forte e del più ricco, sull’imperialismo e il colonialismo economico-politico verso gli stati deboli, su pretesti e falsi alibi giustificativi di guerre e di stragi come nel Vietnam e in Iraq, con vasti cimiteri sparsi dovunque, cimiteri di croci bianche a ricordo e testimonianza di tanti suoi giovani ventenni immolati per futili motivi e discutibili valori.

UN FATICOSO PERCORSO STORICO SULLA FALSARIGA DELLA COSTITUZIONE

Tuttavia l’America degli ultimi tre secoli, non senza conflitti intestini sanguinosi, non senza pesanti e annose discriminazioni razziali, non senza presidenti, senatori e leader religiosi come Martin Luther King brutalmente assassinati, non senza drammatici alti e bassi economici, non senza episodi di eroismo, turbolenze-coinvolgimenti in conflitti mondiali ha saputo ciononostante mettere assieme nel bene e nel male una civiltà avanzata e composta da un incredibile mix di culture, una società aperta, libera e anti-totalitaria a misura d’uomo, dandosi pure una importante Carta Costituzionale dei diritti e dei doveri e diventando una leader mondiale, una potenza economica-monetaria-militare e culturale a forte e prevalente influenza cristiana.

AMERICA LEGATA AL DANARO MA ANCHE ALLA BIBBIA

La Bibbia, agli occhi di chi ha la mente libera e autonoma, non è certamente un testo sacro. Vi sono descritti episodi estremamente violenti e sanguinosi. Un Dio che incita a conflitti, a giustizialismi, a distruzione di interi popoli non può chiamarsi Dio. C’è qualcosa che non quadra. Al massimo si potrà chiamare Dio degli Ebrei. Mosé non ne viene fuori affatto bene. Le sue Tavole della Legge e i suoi 10 Comandamenti predicano bene ma razzolano male in quanto trasudano sangue, odio, conflitti etnici a non finire, una indifferenza e un cinismo spaventoso e mai visto verso gli animali, degni delle tribù di provenienza dedite alla sopraffazione, allo sgozzamento e alla macellazione delle creature deboli e indifese.

LA CULTURA RELIGIOSA HA UN RUOLO NON MARGINALE NELLA VITA DEL PAESE

Nulla a che vedere con la magnanimità, la spiritualità e la saggezza della cultura orientale, induista, buddhista e taoista. Le due maggiori religioni mondiali rimangono l’Islam e il Cristianesimo di Roma, ma non si distinguono affatto per essere dei campioni di vera religiosità, brillando piuttosto per tendenza al dominio politico ed economico, a valori di tipo mondano e materiale, anche se, presi uno per uno individualmente, musulmani e cristiani possono essere persone generose, altruiste, caritatevoli e dotate dei migliori attributi possibili ed immaginabili. L’America ha creato poi una sua realtà peculiare, diventando terra di gruppuscoli, associazioni, sette e congregazioni religiose a larga prevalenza cristiana, per quanto totalmente avulse dalla Chiesa di Roma.

DIECI COMANDAMENTI E BUONSENSO COME RIMEDIO AL DECADIMENTO DELLE LEGGI FEDERALI

Quando le leggi di una intera nazione dalle origini cristiane decadono all’improvviso qual è la risposta? I principi originali cristiani ovviamente. Si comincia col ripristinare i 10 Comandamenti e il Buonsenso, il rispetto delle Leggi di Natura e di tutte le Creature. Si comincia non mandando all’aria ogni cosa buona e funzionante creata in precedenza. Non andando in giro a imbrogliare la gente, non andando in giro a circuire dei bambini, non andando in giro a predicare aborti, non andando in giro a indottrinare adolescenti e studentelli, non andando in giro a raccomandare interferenze sanitarie e vaccini. Tutti questi pastori, preti e predicatori dovranno affrontare il loro stesso Dio che non gli darà di certo un benvenuto. Esiste una Corte Superiore dove ognuno verrà un giorno giudicato, una Corte dove tutto conta davvero senza sconti e compromessi. “Cari ministri di Dio in terra, cosa avete mai fatto in nome mio? Avete approvato e accettato che nel corpo vengano iniettate ed inoculate delle sostanze infette-velenose-estranee prese persino da cellule vive e morte di neonati abortiti? Andatevene pure alla Corte Infernale di Belzebù”.

ASPETTI SCONVOLGENTI DI VACCINAZIONI E DI ASPORTAZIONI MAMMARIE

Queste pratiche orrende non si trovano negli scritti dei veri cristiani ma al massimo nei manifesti e nei piani di conquista del partito comunista cinese CCP. Come possono delle chiese pregare e insegnare il commercio e la distribuzione di parti umane abortite? Come possono sottacere che molte donne vaccinate stanno evidenziando sintomi di cancro al seno? Non appena vaccinate c’è una risposta infiammatoria sia sul braccio usato che nei linfonodi ingrossati, con estensione alle ghiandole mammarie, puntualmente rilevata negli esami mammografici delle donne sottoposte di recente a vaccinazione anti-Covid. Le segnalazioni arrivano da diverse fonti affidabili in America e altrove. A questo punto le vittime spaventate e nel panico più completo non trovano di meglio che finire nelle mani di ginecologi e senologi che le spingono a interventi di asportazione e di mastectomia. Persino a donne totalmente sane e prive di sintomi viene suggerito come MISURA PREVENTIVA di togliere le ghiandole mammarie e di menomare il loro seno, che è poi, sia ben chiaro, simbolo della loro bellezza e della loro femminilità.

INDUSTRIA DEL CANCRO AGGROVIGLIATA A QUELLA DEI VACCINI

Stanno succedendo cose da pazzi, cose incredibili e scioccanti nell’Industria del Cancro che è intimamente collegata all’Industria dei Vaccini ! E c’è pure in tutto questo una componente sessista. Non si sente mai, per nostra fortuna, di maschi che vanno a fare delle Testicolo-grafie o ai quali viene suggerito di togliersi le palle. L’Industria del Cancro fa parte dello stesso complesso industriale-sanitario che sta uccidendo migliaia di bambini nel mondo, che sta vivisezionando feti umani, che sta prelevando fegato e reni a scimmiette e animali da esperimento. Questa è l’industria di cui si parla. Non franano e non si ravvedono, non si fermano davanti a niente. Vogliono uccidere il maggior numero di persone possibili. Lo stiamo imparando sulla nostra pelle. Il ragionamento fila dritto. Se avete un tumore al cervello arriveranno a ghigliottinarvi la testa e magari a vantarsi di avervi guariti dal cancro.

