5234.- Ecco quali sono i rischi per i bambini vaccinati contro il covid. Onestà e trasparenza.

A fronte di un’efficacia del solo 29%, anche più bassa rispetto a quella riscontrata negli studi autorizzativi, non ci sono rischi accettabili per un bambino.

Da Byoblu, Eugenio Serravalle, specializzato in Pediatria Preventiva e Patologia Neonatale. .

6 Luglio 2022

Michele Crudelini

Qual è il reale rapporto rischio beneficio nella vaccinazione pediatrica contro il Covid? Secondo l’ultimo studio dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicato sulla rivista The Lancet, l’efficacia dei questi prodotti sarebbe decisamente bassa, intorno al 29%. Vale la pena quindi esporre i bambini a questo trattamento?

Covid19 ed efficacia vaccino nella fascia di età 5-11 anni

 Pubblicato 01/07/2022 – Modificato 04/07/2022

L’efficacia del vaccino anti Covid-19 è risultata più bassa rispetto a quella riscontrata negli studi autorizzativi. L’incidenza di malattia severa è risultata doppia nei non vaccinati. Protezione del vaccino moderata contro la variante Omicron: 29% contro l’infezione e 41% contro
la malattia grave
.

 Lo studio dell’Iss e del ministero della Salute pubblicato dalla rivista Lancet ha esaminato i dati di oltre un milione di bambini vaccinati con due dosi, 134mila con una dose e 1,8
milioni di non vaccinati. L’efficacia è stata stimata incrociando i dati del Sistema di Sorveglianza Integrata COVID-19 e quelli dell’anagrafe vaccinale nazionale, prendendo in
considerazione tutti i bambini tra i 5 e gli 11 anni che non avevano avuto una diagnosi di infezione precedente seguiti tra il 17 gennaio e il 13 aprile 2022, un periodo caratterizzato
dalla dominanza della variante Omicron. Ecco i principali risultati: 

– Nel periodo considerato sono stati notificati al Sistema di Sorveglianza circa 767mila casi nella fascia 5-11 anni. L’incidenza più alta si è avuta nel gruppo dei non vaccinati (426,9 ogni 100mila ‘giorni persona’), e la più bassa nei vaccinati con due dosi (234,5 ogni 100mila ‘giorni persona’). 
– Sempre nel periodo considerato si sono verificati 644 casi severi di COVID-19, tutti ospedalizzati. Tra questi si sono verificati 15 ricoveri in terapia intensiva e due decessi, solo tra i non vaccinati. L’incidenza di malattia severa è risultata doppia nei non vaccinati (0,6 ogni 100mila ‘giorni-persona’ contro 0,3).
– L’efficacia del vaccino anti Covid-19 è risultata più bassa rispetto a quella riscontrata negli studi autorizzativi, con una protezione del 29% contro l’infezione e del 41% contro la malattia grave, ma per i non vaccinati l’incidenza delle forme severe della malattia è risultata doppia rispetto a chi aveva fatto le due dosi.
– Questi risultati sono coerenti con quelli di altri studi di efficacia già pubblicati. 

“L’analisi – sottolineano gli autori nell’articolo – si riferisce ad uno specifico periodo in cui era predominante la variante Omicron. Anche una protezione moderata ha contribuito in maniera significativa a ridurre gli effetti dell’infezione, soprattutto quelli più gravi, come dimostra la differenza di incidenza dei casi severi nei due gruppi”.

Onestà e trasparenza

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