3813.-Caos europeo vaccini: Zeman (Cechia) contatta Putin chiedendo lo Sputnik V.

da Scenari economici.

Il presidente ceco Milos Zeman afferma di aver inviato una lettera al presidente russo Vladimir Putin, chiedendo l’invio  del vaccino Sputnik V. Zeman ha detto che Praga non insisterà sull’ottenimento dell’aapprovazione dell’agenzia dell’UE per il farmaco, EMA, prima di utilizzare il medicamento. Ormai nella UE ognuno se ne va per i fatti suoi ignorando le autorità europee che, fino ad ora, si sono rivelate più un ostacolo, che un aiuto, alle campagne vaccinali nazionali.

Parlando alla CNN Prima News sabato, Zeman ha rivelato che la lettera al leader russo è stata scritta in accordo con il premier del paese Andrej Babis. Il leader ceco ha detto che si aspetta che Putin approvi la richiesta e quindi invii il vaccino. Probabilmente avrà già avuto delle conferme informali a tal proposito.

Se le mie informazioni sono giuste, questa richiesta sarà accolta“, ha detto al canale.

Zeman ha osservato che il vaccino  dovrà essere certificato dal regolatore locale, l’Istituto statale per il controllo dei farmaci (SUKL), prima che il vaccino russo possa essere lanciato. Ha aggiunto che il suo sigillo di approvazione sarà “sufficiente” per lanciare la campagna di vaccinazione, per cui l’approvazione dell’EMA diventa automaticamente superflua.

La dichiarazione di Zeman sembra essere contraria a quella del suo alto funzionario sanitario, Jan Blatny, ministro della sanità da ottobre, rappresentante del partito populista di Babis  (ANO). All’inizio di questo mese, Blatny ha escluso la possibilità che la Repubblica Ceca importasse Sputnik V sul suo orologio a meno che non fosse prima approvato dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA). Evidentemente però la necessità ha fatto superare la ritrosia.

Venerdì il governo ceco ha prorogato lo stato di emergenza, che durerà fino al 28 marzo, per una recrudescenza dei contagi dovuta alle nuove varianti. Le limitazioni alla libertà sono piuttosto strette e comprendono i viaggi all’estero non essenziali, il tutto controllato da polizia e militari.

Anche in Cechia il problema sono gli ospedali, quindi, è la sanità, ndr.

“Dobbiamo farlo per evitare un collasso totale dei nostri ospedali”, ha detto Babis venerdì, avvertendo che se il blocco non viene applicato correttamente, “il mondo intero osserverà una nuova Bergamo nella Repubblica Ceca”.

Il paese, con una popolazione di 10,7 milioni, ha segnalato circa 1,2 milioni di casi confermati di Covid-19, inclusi 20.000 decessi a causa del virus. Secondo i dati della Johns Hopkins University, il suo tasso di mortalità per 100.000 persone è attualmente il peggiore al mondo.

Circa 644.300 cechi sono già stati vaccinati con dosi Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca, cioè il 6% della popolazione, ma per Zeman non è abbastanza.

Ricordate il caso del trasferimento da Londra dell’EMA? Tra Milano e Amsterdam, Milano offriva le migliori condizioni, ma, a Bruxelles, prevalsero le ragioni della geopolitica di spartizione delle Agenzie su quelle di merito, che significa sugli interessi dei cittadini europei. Alla fine, Amsterdam prevalse con il sorteggio, ndr.

Dopo quest’ultima decisione la domanda sorge spontanea: a cosa serve l’EMA? l’agenzia che (rubata a Milano grazie a Gozi…), molto vicina ai produttori olandesi e tedeschi, ma molto lontana dalle necessità pratiche dei cittadini.

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