IMBARAZZANTI ATTITUDINI E PRETESE DELLA PFIZER

La Pfizer ha una fedina penale ricca e variegata. In America la conoscono bene per incresciosi episodi e per sanzioni miliardarie a copertura di pratiche di malasanità e di corruzione, a copertura di danni micidiali causati da suoi famigerati farmaci. Ebbene la Pfizer ha richiesto delle basi militari in Colorado a copertura della sua produzione vaccinale. Ha fatto la stessa cosa con l’India a compenso della sua pronta fornitura di vaccini. Ha spinto le sue interferenze e pressioni a livelli imbarazzanti. Ha chiesto al governo argentino di garantire la sua completa immunità da eventuali danni causati ai vaccinati. L’Argentina ha ovviamente rifiutato.

MA LA PFIZER CHI CREDE DI ESSERE ?

C’è da chiedersi se la Pfizer sia una fabbricante di vaccini o non invece una organizzazione militare. Chiedere delle basi militari per le sue attività produttive all’Argentina? E poi anche al Brasile? Chiedere fondi di garanzia e depositi monetari anticipati su conti correnti esteri? Queste alcune delle richieste Pfizer al governo di Jair Bolsonaro. Hanno chiesto al Brasile di rinunciare alla sua sovranità e di aprire dei fondi esteri a favore della Pfizer. Hanno chiesto esenzione da penalizzazioni per ritardi eventuali. Hanno preteso esenzione da ogni responsabilità legale e civile per tutte le attività Pfizer in Brasile, contravvenendo alle leggi brasiliane e non rendendole applicabili alla Pfizer stessa, come contropartita di pronte e massicce forniture vaccinali. Una specie di ultimatum.

PIÙ CLAN MAFIOSI CHE AZIENDE TRASPARENTI

Questa non è un’industria ma una vera e propria mafia medica internazionale. Ma nessuno dovrebbe essere sorpreso. Questo è il tipo di corporazioni multinazionali che stanno ammazzando la gente coi loro prodotti mortali, con le loro inoculazioni depopolanti. Per loro è naturale fare assurde richieste e piazzare folli richieste di basi militari in Sud-America. Stiamo assistendo a fatti incresciosi ed incredibili dove i fabbricanti di vaccini stanno minacciando le nazioni e gli stati, stanno guadagnando poteri mai visti per un controllo del mondo intero, col supporto degli stessi stati e dei rispettivi media. Si stanno comportando come clan mafiosi nelle negoziazioni con paesi sovrani. Il Brasile poi non è uno staterello da due soldi ma una enorme realtà sociale ed economica.

IL BRASILE NON CADRÀ NELLA RETE DELL’ESTABLISHMENT SANITARIO

Pure il Brasile, nonostante il suo ottimo presidente, è stato infiltrato dal Medical Establishment, anche se il suo popolo non è facilmente assoggettabile, e supera in buonsenso e intelligenza i suoi governanti. “Non ci servono vaccini. Abbiamo sole in abbondanza da queste parti e ce la caveremo al meglio”. Pretendere distanziamenti sociali sarebbe pretesa schizofrenica. Il Brasile è un Paese Sociale. La gente ama toccarsi e abbracciarsi, ama vivere in gruppi vicini e coesi. Piuttosto che accettare dei diktat su questo ci sarebbe una rivolta generale. L’arroganza della Pfizer e di Big Pharma troverà pane per i suoi denti.

I BRASILIANI SONO TROPPO SMALIZIATI PER CEDERE AI DIKTAT DELLE PANDEMIE

Come dicevamo, la Pfizer ha un record di attività e comportamenti criminali (Criminal misconduct) in America. Come può essere che dei governi indipendenti e sovrani scendano a negoziazioni e a compromessi con aziende di questo genere, con aziende specializzate a fabbricare prodotti che ammazzano la gente? Queste non sono opinioni o accuse infondate ma cose vere e documentate. C’è da sperare che il Brasile resista e non cada in questi infidi tranelli.

ATTENDIAMOCI GROSSI E CLAMOROSI CAMBIAMENTI ENTRO L’ANNO IN CORSO

Conclusione finale di Mike Adams? OK People, come vi ho già detto nei giorni scorsi BE READY FOR ANYTHING, siate pronti e preparati a tutto: SOMETHING BIG IS GOING TO HAPPEN, JUST BE PREPARED FOR ANY SCENARIO, EVEN FOR A SECESSION, EVEN FOR A RETURN OF TRUMP AS PRESIDENT. BE READY FOR A INTERNATIONAL WARFARE, BE READY FOR A GLOBAL CURRENCY COLLAPSE, BE READY FOR MAIN DISCLOSURES AND REVELATIONS, BE READY FOR ALL THESE THINGS. Io non so quale di tali evenienze accadrà per prima. So comunque prove certe alla mano che non passerà questo anno 2021 senza che alcuni MAJOR MAJOR CHANGES AND HISTORIC SHOCKING EVENTS WILL HAPPEN. No question about it.

Valdo Vaccaro

3810.- Ma, allora, ditelo che non dobbiamo uscire da questa farsa!

Ci risiamo: ricoveri in crescita perché non si cura subito

di Andrea Zambrano, 27-02-2021, La Nuova Bussola Quotidiana

«I nostri colleghi di Brescia lo dicono da giorni: i ricoveri aumentano perché la gente non viene curata subito. Ho scritto a Sileri per cambiare i protocolli di cura. Da criminali puntare sull’attesa con Tachipirina». Il dottor Mangiagalli, della rete dei medici in prima linea, torna a chiedere la revisione dei protocolli terapeutici domiciliari: «Si sta ripetendo il film dello scorso anno. E in molti ormai non chiamano neanche più il medico perché sanno che non verranno visitati». 

