6205.- A Kiev per Zelensky è ora di fare le valigie

E ora che il dollaro si è ripreso abbastanza, noi europei possiamo tornare a travagliare?

Da nova-project un Post di Gianluca Napolitano

Alla svelta. DI nascosto. Fino a che è gli possibile.

Dal fronte arrivano notizie di sempre più reparti che si arrendono ai Russi.

Addirittura uno dei battaglioni composti principalmente da fanatici e neo nazisti risulta che si sia rifiutato di combattere, dicendo ai comandanti che è inutile e senza senso andare a morire in questa situazione.

Siamo al punto che il capo di stato maggiore e comandante dell’esercito sirsky ha anche emanato un comunicato ufficiale in cui denuncia la situazione.

Le elezioni sono state rimandate e il Parlamento ucraino non è stato rinnovato nonostante il 40 per cento dei membri eletti nelle elezioni passate abbia dato le dimissioni che sono state però rifiutate.

Il paese in realtà comanda solo la polizia segreta di Kiryll Budanov, contornato dai pochi fedelissimi di zelenski che gli sono stati piazzati intorno.

Ormai la corruzione ha raggiunto livelli parossistici e per qualunque cosa si paga meglio se in valuta straniera, dollari ed euro, e addirittura sono preferibili i rubli russi alla moneta locale.

A Kiev e a Leopoli, nelle regioni che si affacciano a ovest, si respira ancora un’aria di apparente normalità, ma la vita quotidiana è diventata estremamente costosa.

Nel resto dell’Ucraina è particolarmente in quella rurale anche se non è arrivata neanche una bomba e la guerra viene vista solo attraverso il filtro della propaganda è difficile nascondere che manca l’elettricità.

Così come è sempre più difficile nascondere che manca la manodopera.

Praticamente tutti gli uomini disponibili sono stati reclutati nell’esercito. Quantomeno è accaduto a chi non poteva pagare o a chi non è stato abbastanza svelto a nascondersi.

Le perdite e l’esercito ucraino sono state colossali e di un ordine di grandezza superiore a quello dichiarato da Zelensky in televisione, e perfino superiore a quelle che sempre in televisione ha riferito l’ex procuratore generale d’ucraina.

Il governo controlla tutti i media e tutti i media ripetono la propaganda del governo ma ci sono sempre più politici addirittura della stessa partita del presidente che smontano regolarmente la narrazione ufficiale.

In Ucraina in questo momento si respira nuovamente un clima da Unione sovietica dove la gente ha il terrore di parlare, le notizie viaggiano sottobanco, le merci non mancano come ai tempi di Stalin ma mancano i soldi per acquistarle e la gente viene rapita per strada e non se ne sa più nulla.

Addirittura ora vengono negati i rimborsi alle famiglie degli scomparsi in combattimento.

Vengono dichiarati dispersi che equivale a disertori e le famiglie sono lasciate sul lastrico esattamente come sono lasciati a cavarsela da solo i mutilati e i feriti che tornano indietro vivi.

In questo contesto non solo la gente del cerchio magico di zielinski si è fatta d’oro ma anche tutti i gradini intermedi del potere si sono arricchiti in modo vergognoso.

La valanga di morti causati dalla guerra porterà ad un baratro generazionale da cui il paese non si potrà dipendere per decenni sempre ammesso che l’Ucraina continui ad esistere come forma di stato indipendente.

Il problema di come mantenere centinaia di migliaia di famiglie in cui il capofamiglia è diventato un disabile incapace di provvedere neppure a se stesso sarà un fardello che penserà per almeno due generazioni su ciò che rimarrà della società Ucraina.

Tutte le distruzioni sono concentrate nelle regioni separatiste che ovviamente una volta ricostituiti i confini originali non torneranno mai più all’ucraina e quindi il costo è il peso della ricostruzione graverà tutto sulla Russia.

Ma il resto del paese dovrà fare i conti con la distruzione del suo tessuto economico e demografico,

Tutti quelli che hanno potuto sono scappati in occidente e sono lì ormai da oltre due anni ed è estremamente improbabile che ritornino mai a casa.

Oltre a questo bisogna considerare che il governo di Kiev a contratto debiti enormi che non sarà mai in grado di ripagare e se anche sopravvivesse nella sua forma attuale dovrà comunque saltare in qualche modo vendendo tutto ciò che c’è di vendibile nel paese.

