E questa volta, con la strage in Crimea, l’abbiamo fatta grossa davvero…
“Chi detiene il potere in occidente” detiene la ricchezza con la quale decide della guerra e comanda le istituzioni chiave della società, fin sull’applicazione della legge. Saprà gestire il collasso morale, politico cui stiamo andando incontro? La guerra non si fa mutilando e uccidendo bambini la domenica mattina.
Da nova-project, di Gianluca Napolitano, 24 giugno 2024
Alle 12.15 di domenica 24 giugno 2024 – ieri l’altro – un attacco missilistico ha colpito la spiaggia di Sebastopoli, in Crimea. Nessuno – tranne Il Fatto – ne ha parlato.
La stampa mainstream o non ha scritto una sola riga al riguardo, oppure si è limitata a un paio di righe di sfuggita nelle rubriche internazionali più approfondite.
In realtà – al di là di quanto riportato dal corrispondente de Il Fatto (che si trovava in Ucraina, a Kharkiv) – nell’attacco sono rimaste ferite 155 persone dalle munizioni a grappolo utilizzate (il che significa perdere braccia e gambe), tra cui 27 bambini. Decedute quattro persone, tra cui due bambini. Tutti bagnanti che si trovavano sulla spiaggia.
Né gli ucraini né gli americani hanno detto che si è trattato di un errore o spiegazioni simili.
Non era una notizia importante, evidentemente.