È un film già visto. Aumentano i ricoveri negli ospedali e si rimette in moto la macchina dei lockdown, che per la verità non si è mai arrestata. Ma con i dati che arrivano dalla provincia di Brescia, dove stanno aumentando in maniera esponenziale i pazienti in corsia e in terapia intensiva sta tornando la paura di un’imminente chiusura generalizzata. Il problema è capire perché sono aumentati i casi di pazienti che necessitano di cure in ospedale.

Non perché il virus sta intensificando la sua virulenza, siamo solo di fronte al nuovo piccolo epidemico stagionale, nello stesso periodo dello scorso anno, ma per il semplice motivo che i pazienti oggi in corsia sono i malati che non sono stati trattati adeguatamente a casa ieri nei primissimi giorni.

Sotto accusa sono ancora loro: gli insufficienti protocolli di intervento, a base di solo paracetamolo nei primi giorni di vigile attesa, quelli che dovrebbero essere decisivi per aggredire il virus e che invece trascorrono esattamente come lo scorso anno. Con armi spuntate.

Lo spiega bene, quasi lanciando un grido accorato ai colleghi, il dottor Andrea Mangiagalli (in foto), che dal suo ambulatorio di Pioltello ha creato la chat dei medici in prima linea che in questi mesi è diventata un presidio indispensabile per affrontare il tema della cura del covid fuori dai canali insufficienti delle strutture. In questa intervista alla Bussola ribadisce: «I ricoveri sono figli di questo modus operandi. Bisogna intervenire subito e invertire la rotta prima che sia tardi».

Dottore, potremmo chiamarle le vittime della vigile attesa?
Sì. Il caso di Brescia è chiaro. I nostri colleghi ci stanno dicendo che ci sono già moltissimi casi di ricoveri, ma non si vuole capire che quando i medici sul territorio impattano con la patologia non vengono considerati. Tutti noi sappiamo da giorni che era in corso un aumento dei casi, ma il problema è che ora che lo segnaliamo, facciamo il tampone e dalla Regione le decisioni arrivano al Governo, se tutto va bene passano dieci giorni.

E in questi giorni il paziente peggiora…
Perché non viene curato adeguatamente. Ognuno di noi ha mediamente dieci malati in più. Io a Pioltello ho avuto cinque nuovi pazienti sintomatici di colpo. Moltiplicate per 7000, che è il numero dei medici di base in Lombardia e fate le vostre proporzioni.

Tra questi non tutti sono gravi, però…
Ma certo, però il problema è sempre quello: se non intervieni con una cura immediata per aggredire il virus, in 10 giorni è chiaro che l’epidemia poi ti scappa dalle mani. Se non dai linee guida efficaci, in mezzo ai pazienti giovani, aumentano anche quelli problematici. È come se non ti accorgessi che il polpastrello si sta scottando.

Che cosa chiedete?
L’ho scritto anche stamattina al viceministro Paolo Sileri, col quale sono entrato in contatto: attivare un protocollo di cura immediato ed efficace, con la vigile attesa a base di paracetamolo facciamo solo danni.

Che cosa le ha risposto?
Quando mi risponderà, e se mi risponderà le farò sapere. Un’altra cosa da fare è quella di iniziare una profilassi immediata almeno per l’aspetto trombotico della malattia. Possiamo metterci d’accordo sui farmaci di primo intervento, possiamo anche fare finta che l’idrossiclorochina non esista, ma una risposta in questo senso va data.

Eppure, il dottoro Giorgio Palù dell’Aifa ci ha risposto che per il Ministero della salute «ci sono altre priorità».
Ho visto. È gravissimo, se fosse vero che ci sono altre priorità, ad esempio il vaccino, dovremmo metterci a vaccinare anche di notte, senza turni, senza soste, mettere in campo una strategia vaccinale massiccia. Ma ripeto, il problema non sono le altre priorità.

Qual è, allora?
Che la vaccinazione non decolla, i numeri aumentano e non si vuole mettere al centro l’aspetto della cura precoce. È la tempesta perfetta.

A questo aggiungiamo le varianti.
Le varianti impattano sui vaccini, ma non sulla terapia. Sono i vaccini che rischiano di resistere alle varianti, le cure no, sono in grado di coprire anche le varianti.

Sta dicendo che si sta puntando troppo sui vaccini?
Troppo e male. È come puntare al casinò il 100% sul 2. Se non esce il 2 hai perso tutto e non hai un piano bis.

Che cosa bisognava fare?
Da medico che da un anno cura sul territorio dico che bisognava mantenere il controllo dell’epidemia e contemporaneamente andare avanti col vaccino. Così al tavolo manca una gamba e non sta in piedi.

Tavolo?
Per combattere il covid ci sono quattro pilastri: prevenzione (il distanziamento), le cure, i ricoveri ospedalieri e il vaccino. Se non si investe sulle cure viene meno una gamba e il tavolo non sta in piedi.

C’è gente a casa che in questo momento è mal curata?
Sì, arriviamo ad intercettare pazienti che ci contattano dopo giorni di attesa dannosa. Stiamo vedendo una storia che si ripete. Ci sono quelli che sottovalutano, ma anche tanti che non trovano risposte e alla fine per esasperazione vanno in ospedale.

Voi medici nel frattempo continuate a curare come sempre?
Sì, ma è chiaro che se la gente non viene curata poi diventano troppi anche per noi.

C’è un problema di cure, ma anche di visite a domicilio?
Assolutamente sì.

Eppure, ormai tutti fanno il tampone e hanno a casa il saturimetro.
Ci si sta affidando troppo a tampone e saturimetro, che sono però strumenti diagnostici, non sono diagnosi. La diagnosi la fa il medico e deve visitare per escludere patologie respiratorie. Non basta il telefono. Stiamo andando incontro a un grosso problema di salute pubblica: la gente a casa ormai è ignara di tutto, non chiama nemmeno più il medico perché sa che non ti visiterebbe comunque.