Ormai i più informati hanno rapidamente realizzato che all’ucraina conviene che vincano i russi anche se loro non sono russofoni, perché in questo modo si potrà rinnegare il debito colossale con l’occidente.

La nostra propaganda dipingere gli ucraini come eroi preoccupati solo di salvare l’Unità del paese e la purezza etnica Ucraina.

Ma come si è visto nel referendum delle repubbliche e delle regioni del donbass passate alla Russia l’argomento principale che ha permesso delle maggioranze prossime all’unanimità è stato molto più banale

Aderire alla federazione Russa ha significato per tutti gli abitanti di quelle regioni entra a far parte di uno stato sanzionato e che non poteva e non può avere rapporti economici e soprattutto bancari con l’occidente

Questo ha significato che per legge , optando per il distacco dall’ucraina e l’ingresso in Russia, chi aveva un mutuo o un debito con una banca Ucraina se l’è visto cancellato.

Anche significato l’abbandono della valuta ucraina per il Rublo, con i depositi convertiti automaticamente da grivnia alla valuta russa, con un guadagno minimo del 40%, pensioni pagate in rubli e rivalutate accesso alla sanità russa semplicemente con un po’ di turismo sanitario, è un sistema di finanziamento degli enti locali mai sognato prima.

Perché è vero che le rivoluzioni nascono da ideali ma è anche vero che si espandono con la forza delle considerazioni economiche.

Il vero motivo del malcontento delle regioni separatiste non è mai stato etnico e morale ma prevalentemente economico.

Le regioni separatiste ucraine sono paragonabili in Italia a Lombardia, Veneto e Piemonte.

Erano le regioni più produttive di tutto il paese ma anche quelle che ricevevano solamente le briciole dal governo centrale di Kiev.

Basta guardare anche da un satellite lo sviluppo enorme della capitale costellata di quartieri modernissimi e degno di figurare ai primi posti in Europa come sviluppo economico e urbanistico, e confrontarla alla tristezza sovietica delle città industriali del donbas.

È sufficiente vedere gli anelli di tangenziali autostrade che circondano Kiev e le città dell’Ucraina occidentale con le cosiddette autostrade, due estreminzite corsie in mezzo a chilometri di nulla, su cui vedete passare i carri armati oggi.

L’aiuto occidentale non è mai stato minimamente disinteressato.

Quello militare è stato frutto di attenti calcoli di convenienza per finanziare le industrie belliche nazionali, che hanno trovato il modo di riassortire il catalogo di prodotti, e svuotare i magazzini del vecchio Fiume vendendolo a prezzo di nuovo.

I membri della NATO hanno sfruttato l’occasione per svecchiare il magazzino e gli Stati Uniti per riempirli nuovamente di armamenti prodotti in USA

I politici non direttamente coinvolti in questo mercimonio invece sono stati abbagliati dal business della ricostruzione una specie di terremoto degli Irpinia mille volte più remunerativo

Una ricostruzione che contavano di fare a spese nostre, in zone dove ricostruire non c’era nulla E quindi con possibilità di colossali ruberie aiutate anche da una nazione dove la corruzione è endemica e più corrotto di tutti è il governo stesso che arriva e super ampiamente i regimi peggiori africani

La mancanza di una vittoria Ucraina che comporti il ritorno ai confini del 1991 che chissà come mai questa classe dirigenti dementi si era illusa fosse possibile ha cominciato a seminare il dubbio che la colossale abbuffata fosse possibile.

Non solo i territori diventati parte della federazione Russa e repubbliche indipendenti non torneranno mai all’ucraina ma allo stesso accadrà alla Crimea e probabilmente i russi arriveranno fino alle rive del Dnepr, e lasceranno il resto del paese a cavarsela da solo.

Un resto del paese che è dotato già di strutture moderne e di livello europeo dove non ci sono state distruzioni E dove non ci sono né risorse minerarie né industriali da sfruttare

Un resto del paese che è composto principalmente di gente che a quel punto non saprà di cosa vivere e diventerà un fardello da mantenere per i suoi sponsor occidentali

È a causa della presa di coscienza di questa situazione che improvvisamente la spasmodica voglia dell’Occidente e soprattutto delle classi governanti europei di aiutare l’Ucraina si è squagliata come neve al sole.

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