E torniamo sempre lì: alla Tachipirina…
Dire a uno di aspettare e prendere solo il paracetamolo è criminale.

3809.- Il Congo è un paese strategico. Chi ha ucciso l’ambasciatore Attanasio in Congo, che combina l’Onu e che combina la Cina?

Molte strade che percorrono l’area dell’agguato non erano più rosse e la strada che percorreva l’ambasciatore Attanasio era considerata sicura, ma il Congo è un paese strategico dove gli interessi delle potenze si incrociano. Ciononostante, un solo carabiniere di scorta è stata un’imprudenza e Attanasio si era visto respingere una richiesta di un’auto blindata e di aumentare a 4 uomini la sua scorta (non facciamo paragoni). Anche qui si apprezza l’insipienza del ministro degli affari esteri. Il Congo non è soltanto diamanti e oro, il coltan e il cobalto del Congo sono indispensabili per i circuiti digitali, sono l’oro del futuro. Le miniere di cobalto nella Repubblica Democratica del Congo producono più del 50% del cobalto di tutto il mondo e, secondo un recente rapporto, circa il 20% viene estratto a mano con un processo chiamato “estrazione artigianale e su piccola scala”. La restante parte viene prodotta in miniere industriali su larga scala solitamente di proprietà di aziende straniere.

Il Congo appartiene tradizionalmente all’area occidentale, ma il 40 – 50 per cento della produzione di cobalto della Repubblica Democratica del Congo è di proprietà di società cinesi. Al centro del business è una società cinese, la Congo Dongfang Mining International. Dal 2008, la Cina si è insediata stabilmente nelle attività minerarie. Non vogliamo dire che gli assassini siano al servizio della Cina, ma nemmeno che in Congo, come in altri paesi africani, sfortunatamente ricchi, vi siano attività diplomatiche al sicuro da questa competizione.

articolo di Start Magazine, di Giuseppe Gagliano

L’articolo di Giuseppe Gagliano sull’uccisione dell’ambasciatore Attanasio in Congo

Sull’uccisione dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio allo stato attuale ci sono alcune ipotesi verosimili e alcune certezze. Incominciamo dalle ipotesi molto probabili allo stato delle indagini.

Il ministero dell’Interno del Congo ha accusato un gruppo ribelle hutu noto come Forze Democratiche per la Liberazione del Ruanda (FDLR) di aver condotto l’attacco. Secondo i testimoni, gli aggressori hanno parlato in Kinyarwanda, la lingua parlata in Ruanda.

Tuttavia, come ha affermato Pierre Boisselet, coordinatore del barometro della sicurezza del Kivu, le FDLR non sono le uniche a parlare kinyarwanda, lo parlano altri gruppi presenti nella regione, come la Nyatura o l’ex M23.

Sebbene l’identità del gruppo dietro l’attacco rimanga sconosciuta, l’ultimo incidente esemplifica le sfide che le forze di sicurezza locali devono affrontare. Nel corso del 2020, tra ottobre e settembre, si sono verificati due casi in cui manifestanti a Kibumba e Rugari, entrambe in prossimità del luogo dell’attacco, hanno montato barricate sulla linea viaria RN2 per protestare.

Date le dimensioni del gruppo e il modo in cui il gruppo ha effettuato l’attacco, è probabile che il rapimento fosse il loro reale motivo piuttosto che un attacco deliberato contro l’ambasciatore italiano: livelli crescenti di rapimenti e rapine a mano armata a Goma occidentale e nord-occidentale erano e rimangono una preoccupazione crescente.

Diversi incidenti relativi a imboscate, rapimenti, rapine a mano armata e stupri sono stati registrati nelle immediate vicinanze del luogo dell’attacco e il WFP e i veicoli di altre organizzazioni umanitarie sono stati oggetto di imboscate da parte di gruppi armati e criminali nella RDC orientale.

La Repubblica Democratica del Congo (Rdc) è stata alle prese con numerosi conflitti negli ultimi decenni, spesso legati a tentativi di controllo delle risorse minerarie. Ci sono ancora decine di milizie e gruppi criminali che operano nella Rdc orientale. L’ambasciatore Luca Attanasio è il primo ambasciatore ad essere ucciso nel Paese da quando l’ambasciatore francese Philippe Bernard è stato ucciso durante i disordini nella capitale, Kinshasa, nel 1997.

L’attacco è avvenuto su una strada che era stata precedentemente autorizzata per viaggiare senza scorta di sicurezza. “Non c’era alcun segno che stesse per verificarsi un attacco in quest’area. Il numero di incidenti dichiarati dalle popolazioni era in calo nelle ultime settimane e stavamo riducendo il numero delle strade rosse, quelle che devono essere utilizzate solo sotto la scorta della Monusco ”, ha dichiarato Jean Metenier, capo dell’ufficio Unicef ​​di Goma.

Tuttavia c’è uno schema storico di imboscate che si verificano a nord di Goma.

Nell’ultimo anno, ci sono stati altri due incidenti in prossimità di questo attacco.

L’incidente più recente è avvenuto il 10 gennaio 2021 a Kabuhendo, dove uomini armati hanno teso un’imboscata alle guardie ONVI. Sebbene questo incidente sia avvenuto a nord del Kiwanja, ha comunque mostrato che la minaccia persisteva in quest’area. Osservando gli episodi di rapimento nell’area di Goma e nel luogo della missione, non possiamo non sottolineare come la minaccia di rapimento è ancora significativa. Piuttosto che vederlo attraverso la lente delle circostanze straordinarie della prima morte dell’ambasciatore nella RDC dal 1997, l’attacco può invece essere visto come un evento tipico in questa regione anche se ha avuto conseguenze tragiche.

Passiamo adesso ad alcune certezze cioè ad alcuni dati di fatto oggettivi.

Il primo dato di fatto è relativo al ruolo dell’Onu. E’soltanto a partire dal 2010 che nasce la Monusco (Missione delle Nazioni Unite per la Stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo) così come è solo nel 2013 che viene posta in essere la prima Forza di combattimento delle Nazioni Unite, e cioè l’Intervention Brigade, formata solo da truppe africane, con il compito di neutralizzare e disarmare i movimenti ribelli nelle regioni orientali.

Allo stato attuale i caschi blu hanno proprio in Kivu e in Ituri le loro roccaforti. Queste rappresentano ancora zone ad alta insicurezza nonostante l’Onu abbia il grosso delle proprie forze. Cosa significa concretamente ciò? Che l’obiettivo di conseguire la stabilizzazione da parte dell’Onu si è rivelato fino a questo momento fallimentare.

Geopolitica e batterie: perché la Cina torna a fare incetta di cobalto

di Francesco Barontini, Inside ev

Denunciati i giganti della tecnologia per sfruttamento minorile nelle miniere di cobalto in Congo. Apple, Dell, Microsoft e Tesla sono alcune aziende citate in causa per la morte di bambini nelle miniere di cobalto della Repubblica Democratica del Congo.

Pechino ha messo le mani su 2.000 tonnellate del metallo chiave per le auto elettriche: ecco cosa sta succedendo sul mercato 

Negli ultimi anni i principali produttori di batterie, in collaborazione con le Case automobilistiche, hanno lavorato alla realizzazione di prodotti con sempre maggiore densità energetica, in grado di portare ad auto elettriche con percorrenze sempre più elevate.

Ma a livello di tecnologia, per quanto siano numerose le soluzioni attualmente in fase di studio (stato solido incluso), tutto ruota ancora intorno alle celle agli ioni di litio e ai metalli rari e costosi che le compongono. Tra questi il cobalto, tanto difficile da reperire quanto costoso, presente sia nelle batterie NCM (Nichel-Cobalto-Manganese) sia in quelle NCA (Nichel-Cobalto-Alluminio) e su cui si è già aperta una nuova partita geopolitica.

Le scorte cinesi

Tanti sono gli esperimenti per realizzare batterie che proprio del cobalto facciano a meno. Si vedano l’esempio di Tesla-Panasonic, ma anche quelli di CATL e SVolt.

La Cina, però, non vuole comunque mollare la presa su questo elemento così importante. Il principale Paese produttore di batterie al mondo, infatti, prevede di acquistare 2.000 tonnellate di questo metallo raro e di tenerlo da parte come riserva strategica. L’idea è che il cobalto, almeno nel breve termine, continuerà ad avere un  ruolo chiave.Batterie: l'Europa punta all'eccellenza

Mercato fluttuante

In un periodo di forte incertezza generato dalla pandemia e dai relativi effetti sul mercato automobilistico mondiale, il prezzo del cobalto è stato caratterizzato da continue fluttuazioni.

Nuovi equilibri

Ora dovrebbe però aver raggiunto un equilibrio proprio a causa della diminuzione della domanda e del fatto che gli ordini 2020 sono stati ormai quasi del tutto evasi. L’acquisto da parte della Cina, inoltre, sembra voler in un certo senso stabilizzare ulteriormente il mercato, per quanto gli effetti siano ancora da analizzare nel dettaglio.

Dopo una crescita costante fino alla fine del 2019, il cobalto quest’anno costa meno. Tra le cause, la già citata diminuzione della richiesta per effetto del rallentamento economico conseguente al Covid.

Da luglio ad oggi, però, anche l’offerta è inevitabilmente diminuita. In Africa si sono avuti problemi ad estrarre e spedire il prezioso metallo. Soprattutto in Congo, dove le aziende hanno faticato a rifornire la Cina. Di conseguenza, i prezzi nell’ultimo mese sono aumentati di nuovo di circa un 10%

Questo tunnel in disuso in una miniera di cobalto è stato abbandonato dopo che un temporale particolarmente violento l’ha reso troppo pericoloso. Il tunnel è profondo circa venti metri. I bambini vengono pagati 2 dollari al giorno per estrarre rocce di cobalto da tunnel sotterranei con degli strumenti insufficienti © FairPhone/Flickr

Coronavirus e non solo

Secondo Fitch Solutions, il 2020 si chiuderà con una riduzione del 25% della produzione di cobalto nella Repubblica Democratica del Congo. Questo perché si lavora con meno personale e a ritmo ridotto per contrastare la diffusione del Covid-19.

Glencore – il colosso svizzero leader nell’attività mineraria – ha addirittura deciso di interrompere le estrazioni a Mutanda, miniera congolese da cui proviene circa un quinto del cobalto presente sul mercato mondiale.

Questo, oltre che per la pandemia, anche per via di una forte diminuzione dei margini (aumento della tassazione e diminuzione del prezzo da 100 a 30 dollari) e per un precedente eccesso di produzione che ha causato una notevole riduzione nel valore di questo materiale.

3808.- ARCURI BASTA!!!!!!

ANCHE GLI AGHI SBAGLIATI! ARCURI BASTA!!!

Tra scandali e impunità che li accompagna, siamo sempre in attesa che si faccia Giustizia, ma una Giustizia politicizzata, non è Autonoma, non è Indipendente, non è Giustizia. La legge 195/1958, disattesa dal Presidente del C.S.M. e della Repubblica, all’art.31, dice che, se il C.S.M.non può funzionare, deve essere sciolto. Sopratutto, la dipendenza della politica dalla Giustizia e viceversa hanno fatto venir meno la divisione fra i poteri Legislativo, Esecutivo e funzione Giurisdizionale, cardine della Repubblica. A casa mia, si chiama EVERSIONE, naturalmente ROSSA!

C’È MAGISTRATO E MAGISTRATO, TRIBUNALE E TRIBUNALE.

Dopo il contratto dei banchetti a rotelle con l’azienda fantasma, un fatto gravissimo!! Durante la pandemia, con sovrano disprezzo per i morti, personaggi vicini al Commissario Arcuri facevano affari milionari. Probabilmente, conosciamo solo le punte degli iceberg. Fratelli d’Italia ha prontamente depositato un’interrogazione e richiesto una commissione d’inchiesta: il governo rimuova immediatamente Arcuri!! Ora la Giustizia si muove.

Il presidente Draghi sembra vicino alla sostituzione di questo boiardo di Stato, ché, in dieci anni di intermediazioni a Invitalia, non ha salvato una sola società.

3807.- Borghi: magia dei numeri sul covid-19, che non esistono. Speriamo il PdC ne tenga conto

Fra dati scientifici e opinioni personali

da Scenari economici

Borghi entra sul tema dei dati sul covid-19, come, ad esempio, sull’efficacia delle mascherine, che, secondo le ricerche scientifiche, sono praticamente inutili. Questo è dovuto al fatto che il loro utilizzo non è perfetto, ma sicuramente non c’è una grande efficacia.

Anche i dati sul covid-19 sulle sue modalità di diffusione, devono essere studiati, così come l’effetto sull’economia delle chiusure.

Una situazione complessa, con dati che devono essere studiati in profondità. Non è impossibile che Draghi si penderà un po’ di tempo per studiarli, prima di definire una strategia. Nel frattempo andrà avanti con el vecchie.

I dati scientifici che costituiscono “la medicina basata sull’evidenza” si fondano su ricerche cliniche pubblicate su riviste scientifiche internazionali.

Nelle discussioni sui temi della pandemia, sviluppate da esperti veri e, molto più spesso, da cosiddetti esperti in cerca di notorietà, ma, ogni giorno, da conduttori e conduttrici delle televisioni, persone senza alcuna preparazione e competenza specifica, abbiamo assistito a un equivoco di fondo: la confusione tra opinioni e dati scientifici.

Il grande pubblico è stato volutamente bombardato con una “guerra” di dati che, certo, ha generato confusione e che continua a creare non pochi “allarmi”. Sarebbe di certo meglio che i numeri li fornisse una sola autorità e che fossero certificati. È indubbio che la Pandemia ha costituito un banco di prova della politica e che è stata strumentalizzata a fini politici, come anche che ha costituito un’occasione per acquisire notorietà. Ne è scaturito un mercato delle competenze e delle opinioni personali, con poche distinzioni. Se aggiungiamo a questo gli interessi delle case farmaceutiche, abbiamo una visione immediata di quanto poco valgano il diritto alla salute dei cittadini e gli stessi cittadini.

Sull’argomento dei dati condividiamo il ragionamento di Sergio Harari per il Corriere: “I dati scientifici che costituiscono “la medicina basata sull’evidenza” si fondano su ricerche cliniche pubblicate su riviste scientifiche internazionali che adottano il sistema cosiddetto di “peer review”, ovvero il manoscritto che riporta i risultati di uno studio è stato sottoposto al vaglio di più esperti anonimi che lo hanno valutato e hanno richiesto approfondimenti prima della eventuale pubblicazione. Gli studi non sono tutti uguali e il loro disegno, cioè come sono stati progettati, ne determina la forza scientifica.

Una cosa è uno studio svolto da un solo ospedale su 20 malati, un’altra è uno studio randomizzato, controllato, con un braccio di controllo che assume un placebo, su centinaia o migliaia di soggetti e articolato su più ospedali e in più nazioni. Così come è importante la rivista scientifica dove viene pubblicato, è come un marchio di qualità, ne esistono di più o meno autorevoli. Per venire al punto di confusione, riportare i dati scientifici, propri o di altri, e descriverli correttamente è un modo serio di spiegare dove è arrivata la ricerca medica, mentre cosa assolutamente accettabile ma ben diversa è esprimere delle opinioni personali. Per rendere meglio l’idea faccio un esempio: dire che basandosi su importanti ricerche scientifiche la terapia X non funziona nel contrastare il Covid 19 non è la stessa cosa che poi commentare che però magari se fosse stato utilizzato in pazienti più giovani o meno gravi o più gravi l’esito sarebbe stato diverso. Si aggiunge un parere personale al dato scientifico che ne va chiaramente distinto. I risultati sono questi, la mia opinione è che se conducessimo un altro studio che valutasse la terapia X nei pazienti Y forse avremmo conclusioni diverse. Tutto legittimo e suscettibile di discussione ma assolutamente opinabile. Peraltro, forse, questi dibattiti andrebbero fatti solo nelle sedi deputate, che sono quelle dove ci si confronta tra ricercatori, per evitare di creare solo confusione nel grande pubblico.”

3806.- La Merkel annuncia che l’Unione Europea renderà obbligatori i “Certificati di vaccinazione digitali”. Lei rifiuta il vaccino AstraZeneca.

OMS e Unione europea sono anelli di una stessa catena

Prossimamente, passaporto sanitario digitale europeo, che vuol dire vaccino obbligatorio, altrimenti non puoi più viaggiare, entrare in un cinema oppure in un ristorante ecc.. Invece, il vaccino non è obbligatorio, è soltanto facoltativo e non vi si può obbligare il cittadino. Purtroppo, però, per ottenere ragione si dovrà arrivare alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Chiediamoci, intanto, se chi vuole il patentino vaccinale ha capito che si dovrà vaccinare due volte all’anno?? Nel nazismo dovevi avere la tessera del partito per poter accedere ai luoghi pubblici e partecipare alla vita attiva. il patentino vaccinale blu con le stelline in circolo.

La sistematica violazione della Costituzione, a partire dal lockdown, ha permesso l’instaurazione di fatto di una nuova forma di dittatura creativa dove il sindaco, il governatore, il presidente del Consiglio dei Ministri, possono decidere dall’oggi al domani della libertà di movimento dei cittadini Italiani. Se è trascorso una anno e siamo allo stesso punto, significa che tutti questi provvedimenti non servono. Incapacità? Probabilmente, ma intanto la campagna vaccinale del ministro Speranza è un flop. Se tutto procede nei tempi e le persone aderiranno alla campagna vaccinale, possiamo pensare che raggiungeremo una sufficiente immunità di gregge per fine anno 2021.. Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, all‘Adnkronos Salute.

“L’immunità di gregge è un concetto che ha una solida base scientifica e fondamentalmente vuol dire avere un numero di persone immuni ad un’infezione sufficienti da garantire che una persona infetta non riesca a contagiarne altre. Dall’R0, ovvero dalla capacità del virus di diffondersi, dipende quante persone dovremmo vaccinare per avere l’immunità di gruppo. Nel caso del nuovo coronavirus si calcola come indice di sicurezza il 70% della popolazione. In Italia significa circa 40 milioni di persone”, spiega poi all‘Adnkronos Salute Giovanni Maga, direttore del laboratorio di virologia molecolare presso l’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia.

“E’ chiaro che per arrivare a questi numeri bisogna soddisfare tre condizioni. Innanzitutto, acquisire un numero sufficiente di dosi: il piano vaccino anti-Covid ha identificato i fornitori, il numero di dosi previste. Se manterremo quel ritmo avremo abbastanza vaccini per tutti. Poi, somministrazione efficace, con le persone che accettano di vaccinarsi e che vengano vaccinate in tempi veloci, e infine riuscire a raggiungere tra la fine del prossimo anno e l’inizio del 2022 la quota del 70%. Ci vuole tempo. E’ impensabile – sottolinea – riuscire ad arrivare a questi numeri prima della fine del prossimo anno”.

Il crollo dei contagi in India

Addirittura, in India, dove la popolazione non è stata vaccinata, nelle ultime settimane le cifre sono drasticamente crollate dai 97 mila contagi giornalieri della metà di settembre ai 13 mila di oggi. Il crollo dei contagi significa che è stata già raggiunta l’immunità di gregge? Non ci sono spiegazioni scientifiche ufficiali sul trend dell’epidemia in India e qualcuno inizia già a parlare di immunità di gregge raggiunta senza bisogno di vaccinazioni di massa. Ciò malgrado, la guerra alla vita degli affiliati all’OMS prosegue imperterrita. Quanto tempo passerà prima che ci imponganoi il microchip sottocutaneo? Poco.

merkel astrazeneca

“Non ho l’età consigliata”: anche la Merkel rifiuta di farsi il vaccino AstraZeneca

Di Ludovica Colli -26 Febbraio 2021

Berlino, 26 feb – “Io ho 66 anni e non appartengo al gruppo per cui è consigliato”: così  Angela Merkel rifiuta di farsi il vaccino AstraZeneca. Ma la cancelliera tedesca assicura che “è un vaccino affidabile, efficace e sicuro ed è stato approvato dall’Agenzia europea del farmaco e in Germania consigliato fino ai 65 anni di età”. La Merkel è stata invitata a “dare il buon esempio” ai cittadini tedeschi vaccinandosi con il siero anti-Covid davanti alle telecamere e convincere la popolazione. Tuttavia in un’intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung ha spiegato che non farà il siero anglosvedese AstraZeneca. Il vaccino in questione presenta molti effetti collaterali.

In Germania sempre più persone rifiutano il vaccino AstraZeneca, Merkel compresa

La Germania è uno dei numerosi Paesi europei (Italia compresa) in cui questo vaccino non è approvato per gli over 65. Ciò per via della mancanza di dati clinici sufficienti a dimostrare la sua efficacia nelle persone più anziane. Nel Paese inoltre c’è una massiccia adesione al movimento dei no vax. In effetti secondo un recente sondaggio il 34% dei tedeschi non vuole vaccinarsi. Tanto che al momento sono state somministrate solo 240 mila delle 1.54 milioni di dosi fornite da AstraZeneca. Secondo i rapporti diffusi in Germania, molte persone annullano gli appuntamenti per la vaccinazione o non si presentano quando vengono a sapere che il siero è quello di AstraZeneca. Il governo tedesco è dunque corso ai ripari, utilizzando il vaccino per i dipendenti pubblici.

Inchiesta Guardian: “In Ue 4 dosi su 5 consegnate ancora non somministrate”

Ma il siero in questione non convince anche in molti altri Paesi Ue. Tant’è che quattro dosi su cinque del vaccino consegnate ai 27 non sono ancora state utilizzate. E’ quanto rivela il Guardian, sulla base di una indagine sull’impiego nei Paesi Ue del vaccino sviluppato dall’azienda farmaceutica anglo-svedese in collaborazione con l’Università di Oxford. Ebbene, analizzando i dati dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), si stima che 4.849.752 dosi delle 6.134.707 distribuite in Ue sono ancora nelle fiale.

3805.- Un oligarca al Quirinale.

Dall’archivio, ma attuale.

Oggi su Repubblica, finalmente, una voce in dissenso sull’operazione Draghi e sull’operato di Mattarella : quella, davvero autorevole, di Gustavo Zagrebelsky , che chiama le cose con il loro nome: oligarchia . Brusco risveglio per gli aedi di questa discarica di governo .

La deriva presidenzialistica è stata prodromica all’affermarsi dell’oligarchia. Come? Il mancato esercizio da parte del presidente della Repubblica della facoltà di sciogliere le Camere, per ristabilire la rappresentatività del Parlamento, si è tradotto nel divieto imposto ai cittadini di esercitare il diritto di voto. Questa ulteriore violazione della Costituzione ha consentito al partito del presidente di mantenere una effimera maggioranza parlamentare e di votare la fiducia ai governi, sempre del presidente, sostenuti da maggioranze aritmetiche, attraverso coalizioni di partiti con interessi e programmi profondamente diversi, quando non in opposizione insanabile fra loro. In realtà, un interesse vile, in comune, a non andare al voto, c’è stato, c’è e si palesa nel mantenere quel coacervo di posizioni vantaggiose, sinteticamente, rappresentate dalla poltrona o dalla vacanza romana.

La necessità di superare le difficoltà insite nei governi di coalizione o di schieramenti politici di partiti, portate alla esasperazione dalla volontà del Capo dello Stato, ha avuto per naturale conseguenza l’accentuazione di questo presidenzialismo. Al potenziamento delle situazioni centrali delle consorterie dei partiti, ha corrisposto il loro allontanamento dall’elettorato, che denuncia sempre di più una evidente collusione fra maggioranza e minoranze, quasi un gioco delle parti, con una – dico una – eccezione.

Ne ha sofferto la centralità del Parlamento, al punto che i governi di coalizione non si fondano più sull’accordo reale circa le scelte programmatiche, ma, sopratutto, nel caso del Governo Draghi, sulla adesione dei leader, più o meno tutti, agli intenti formulati dal Capo dello Stato, in assenza di un programma di governo, ancora, apparentemente, in fieri.

Tutto ciò, come ben noto, si risolve in una maggiore complessità e conflittualità fra i partiti coalizzati e ha, per logica conseguenza, una minore efficienza del governo. L’Italia sta attraversando questo frangente con i peggiori governi di tutta la sua storia, vuoi per l’essere una repubblica democratica, senza sovranità, vuoi per essere partecipi di una competizione internazionale europea che stiamo combattendo con il cambio fisso, quindi, con le mani legate. Senza sovranità perché quella monetaria è in capo alla Banca Centrale europea (privata), il potere legislativo, per l’80%, trasferisce nell’Ordinamento norme dell’Unione europea, la funzione giurisdizionale soggiace a un quarto livello di giudizio rappresentato dai tribunali europei e, per la sicurezza, dal 1949, l’abbiamo delegata alla NATO.

In realtà, tanto i presidenti del Consiglio della monarchia costituzionale quanto il duce del fascismo soggiacevano alla volontà sovrana del re. La repubblica parlamentare innalzò il popolo al rango di sovrano, ma la sua partecipazione alla vita politica della nazione fu vincolata all’apparenza ai partiti (art. 49 Cost.), senza che si costituzionalizzassero i principi cui questi avrebbero dovuto attenersi. A garante dell’assetto costituzionale fu eletto il Capo dello Stato, la cui messa in stato d’accusa, per l’eventualità che violasse i fini e i vincoli del suo mandato, fu regolamentata in modo teorico, insufficiente. Questo Capo dello Stato, è espressione e viene eletto da una maggioranza, con un mandato di ben sette anni: molti di più della durata di una coalizione. Lui e i partiti della sua maggioranza godono di un potere che nessuno, nemmeno i Savoia, ebbero mai. In virtù di questo potere, sono stati metodicamente violati o travisati i principi fondanti della Costituzione. È bene rimarcare che la Costituzione è un corpo unico di principi e di norme collegate l’una con l’altra. È ben possibile aggiornarne le norme ai tempi, secondo il noto procedimento dell’art. 138, ma non è altrettanto possibile revisionarla, mutandone l’impianto, senza nominare all’uopo una Assemblea Costituente. È accaduto, invece, il contrario.

Brevemente, la Costituzione è stata costruita intorno alla dignità della persona umana, quindi, come volle Aldo Moro, ha, per primo, dettato, fra i principi fondanti, il Lavoro. Infatti, non c’è Libertà senza Dignità, e non c’è Dignità senza un Lavoro. Addirittura, si pensò che il diritto di voto dovesse spettare ai lavoratori e l’art. 38, che enuncia il principio solidaristico – oggi travisato – volle che lo Stato sostenesse chi, senza sua colpa, si fosse trovato senza lavoro. L’attuazione di questi e di tutti principi fondamentali della Parte Prima della Costituzione, abbisogna di risorse e, qui, provvedeva la parte economica della Costituzione, di fatto, resa inattuabile dal sistema dell’euro, dal suo rapporto di cambio e dalle politiche di bilancio, insufficienti, che hanno segnato il cammino europeo della Repubblica.

È accaduto di più. La repubblica fonda sulla separazione dei e fra i poteri Legislativo, Esecutivo e la funzione giurisdizionale: Magistratura. Lo scandalo del Consiglio Superiore della Magistratura, C.S.M., volutamente e riduttivamente intitolato Scandalo Palamara, ha portato, definitivamente, alla luce sia la politicizzazione del C.S.M. e della Magistratura sia il ruolo di parte del presidente e del suo emerito, a favore di un partito.

Il C.S.M. è presieduto dal Presidente della Repubblica e, attraverso la sua Sezione disciplinare, deve garantire l’Autonomia e la Indipendenza della Magistratura. La legge 195/1958 sul suo funzionamento prevede all’art. 31 che il Presidente attivi il suo scioglimento, nel caso non possa funzionare. Se è politicizzato, non può certo funzionare per garantire Autonomia e Indipendenza. Si è, quindi verificata una molteplice eversione: il venir meno della separazione dei poteri, la perdita dell’Autonomia e Indipendenza dei magistrati (tutti, oggi, possono essere denunciati, nell’ambito del loro agire), l’inattuabilità della Costituzione del Lavoro e il divieto di andare al voto, ricorrendone le condizioni. Tutto ciò sta in capo all’istituzione “super partes” e garante che va sotto il nome di presidente della Repubblica.

Il Parlamento, prima disonorato, poi, esautorato e, infine, dimezzato e l’accentuazione presidenzialistica sono, oggi, una realtà. Con quali conseguenze? Anzitutto, il presidente di una repubblica presidenziale viene eletto direttamente dai cittadini e non dai partiti che gli comodano. Comunque, sette anni di mandato sono troppi. Nella migliore delle ipotesi, Nella repubblica parlamentare, il presidenzialismo va a compensare la debolezza della maggioranza, alterando il rapporto di pari dignità fra maggioranza e minoranze. Nell’ipotesi peggiore, quella, per esempio, di un governo tecnico del presidente, si esautora il Parlamento e si generano governi, comunque, deboli: che siano di tecnici, di politici o di tecnici e politici, il risultato non cambia, perché non poggiano su una solida maggioranza parlamentare. Questo è quanto non avrebbe dovuto verificarsi in una democrazia parlamentare, dove il consenso per il governo ha radice nel voto e, infatti e perciò, al Capo dello Stato è data facoltà di sciogliere le Camere, se si consolida e si accerta una situazione di non rispondenza fra la composizione del Parlamento e la mutata opinione degli elettori. Verrebbe da pensare: allora, era meglio la dittatura? Non si direbbe e non sembra ci sia una soluzione. Infatti, la monarchia ci ha dato il fascismo, il fascismo ci ha portato alla guerra impossibile e a perdere sovranità, la democrazia del potere per il potere ha generato l’oligarchia e, un pezzo alla volta, ci ha svenduto. Insomma, vogliamo o non vogliamo farla nascere questa Italia e viverci serenamente?

Mario Donnini